Ingenuo, perché credevo che eri la mia donna
Faccio 300 km in auto, nel cuore della notte,
per fare 2 passi nei nostri ultimi luoghi felici
non ho fatto abbastanza, probabilmente
mi son meritato tutto questo, evidentemente
è alla fine l’amore che hai
è uguale all’amore che dai
il mio ridicolo motto, sicuramente
per me non vale assolutamente
non sono nemmeno sicuro che mi leggerai mai
magari coi tuoi amici di questi miei scritti patetici riderai
ingenuo, perchè credevo che eri la mia donna
ma forse nemmeno lo sei mai stata
del mondo che hai preferito a me
forse sei sempre e solo appartenuta
gli spessi nuvoloni neri non si diradano su di me
anzi, i fulmini incubi delle nostre scene terribili e ultime
continuano a squarciare il mio cielo e il mio cuore
per il resto della vita mi porterò il fardello
di questo incredibile e lancinante dolore
qualcuno o qualcosa da me ti ha allontanato
han troncato le nostre speranze e i nostri sogni
non potevo accettare questo, e mi sono ribellato
prima ho cercato di capire, e farlo così mi ha fatto soffrire
ma per te, ogni fatica e il dolore più grande ha motivo d’esistere
adesso ai nemici che son nostri, da dare non ho più pugni
a quanto pare, confusamente li ho già tutti dati a vuoto
ma io non posso perdere la speranza che tu possa reagire
i ricordi meravigliosi non posso e non voglio cancellare
gli incubi del letto e quelli del vero non posso perdere
sapendo come potremmo essere assieme, non posso smetterti di amare
Piccola Tsunami Scrive:
Bellissima
struggente
dolorosa
…….
PT
nicola viboliucci Scrive:
non so se ha senso ringraziarti, dato che ciò che ho scritto in queste settimane credo sia evidente da cosa nasce…comunque ho finito l’ispirazione poetica…34 poesie non sono poche…adesso comincerò con la prosa…