L’ Amico che tutti vorrebbero, Ciro Sorrentino.
Di codesta strana vita non compresi
ciò che fosse il bene e il male,
il predicar è il dono di tutti,
ma ancor meno lo è l’amore.
Ciò ebbi a intendere
quando giunse il tempo della saggezza,
per tale intendo
la somma vecchiaia.
Certo che a voler essere pignoli,
dico che dopotutto tal concetto
non sempre è veritiero.
Gli umani che ci accompagnano
in quel sentiero che
il Supremo ha destinato ad ognuno
di noi a volte confonde, e
profaniamo, senza voler, l’animo di chi
non sa celare,
e guai a svelarne i segreti.
Certo ciò non è saggezza,
è la vil intrusione nel cuor altrui,
svela,
dolori e sofferenze,
che il mortal essere accumula sino a che
non può che chiamare,
ciò che non comprende,…. amore.
Ebbene amici miei io ho il dono di saper
chi ha il cuor d’oro,
e tengo stretto il mio
intuito perspicace,
ma a voi posso dire chi è costui,
Sorrentino Ciro,
gli debbo, a non esser esagerati,
lo scopo che mi ha
indotto a creder ancora nella bontà
e a sopravvivere in tal mondo,
a volte odioso a volte bieco.
I poeti amici miei sono come gli scriba
di una volta rendono immortale
ciò che i cuori esprimono, e a noi
esseri comuni non resta che leggere e pensar.
Ciro Sorrentino Scrive:
Caro Raffaele, dal profondo della mia coscienza sento in Te battere il cuore di un fratello, l’ “equivalenza” spirituale ed umana che ci accomuna ed assimila nelle inquiete stagioni e nelle rare e serene giornate.
Condivido quando dici: “il predicar è il dono di tutti, ma ancor meno lo è l’amore”: l’ “esteriorità”, la parvenza, la “bella facciata” sono le finzioni di questa “strana vita” dove tutti parlano e pochi agiscono nel segno del Bene.
La tua “saggezza” è certo espressione di esperienze vissute nello scorrere degli anni, ma tengo a sottolineare che solo quando le esperienze sono “partecipate” riescono ad essere produttive e moralmente nobili: in Te la saggezza, dunque, non è solo frutto di anni, ma soprattutto di un lungo esercizio di crescita nell’ottica della CONOSCENZA e della sua applicazione sul piano VOLITIVO, ETICO e MORALE.
In quel cammino che Dio ci ha destinato, Tu hai saputo compiere i giusti passi, e le tue azioni sono state specchio della bontà divina.
La saggezza che è dono e virtù in Te è cresciuta, e da piccolo seme è germogliata negli anni, divenendo abito comportamentale, capacità di saper ascoltare e percepire necessità e bisogni del tuo prossimo.
La tua saggezza risalta da ogni tua poesia, ogni volta che ti metti in discussione e provi ad intraprendere nuovi percorsi poetici per dire e significare la bellezza e il candore del tuo mondo interiore, che sempre vorresti conciliare e mettere in armonia con la realtà degli altri.
Sono onorato, fratello, sono onorato che in questo mondo profano e profanatore esistano uomini che agiscono secondo la “bontà” divina che ci apparenta e tutti dovrebbe unire nella stretta di un abbraccio sincero.
A presto, fratello,
Ciro Sorrentino
Feola Raffaele Scrive:
Mi manchi tanto Ciro sorrentino, vero spesso non ho risposto alle tue recensioni, ma un perchè c’è per quanto incomprensibile.
Ti voglio e te ne vorrò sempre di bene …chissà che un giorno tu non mi saliti, vorrei saperti solo felice.Ti abbraccio fratello con tanto affetto.