ottobre 5, 2013 - Inserito Da Ana Valdeger - 3 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore • Poesie sui Sogni • Poesie sul Silenzio
VIVIMI SEMPRE…
Anche se non ci sei…,
amami
nelle tue assenze
e fa che i tuoi pensieri
giungano a me.
Anche se non so dove sei…,
sentimi
come una lieve brezza
che ti avvolge
sfiorandoti lentamente…
Anche se non so con chi sei…,
sogna
le mie stille d’amore
che ti dissetano
come gocce di rugiada.
Anche se lo so come sei…,
vivimi
portando nel respiro
l’instante eterno
e l’essenza del nostro noi.
Ana Valdeger 05/10/2013
ottobre 5, 2013 - Inserito Da jo - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Muta è l’attesa
il silenzio stordisce
coinvolge il mare
latente pensiero
La mente tra urla delle onde
si distende
Attende il cuore pace
che l’uomo non sa dare.
Maria Rosa Cugudda
ottobre 2, 2013 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Tornare nei momenti dell’infanzia,
rivivere momenti malinconici e raramente
gioiosi,le mie non volute scorribande
nei meandri dell’inquietudine hanno
riportato il mio essere ad antichi dolori
ed antichi rimedi.
Signore io non sempre ho sbagliato,
ho raccolto quello che potevo,
ho accettato senza ritegno
il conforto di tutti,
ma non con cattiva fede,
tu ora Signore mi devi un compenso,
ti chiedo di offuscare
la mia mente,
togli dal mio cuore coloro che hanno
avuto il solo torto di aiutare uno sconfitto.
L’asprezza non ha misure o colori,
ma solo sapore,
non serbo rancore a
chi ha oltraggiato il mio decoro,
ma rabbia e stupore mi suscita la tua
defezione, eppur tanto pregai,
più volte ho congiunto le mie mani
per implorarti e quel silenzio che mi circondava
era talmente assordante
che mi pareva sentire
lo scorrere delle mie lacrime,
e il sentore di pace
mi incuteva speranza e fame di vita.
Non aiutare me,
aiuta colui che merita e i suoi pregi,
certo tu sei il Supremo, ma tollera la mia tracotanza,
essa è dovuta ad un ripiego della mia voglia di essere,
tornerò ai miei rimedi e
ben venga il ritorno del silenzio.
A voi che mi leggete non siate severi,
se sono sempre malinconico,
non privatemi dell’unico mio sostegno.
ottobre 1, 2013 - Inserito Da Ana Valdeger - 4 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore • Poesie sui Sogni • Poesie sul Silenzio
È veramente arduo
muoversi nelle tenebre
quando il tuo brillio
svanisce al mio sguardo.
Adagio ti distacchi
come una fiamma
che si spegne
alla sfuggente brezza.
Ebbene per un istante
vacillo nel capriccio
del deserto crepuscolo
che attorciglia le mie idee.
E finché il mio pensiero
non si dispone
ai tenui riverberi
inseguo le tue orme.
Sebbene cerchi
una luce d’amore
nessuna stella brilla
per mostrarmi il cammino.
Ana Valdeger 01/10/2013
ottobre 1, 2013 - Inserito Da Feola Raffaele - 2 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
La comprensione, parola strana
ma incoraggiante,
andare in chiesa e perpetrare
la generosità donando al
povero innanzi all’ingresso
una piccola e misera monetina.
La Santa Messa ha inizio,
uso il mio bianco fazzoletto
per evitare che le candide
brache non vengano usurate
dall’umile gesto di devozione
nell’inginocchiarmi.
Mi alzo ,mi siedo, prego,
poi un ometto dai candidi capelli
e col fare mistico mi porge
uno strano contenitore,
vuole anche lui un obolo,
ma seppur sconsolato
gli faccio cenno di no, mi spiace.
Intanto la mia frivola mano controlla
il nodo della cravatta per accertarsi
della sua efficiente compostezza,
la signora al mio fianco
con gli occhi rivolti verso l’alto,
osserva la pia statua di un immobile santo,
poi con smodata ansia
controlla il lucido capello e
fa scorrere la ricca collana
fra le dita assicurandosi che gli anelli
che la compongono siano ben visibili.
Poi finalmente il Padre Nostro e
le nostre mani si allargano
in segno di devozione,
l’anello con la pietra verde
infilato al mio anulare
mi dona un fascino particolare,
spero che tutti lo vedano.
Che bello lo scambio di pace,
peccato che le mani dei fedeli siano
cosi dense di sudore, pazienza,
Cara la mia domenica,
la sua mattina è dedicata al Signore e
dopo la Santa Messa
sento di essere più buono e
nel lasciare il luogo Santo rivedo
il bisognoso, e forse ho il rimpianto
di quella monetina che ho a lui donato,
ormai è fatta vado a casa,
ma prima devo ricordarmi di ritirare
i miei soliti dolci ,
da consumare come sempre
dopo il lauto pranzo,
nel giorno dedicato al Signore.
ottobre 1, 2013 - Inserito Da Feola Raffaele - 1 Commento
Post Categoria: Poesie D'Amore
La rossa luce mi sorprende,
mi segue, mi inonda,
eppure sono ombra,
che mistero è dunque questo?
La mia trasparenza è forse dovuta
a qualche magico e strano anatema?
Le palpebre sfregano
veloci le mie pupille,
e le mie mani assecondano
tale movimento prima con dolcezza,
poi con forsennata agitazione,
il mio corpo è silenziosamente fluido,
evanescente, sono parte ormai
di chi non è più?
Tocco quasi lacerando
la mia fredda pelle, il dolore c’è,
ma non mi tormenta.
Ho capito,
certo sono in un sogno,
ma non è il mio,
dove sono dunque?
Un volto all’improvviso,
ma è il tuo amore mio,
Dio che soavi e inebrianti fremiti
mi scuotono, ti corro incontro
ma tu sembri non vedermi,
con chi sei?
No, non è possibile,
i palpiti del mio
cuore sono assordanti,
lacrime fredde
come lame di ghiaccio
rigano il mio viso,
il suo pallore rende delirante
le sue forme come una
fosca ombra che si proietta su
un inesistente muro,
e come il gioco
delle ombre cinesi,
mi trasformo e rendo
fugace il mio goffo essere,
fuggente e torvo.
La moltitudine di dolci carezze e
travolgenti passioni,
ora altro non sono che inutile zavorra,
e i tuoi gemiti di felicità, ora
sono grida di dolore e rabbia
poiché ora
non sono più io l’anima del tuo piacere.