Un giorno così.

Un giorno così bello

una pioggia leggera,

non conosco la vicenda

non ricordo.

 

O donna stupenda

nel momentaneo dolore

che nel mio proseguire influenzai

mi commuovi.

 

Senza me

non sapevi chi fossi

che tanto amai

nella mia adolescenza

e nell’androne

gli oggetti invecchiati.

 

Resta non confondere le parole.



Gli indegni

 

Volli esser l‘uomo del destino,

non  fui che ombra in un mondo di luce,

volli esser vita ma divenni silenzio,

che gioia nel sapere

che il nulla mi è dovuto,

ciò mi rende

saggio e incosapevole

in questa folle esistenza.

 

Un mondo oscuro e triste,

ove sciami di esseri senza volto,

svolazzano

da un cuore all’altro carpendone

delizie e speranze,

mai fu più vile colui che

lacera anime e

soffoca il respiro

di giovani corpi che

cercano luce e vita.

 

La notte porta

silenzio e  fruscii,

le stelle son nascoste

da nubi oscure,

e strane nebbie trasformano

alberi in mostri

dilaganti e minacciosi,

con lunghe braccia e cosparso

da mille occhi ostili.

 

Che le giovani  vite

siano amanti di se stesse,

abbiano compassione

dei loro cari

e siano rispettose verso

le proprie virtù,

il tempo dei rimpianti

è lungo e doloroso.



PSICRONACA N*66 ( PENSIERI .)

Ricordare e pensare
a quel pomeriggio afoso,
uno come tanti altri vissuto
uguale ad oggi e che continua
a soffocare un male implacabile ,
il cancro del provincialismo
di questa sporca e lurida società .
Guardare muto e assente
il fiume dell’ ipocrisia su ironici visi e
nell’ oceano della noia di falsi amici
rivedere strette mani ammanettate
che rifiutano il mio aiuto ,
voltarsi indietro e ritrovarsi nel mare
di falsi sorrisi ostentati solo per il fatto
di nascondere l’ insicurezza della morte .
Cerco e qualche volta sgorgo un’ isola .
un’ isola sperduta e deserta di anime ,
mi rigiro su me stesso camminando
tra migliaia di corpi senza nomi che
con le prime ombre scure della sera
mi fanno compagnia senza parlarmi .
Pensieri affollano la mia mente ,
sono limpidi e trasparenti ,
ma sono inutili per il modo in cui viviamo ,
i miei pensieri non valgono niente ,
sono solo pensieri che vogliono
cambiare un po questa società ,
ma a nessuno interessa ad ascoltare
i miei pensieri e io rimango
solo con me stesso a chiedermi perchè !!!!!   

carmelo  ferrè……29/10/2013



STRANO E’ LA VITA ….

Strano è la vita
e strani sono i passi
che percorrono allegramente
la strada polverosa ,
sicuro e fiero di se stesso 
un bambino vispo e sorridente
come un grillo senza pensieri 
saltella fischiettando note stonate .

Strano è il destino
e strani sono i rumori
che calpestano foglie secche ,
il sole si nasconde dietro
grosse nuvole nere
celando al ragazzino l’ ombra
di un uomo senza volto .

Strano è il giorno
e strani sono i gesti inconsulti
dell’ ignobile uomo ,
tutto tace mentre dal cielo
viene giù un torrente di pioggia ,
il bambino con occhi vitrei
china il capo su un manto di foglie rosse ….
carmelo ferrè…..01/10/2013



Il tempo e la pioggia

Dir che è vero ciò che penso,

ma non posso,

tal desiderio non è lecito,

ma pensar posso e

non proferir parola è la regola.

 

La pioggia non chiede consensi

prima di cadere,

cosi come il sole  quanto ci inonda 

con i suoi caldi abbracci,

e la neve quando ci copre

col suo bianco manto,

ebbene io devo e posso dir quel

che penso, son convinto che

a volte la fine giunge prima dell’inizio e

la morte prima della vita.

 

Dai non sopprimiamo la speranza,

essa è la fiaccola del vivere,

il tempo non esiste,

e spesso va a ritroso,

l’acqua dei fiumi risale verso i monti,

da vecchio giungerò giovane,

sarò saggio prima che maldestro,

e la mia vita non avrà dolore e gioia,

ella non è che un soffio di vento

e scorrerà talmente veloce

che tempo non avrò per soffrire.



DESERTA TERRA

 

La mia anima

si specchia

nella deserta terra

e va per sentieri

sempre più stranieri.

 

Il mio corpo sopporta,

bramo un bacio,

supplico una carezza,

guardo le stelle

irraggiungibili e perse.

 

Un ansimante cuore,

con aspri ritmi,

implora il pavido rosso

in questo mondo

privo d’armonioso canto.

 

Le mie mani

muovono sabbie morte,

seminano semi

sul letto prosciugato

dal buio della tua assenza.

 

08.11.2013 Ana Valdeger