Il Giorno dei defunti.

 

Terra amara e dolce,

tempestata di sottili

aghi e semi di  pino

dal penetrante profumo.

 

In ogni dove resti di fiori

appassiti, e cocci di vetro,

ciò che resta

dei doni che noi

viventi offriamo

nel giorno della

commemorazione

a coloro che abbiamo

amato e che ancora

ci appartengono.

 

I nostri defunti oggi

indossano l’abito migliore,

vogliono ben figurare,

loro ora sanno

che l’amore

e tenue, a volte sottile,

che il tempo logora e

sbiadisce il dolore

di chi ancora vive.

 

Vogliono con sprazzi

di strano orgoglio

ben figurare,

e i loro volti impressi

su piccoli cerchi di ottone

appaiono più gaudenti,

e mostrano con malcelata

tristezza la loro

ultima dimora…forse.

 

Io vado amici ho adempiuto

al mio dovere, non abbiate

timore tornerò.

Esco col capo chino

dal luogo sacro è già i miei

afflitti occhi riprendono

a luccicare.

This entry was posted on venerdì, novembre 1st, 2013 at 11:41 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

1 Commenti

  1. Ciro Sorrentino Scrive:

    “…cocci di vetro…:
    nell’amara visione, nella spietata cronaca, e finanche squallida “bruttura” di una lastra di vetro infranta, c’è tutta la sofferenza e le riflessione che immobilizza e fissa gli occhi dolenti e afflitti del poeta.
    “Cocci di vetro”, come a dire brandelli di vita, sprazzi di amore fuggiti nell’oscurità del “non so” e del “non so quando”, il perchè del mistero stesso che alimenta e nega una risposta esaustiva alle inquietudini e alla sete di conoscenza degli uomini.
    Questa la verità nascosta, la grande verità, l’inngabile verità che Feola vuole significare e che mirabilmente rappresenta, accentuando il contrasto con quelle “cure” che i vivi danno ai morti, deponendo inutili fiori e “vane” candele sulle lastre di marmo tirate a lucido per la sacra occasione, un’occasione che schianta e dice quanto inspiegabile è la vita umana.
    Ti abbraccio,
    Ciro Sorrentino

    ... on July novembre 1st, 2013

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