Il ritorno del silenzio.

Tornare nei momenti dell’infanzia,

rivivere momenti malinconici e raramente

gioiosi,le mie non volute scorribande

nei meandri dell’inquietudine hanno

riportato il mio essere ad antichi dolori

ed antichi rimedi.

 

Signore io non sempre ho sbagliato,

ho raccolto quello che potevo,

ho accettato senza ritegno

il conforto di tutti,

ma non con cattiva fede,

tu ora Signore mi devi un compenso,

ti chiedo di offuscare

la mia mente,

togli dal mio cuore coloro che hanno

avuto il solo torto di aiutare uno sconfitto.

 

L’asprezza non ha misure o colori,

ma solo sapore,

non serbo rancore a

chi ha oltraggiato il mio decoro,

ma rabbia e stupore mi suscita la tua

defezione, eppur tanto pregai,

 

più volte ho congiunto le mie mani

per implorarti e quel silenzio che mi circondava

era talmente assordante

che mi pareva sentire

lo scorrere delle mie lacrime,

e il sentore di pace

mi incuteva speranza e fame di vita.

 

Non aiutare me,

aiuta colui che  merita e i suoi pregi,

certo tu sei il Supremo, ma tollera la mia tracotanza,

essa è dovuta ad un ripiego della mia voglia di essere,

tornerò ai miei rimedi e

ben venga il ritorno del silenzio.

A voi che mi leggete non siate severi,

se sono sempre malinconico,

non privatemi dell’unico mio sostegno.

This entry was posted on mercoledì, ottobre 2nd, 2013 at 16:40 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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