Il ritorno del silenzio.
Tornare nei momenti dell’infanzia,
rivivere momenti malinconici e raramente
gioiosi,le mie non volute scorribande
nei meandri dell’inquietudine hanno
riportato il mio essere ad antichi dolori
ed antichi rimedi.
Signore io non sempre ho sbagliato,
ho raccolto quello che potevo,
ho accettato senza ritegno
il conforto di tutti,
ma non con cattiva fede,
tu ora Signore mi devi un compenso,
ti chiedo di offuscare
la mia mente,
togli dal mio cuore coloro che hanno
avuto il solo torto di aiutare uno sconfitto.
L’asprezza non ha misure o colori,
ma solo sapore,
non serbo rancore a
chi ha oltraggiato il mio decoro,
ma rabbia e stupore mi suscita la tua
defezione, eppur tanto pregai,
più volte ho congiunto le mie mani
per implorarti e quel silenzio che mi circondava
era talmente assordante
che mi pareva sentire
lo scorrere delle mie lacrime,
e il sentore di pace
mi incuteva speranza e fame di vita.
Non aiutare me,
aiuta colui che merita e i suoi pregi,
certo tu sei il Supremo, ma tollera la mia tracotanza,
essa è dovuta ad un ripiego della mia voglia di essere,
tornerò ai miei rimedi e
ben venga il ritorno del silenzio.
A voi che mi leggete non siate severi,
se sono sempre malinconico,
non privatemi dell’unico mio sostegno.