novembre 4, 2013 - Inserito Da carmelo - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie Dark • Poesie sulla Vita
La vecchia fattoria di don ANTONIO
distesa fra alberi e campi agricoli
era gia sveglia alle sei del mattino ,
nella quiete di un’ alba infreddolita
di uno strano autunno pieno e fumoso
di una nebbia che scende dalle montagne ,
puntuale arriva all’ imbrunire del giorno
e nasconde tutto ciò che si trova
nella grande e immensa vallata .
Don Antonio puntuale come sempre
è il primo che si alza
da più di 60 anni e non aveva mai
permesso che qualcuno si alzasse primo di lui
nemmeno donna ROSA che aveva sposata
40 anni fa , lui è sempre il primo .
Seduto vicino al cammino acceso
e con una tazza di caffè bollente
guarda dalla piccola finestrella
quella strana nebbia che tutto nasconde ,
imprecò qualche parola che donna ROSA
non riuscì a decifrarla .
Burbero nel suo carattere si rivolse
a sua moglie con infinita calma
“” MARIELLA , SI E ‘GIA’ ALZATA “”
“” SI “” Rispose donna ROSA ,
“” E’ NELLA STALLA A MUNGERE LE MUCCHE “”
MARIELLA , è la sua primogenita di 4 figli .
Sposata con un ragazzotto di campagna
a messo al mondo ben tre figli , due maschi e
una bellissima bambina con gli occhi del cielo ,
SARA , è la prediletta di don ANTONIO ,
e quando le giornate sono piene di un caldo sole
nell’ aia si sentono soltanto le loro liete risate .
Tutto fila liscio nella grande masseria ,
ognuno è già al suo lavoro mentre le donne
sono già al fornelli per il pranzo di mezzogiorno ,
gli uomini si danno da fare
per ad accudire gli animali nelle stalle .
Tutto tace nel silenzio della nebbia che avanza sempre di più ,
le galline libere nel cortile adiacente alla casa
si beccano e si rincorrono in un girotondo divertente ,
dai vetri della piccola finestra la bambina incuriosita
guarda il nonno che con gesti imprecisi e scombussolati
cerca di scrollarsi dalla testa l’ umida nebbia ,
imponente e rauca la voce di donna ROSA
lo richiama alla realtà dalla sua strana danza ,
la bambina tutta divertita batte le sue piccole manine
e don ANTONIO come niente fosse successo
rientra con il suo passo incerto in cucina .
Per tutta la vita ha lavorato la terra ,
ed ora che la sua schiena si fa sentire ha lasciato
tutto il lavoro a suo genero e ai suoi figli ,
rimpianti non ne ha , anzi ringrazia DIO per ciò
che ha ricevuto dalla terra e dalla sua vita .
La campana del campanile del piccolo paesino
risuona magicamente alle ore 12 ,
è mezzogiorno , tutta la famiglia si ritrova
seduti attorno alla grande tavola imbandita ,
don ANTONIO ancora in piedi
guarda con felicità tutti i membri della famiglia
e facendo un mezzo occhiolino alla piccola SARA
si fa il segno di croce che tutti immediatamente
piegano il capo mormorando
la preghiera del ringraziamento ,
fuori la nebbia si fa più fitta e densa ,
scende veloce sulla masseria nascondendola
nel suo invisibile mantello bianco ……
carmelo ferrè …..01/10/2013
novembre 2, 2013 - Inserito Da Feola Raffaele - 4 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Dimmi di che
colore è il mare oggi?
Non lo sai,
che strano tu sei a pochi
passi da lui,
ci sono i gabbiani?
L’orizzonte appartiene
anche a me?
Solo un pezzetto?
Ebbene mi basterà,
sai voglio inviare un addio,
ma come posso fare
se non ho dove scrivere?
Si è vero userò
le mie lacrime come inchiostro
e userò quel che resta
della mia anima
come carta.
Sai i gabbiani serviranno
per consegnare il mio
messaggio e
l’orizzonte sarà la loro meta,
mio Dio fa che giunga
presto la notte.
novembre 2, 2013 - Inserito Da Feola Raffaele - 2 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Di codesta strana vita non compresi
ciò che fosse il bene e il male,
il predicar è il dono di tutti,
ma ancor meno lo è l’amore.
Ciò ebbi a intendere
quando giunse il tempo della saggezza,
per tale intendo
la somma vecchiaia.
Certo che a voler essere pignoli,
dico che dopotutto tal concetto
non sempre è veritiero.
Gli umani che ci accompagnano
in quel sentiero che
il Supremo ha destinato ad ognuno
di noi a volte confonde, e
profaniamo, senza voler, l’animo di chi
non sa celare,
e guai a svelarne i segreti.
Certo ciò non è saggezza,
è la vil intrusione nel cuor altrui,
svela,
dolori e sofferenze,
che il mortal essere accumula sino a che
non può che chiamare,
ciò che non comprende,…. amore.
Ebbene amici miei io ho il dono di saper
chi ha il cuor d’oro,
e tengo stretto il mio
intuito perspicace,
ma a voi posso dire chi è costui,
Sorrentino Ciro,
gli debbo, a non esser esagerati,
lo scopo che mi ha
indotto a creder ancora nella bontà
e a sopravvivere in tal mondo,
a volte odioso a volte bieco.
I poeti amici miei sono come gli scriba
di una volta rendono immortale
ciò che i cuori esprimono, e a noi
esseri comuni non resta che leggere e pensar.
novembre 2, 2013 - Inserito Da carmelo - 2 Commenti
Post Categoria: Poesie Dark • Poesie sulla Vita
Giorni di festa ,caroselli
di giostre colorate ,
suoni e grida ,
il luna park e’ arrivato
alla periferia della città .
Festosi giochi ,
bambini che girano
su fantastici cavalli bianchi ,
mamme che con stupore
guardano le grandi
montagne russe .
Gente che va ,
gente che viene ,
ci sono baracche
tutte colorate e chiassose ,
c’è quella del tiro a segno
dove per dieci tiri centrati
su barattoli di latta
si vince un piccolo orsacchiotto
di peluche candito e bianco .
Luci colorate adornano
baracche e scritte ,
megafoni e altoparlanti
si mischiano e si confondono
ma non danno fastidio ,
tra una baracca e un pezzo
di terra battuta un mendicante
tende la mano per elemosinare
qualche monetina di felicità.
Più in là c’è quello che vende
il zucchero filato e
ancora in fondo a cinque baracche
si trova il castello del fantasma ,
il via vai di gente
continua a girovagare
tra un divertimento e suoni di allegria .
Le luci si sono spente
nel grande luna park ,
la festa e l’ allegria
per questa sera è finita ,
domani il luna park
aprirà di nuovo.
ora è tempo di
andare a dormire …..
carmelo ferrè ….19/02/2011
novembre 1, 2013 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore • Poesie D'Autore • poesie personali • Poesie sulla Vita • Poesie Varie
Guidami a Te,
infrangi il torpore
che rabbrividisce
la fantasia,
sollevami dalla via
tanto carica
di pesanti brine,
dove marciscono
lacere le foglie cadute.
Avvolgimi pietosamente
di bricioli di stelle,
e conducimi
alle tue vigne,
laddove l’uccello
cerca la quiete,
e s’attarda a beccare
l’amabile chicco corvino.
Afferrami con esultanza
nell’acceso petto,
fa che il mistero
si scopra e sparga
grani d’eterno
agli infiniti spazi,
per il misero cuore
che d’elettrico azzurro
ricerca l’essenza e le tinte.
01.11.2013 Ciro Sorrentino
novembre 1, 2013 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
In ogni dove ebbi a cercar colei
che tanto amai,
i suoi verdi occhi furono prima luce,
poi specchio di un’anima dolce e irrequieta.
Impavido e teso come tal può esser ciò che
il desiderio folle di un uomo,
che cerca e brama,
il suo perduto amor fra mille pertugi e
angustiosi meandri.
Il fruscio del mare, il raggiante sole,
le rondinelle svolazzanti in un cielo azzurro
rendono sicuro il mio cercare.
La rassicurante e melodiosa
natura è complice ed aiuta
gli amanti che si smarriscono
nei sentieri della vita.
Dov’è colei che ispirò un così
gagliardo sentimento,
annebbiando sensi e volontà
ad un inerme uomo innanzi a tal
voluttuoso essere,
svanì ogni briciolo di dignitosa compostezza,
affranto da un
abbandono senza perché.