ALATI VAGHEGGIAMENTI
Divino scese un alito
che di vivo calore
riempì la terra
dove lieti sorsero
le rose e ogni pensiero.
Trepidante il battito
disperse il nero
che nella piena
bruciò ogni istante
scompaginando la vita.
Si infiammò il mondo
di vermiglio fuoco
quando vive ali
di leggera farfalla
scossero il piccolo fiore.
In tale rapito giorno
si placò il vento
che sempre spezza
l’armonioso volo
dei frastornati uccelli.
Alati vagheggiamenti
si infiammarono
nelle anse del cuore
finché nuove rose
s’aprirono vedendo la luce.
01.11.2013 Ciro Sorrentino
Il Giorno dei defunti.
Terra amara e dolce,
tempestata di sottili
aghi e semi di pino
dal penetrante profumo.
In ogni dove resti di fiori
appassiti, e cocci di vetro,
ciò che resta
dei doni che noi
viventi offriamo
nel giorno della
commemorazione
a coloro che abbiamo
amato e che ancora
ci appartengono.
I nostri defunti oggi
indossano l’abito migliore,
vogliono ben figurare,
loro ora sanno
che l’amore
e tenue, a volte sottile,
che il tempo logora e
sbiadisce il dolore
di chi ancora vive.
Vogliono con sprazzi
di strano orgoglio
ben figurare,
e i loro volti impressi
su piccoli cerchi di ottone
appaiono più gaudenti,
e mostrano con malcelata
tristezza la loro
ultima dimora…forse.
Io vado amici ho adempiuto
al mio dovere, non abbiate
timore tornerò.
Esco col capo chino
dal luogo sacro è già i miei
afflitti occhi riprendono
a luccicare.
TU CHE UN TEMPO ERI MIA …
Ti sei spogliata ,
nel gelido letto d’ ombre ,
mi hai guardato
con quello strano sguardo
misterioso e accattivante ,
non hai detto niente ,
ma almeno spiegami come mai
tutto a un tratto mi sorridi ,
sei cosi bella e io non posso non pensare
come fai ad essere cosi sexy ,
come fai a essere cosi maledettamente indifferente
ai miei sbalzi cronici.
Mi Stringi tra le tue braccia ,
accarezzandomi dolcemente ,
il profumo del tuo sudore
si confonde con il mio mentre
posi le tue piccole mani sul mio viso
senza pudore ti mostri nuda
ai miei sguardi allibiti .
So riconoscere il tuo felino
senso del piacere ,
i sospiri della carne acerba
che si infiamma al mio sguardo ,
solo un’ ora di estremo piacere
avrò dalle tue trepidante e
calorose labbra di fuoco .
Tu che un tempo non dimenticato ,
eri sola mia
ora sei solo un’ idea
che non può ritornare ,
respirare la tua pelle ora
è veleno per la mia anima ,
i tuoi baci sono amari e
amari sono i tuoi sospiri .
I tuoi occhi mi parlano ,
celati nei tuoi oscuri segreti
mi rivelano tutto quello
che vuoi nascondere al mio cuore ,
rifletti al freddo specchio
il tuo nudo corpo illibato
nascondendo nei riflessi di luce
la falsa dea della tua bellezza ingorda .
Fermati , dimmi cosa sei ,
spiegami il senso del tuo amore ,
dimmi se hai un’ anima
o se hai solo questa bellezza
che ti fa cosi sexy ,
svuota il tuo cuore e
lasciami immaginare e sognare
ancora una volta di più
il tuo amore di ieri ,
lasciami entrare
nel tuo immaginario amore ,
tu che un tempo eri mia .
Tu che ora sei solo l’ ombra
dei miei passi presenti
lasciami morire per l’ultima volta
tra le tue ingannevoli abbracci d’estasi .
tu che un giorno eri mia
ora sei solo un vago ricordo
che il tempo strappa via
dai miei occhi il tuo nudo freddo corpo …
carmelo ferrè…..11/10/2013
Vele al vento.
Ho rubato un vascello
alla mia fantasia,
ella non si accorgerà
di nulla,
e quando capirà
io sarò già in
alto mare.
Ho rubato anche
un pezzetto di mare,
azzurro e blu,
ricoperto da infiniti
riflessi d’oro.
I festosi e dolci delfini
sono i miei compagni di viaggio,
mi seguono e
affiancano il mio scafo,
come a voler
condividere e guidare
il mio percorso.
Il vento mi è favorevole,
spinge la mie piccole vele
sull’immaginaria linea
dell’orizzonte, finalmente
inizia l’incognito.
Forse saprò, forse no,
ma finalmente sarò
il capitano della mia vita,
ho ben saldo il timone
nelle mani,
avanti tutta,
e giunga ciò che deve,
sono in paziente attesa.