Heléna B.
Dove la città che inganna si traveste da campagna il verde è un’intuizione
Lei si china stanca raccatta un fiore giallo ai piedi del lampione
Nel nero che attende l’alba Heléna soltanto mostra I grandi occhi bianchi
I suoi quarti a troppi noti adesso può celare vestita di leopardo
Venti volte a notte piange oppure ci son le botte a farla lacrimare
Ora che torna a casa l’asfalto le si oppone un passo e l’altro avanti
E pensa a quando scalza sfuggiva ad un leone correndo tra le zolle
Tornava alla capanna per tetto della paglia il padre uno stregone
Discende tre gradini la chiave nella toppa accorta a non destare
Le altre Vacche a letto le prime a rincasare nella stalla del maiale
Dove la città che inganna si traveste da campagna si spegne ogni illusione.