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Letteratura Poeti Famosi



A Fantàsia

 

 

Come pioggia senza tempo
e vento senza forza
come neve senza freddo
e sole buono sulla pelle
 
Senza invadere gli spazi
nel pensiero di una Fata
nasce sempre il desiderio
del Poeta che l’ama
 
Come acqua senza onda
e sale senza sapore
ella attenderà nel tempo
su diafane ali di tempesta
 
Un segno, un cenno
da colui che nell’anima
vive a Fantàsia
in nome di lei…
 
This entry was posted on mercoledì, luglio 18th, 2012 at 05:19 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

1 Commenti

  1. Il Cavaliere Inesistente Scrive:

    Un rincorrersi di sottili metafore apre uno scenario magico e alchemico, proiettando il “lettore” attento in una dimensione psicologica e morale “altra”, del tutto “estranea” all’innaturalità del quotidiano vivere.

    La strofa iniziale raffigura subito questo “oltre”, Fantàsia, e ne descrive l’ “immobilità”, l’ incanto senza tempo, un incanto nel quale le categorie spazio-tempo cedono il passo ad una dimensione strana e nuova, dolce e antica, quella appunto eterna ed immarcescibile dell’anima che si guarda nello specchio della coscienza, liberando il cuore dagli affanni e dalle supeflue “inconcludenze” dell’agire.

    In questo contesto “astratto”, ma tanto più vero perchè sorto dall’intimo bisogno di determinarsi e riconoscersi nell’ “altro”, vive e si rigenera un “amore” indissolubile, un’emozione infinita ed imperitura che nessuna forza opposta può, nè potrà mai inficiare con la volgarità comune e generalizzata che alberga negli animi miseri e meschini di tanti esseri perduti nella spirale della loro pochezza storicizzata.

    Alla staticità del contesto esterno, pertanto, si oppone naturale, e non può essere altrimenti (considerato il “teorema” ipotizzato e naturalizzato come postulato di una verità assoluta ed ineffabile), l’ “atto” volitivo e immediato, la volontà di una Fata che “…attenderà nel tempo su diafane ali di tempesta…”.

    Ancora una metafora, ma più sottile e profonda, quasi mistica, una figura che si immerge nel fuoco e si tempra in modo straordinario, per poi tendersi come un arco che scaglia non tante, quanto piuttosto una sola ed unica freccia d’amore verso il “soggetto” e, dunque, l’essere che l’ha evocata e “che nell’anima vive a Fantàsia in nome di lei…”

    Complimenti Silvia, perchè con questa poesia hai assunto e fatto Tuo un nuovo e più “riflessivo” indirizzo espressivo, dimostrando una matura capacità di dominare l’emozione per plasmarla nella bellezza armoniosa del verso.

    Il Cavaliere Inesistente

    ... on July luglio 18th, 2012

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