SULL’INCUDINE DEI SOGNI
Quanto ho vagato
prima di giungere
alla tua porta
e quante lacrime
hanno ingrossato
il piccolo rivo
deviando il suo corso.
Oltre i mari –
negli oceani
mi sono spinto
per cercare
una logica risposta
che mai hai saputo
né mai hai voluto darmi.
Sulla linea
del vieto confine
sta in attesa
la tua nave
per traghettare
i morti sull’isola
del tesoro nascosto.
Così li guardi
affannarsi felici
di raccogliere
le tue ricchezze –
meschini inganni
ignoti a tanti
e alle loro avide mani.
Mi immagino
i loro visi
farsi più rossi
in questo tramonto
alla loro vita
di lunga pena
e di terreno dolore.
Ma io vado oltre
la tua ira –
i miei pensieri
vincono la tua lama
a forma di luna
che forgiasti
con la fede limata
sull’incudine dei sogni.
31.08.2013 Ciro Sorrentino
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