L’albatro di Vulcano

L’albatro o un di lui  marin fratello

della faunistica del pelago voliera

fermo sulla ruvida spiaggia di Vulcano

di nera sabbia lavica granosa

tra sdraio mute e ombrelloni spenti

nel far del mattino solo se ne stava,

difficile dir pensar cosa pensasse

a indovinar ci provai io per gioco. 

Ritrovar quel vicino puntato scoglio

antico amico o  un più ampio di fine

e bianca sabbia lido nuovo trovar

su  una sperduta isola lontana

sì da mutar non solo il color di sosta

luogo e se del caso pur i suoi pensieri

come pure i miei pensavo che pensante

pensoso io invece per certo conoscevo.

Non mi guardava  né io l’interrogavo

poi  l’uccello con fatica s’alzò di colpo

in volo puntando su Lipari sul mare

così portò nel vento gli ignoti suoi pensieri

 li rinfrescò forse o li mutò in altri più leggeri,

 io mi girai per contro verso del vulcano il cono

 scrollando il capo forte e  là  i miei lanciai

 di forza verso quel  sulfureo denso fumo

 per me  luogo più sicuro, erano pensieri

 tristi  di ricordi amari e  il  lì nascosto

 fuoco, prima o poi,  li avrebbe  inceneriti.

 

 



LA NOTTE E IL GIORNO

 In ogni aurora

il cuore s’affanna

scoprendo il rimpianto

e l’angoscia dell’assenza.

 

Le luci dell’alba recano

disincanto e amarezza

la disperazione

dell’anima.

 

Le tenebre

roteano nere vele

nelle luci del giorno

e coprono l’immenso cielo.

 

Vado in queste apprensioni

e sogno una Fata

preso dal giorno

nato dal buio.

 

Solo per sempre…

 

Solo perché

senza il suo fiato

la mia vita è spenta

come una stella nel suo nero.

 

07.07.2012 Ciro Sorrentino



Roteata lontan fu del tuo amor la sfera

 

 

Come quando l’occaso del sole giunge

e sia ombre vecchie spegne e nuove

la principiante sera accende e nell’ora

paure speranze attese ai cuori sorgon, 

quali che sian non è dato poi di sapere

che ciascun nell’intimo le stesse nasconde,

per me allor che dal cerchio del mio mondo

lontan roteata fu del tuo amor la sfera

calda non della  sera il principiar ma notte

fonda e buia l’animo mio tutto poi avvolse

che ognun scorge guardando il mio sembiante:

la speranza morta del ritorno tuo in me vive solo…. la paura.

 

 

 



ARIDO E OSCURO DOMANI

 Sono attonito…

 

Lince avvinta al passato

perdutamente solo

 assente al suo presente.

 

Dolente scruto

l’arido e oscuro domani

e follemente cerco…

 

Oltre le devolute essenze

colgo l’ultimo fiore

da offrire al tormento.

 

Attimi….!!!

 

Istanti d’amore,

polveri sparse

nel calice della memoria.

 

Ebbrezze che svettano

bagnate dalla foga

d’un abbandonato delfino.

 

Ah Speranza….!!!

 

Sciogliti dalla gelida notte

scopriti falco

nell’azzurro del cielo.

 

Ascoltati senza eco….!!!

 

Avanza silenziosa tigre

e senza indugio

sorprendi l’immobile vita.

 

06.07.2012 Ciro Sorrentino



Heléna B.

Dove la città che inganna si traveste da campagna il verde è un’intuizione

Lei si china stanca raccatta un fiore giallo ai piedi del lampione

Nel nero che attende l’alba Heléna soltanto mostra I grandi occhi bianchi

I suoi quarti a troppi noti adesso può celare vestita di leopardo

Venti volte a notte piange oppure ci son le botte a farla lacrimare

Ora che torna a casa l’asfalto le si oppone un passo e l’altro avanti

E pensa a quando scalza sfuggiva ad un leone correndo tra le zolle

Tornava alla capanna per tetto della paglia il padre uno stregone

Discende tre gradini la chiave nella toppa accorta a non destare

Le altre Vacche a letto le prime a rincasare nella stalla del maiale

Dove la città che inganna si traveste da campagna si spegne ogni illusione.



Solo e Per Sempre con Te

 

 

Di nuovo insieme, di nuovo noi

sulla sponda di quel lago
che ci vede infinitamente felici
e invidia il nostro Amore
 
Abbracciati su una panchina
parlando solo di noi
il vento fresco sulla pelle
e un calore dolce nel cuore
 
Una carezza, un bacio
e poi mille Ti Amo 
tutto ci appartiene
quando siamo insieme
 
Sulla riva del nostro lago
l’immensità del nostro Amore
ha dato un senso alla vita,
questa vita solo e per sempre con te