Il seme dell’ amore.

Il seme dell’amore

spesso si nasconde,

egli ha paura di smarrirsi,

quando germoglia

nei cuori puri

è un tripudio

di candidi aneliti

di vita e gioia.

 

Il seme dell’amore

è eterno

sopravvive

ad ogni intemperie,

non teme, non geme,

è paziente,

il suo castello

è il regno della comprensione,

e quando il tuo capo

si reclina,

germoglia il suo frutto,

ti sorregge,

diviene tuo complice,

e rende innocui

gli insani profumi dei

neri fiori dell’invidia

e dell’arroganza.



VENTO INVISIBILE

Nacque Naiàde

per desiderio di Dio

che il poeta vide

nel noioso mondo

riparo di vipere

che si aggirano orribili

nelle notti maledette.

 

Il suo fatato corpo

aleggiò prescelto

come specchio d’amore

e diede nobiltà

ai piaceri effimeri

che sempre negano

all’albero la linfa

perché sboccino gemme.

 

Creatura eterna

da un angelo custodita

di sole inebriò

il poeta ripudiato

che di nuovo sentì

delicata l’ambrosia

e vermiglio il nettare.

 

Allora quieto

tra le fronde

l’uccello gioioso cantò

al vento invisibile

che di nuvole rosa

rivestì l’azzurro cielo

ormai ubriaco

del prediletto volto.

 

Così d’ardore tremante

 sussultò il poeta

per quella pura luce

che del sacro fuoco

raffigurò la forma

 e i primordiali raggi

da troppo tempo oscurati.

 

13.11.2013 Ciro Sorrentino



MARCESCENTE LUCE

A volte cade il cuore

nei templi della mente

dove tra frantumi

d’impolverati pilastri

scopre il suono vivo

di parole scompaginate

da gineprai di simboli.

 

Come segrete vastità

dolenti si aprono

le foreste dimenticate

nei velati echi

dei giorni e delle notti,

luminescenze perdute

di lontane danze.

 

Scoperte le tenui scie

fanno da specchio

ai modulati soli

di una perduta isola

che inciso ha il tempo

con i manifesti segni

del deprimente affanno.

 

Così nello scompiglio

lo spazio e le cose

si coprono presto

di misteriosi muschi

che freschi trionfano

sulla natura inerte

della marcescente luce.

 

13.11.2013 Ciro Sorrentino



IL SOGNO DEL FOLLETTO ROSA

È flebile la tua vita,

lacrima di rugiada

persa nelle segrete

delle cattedrali

e al sole infinito

che salva l’anima

e la caduta dei sensi.

 

Di visioni una marea

ti pressa lasciando

che lucida follia

e sguardi d’orrore

indugino a lungo

nelle sinuose anse

della muta solitudine.

 

Forse fresca l’essenza

dell’infanzia felice

ha riempito il vuoto

o forse l’incubo

ha riversato il nero

sulle indifese sponde

della vergine isola.

 

Verdastro della notte

si è scosso il demone

e con brama altera

prigioniero stringe

il sogno del folletto rosa

nella paurosa dimora

degli indolenti pensieri.

 

12.11.2013 Ciro Sorrentino



NOTTE DEI SOGNI

A lungo ho percorso

le spiagge dell’isola

che nelle cartine

è ignota ai reticoli

delle umane fedi

duramente schizzate

con il nero inchiostro

della pretenziosa ragione.

 

Al riparo tra dimore

di granitica roccia

nella frenetica attesa

della notte dei sogni

ho cercato il calore

dei marini tramonti

sciolti nella maestosità

degli inesplorati confini.

 

Nella vastità bruciata

dove del tempo

si perdono i pilastri

versavano sulle onde

mille fuochi di luci

e bruciavano subito

come schizzi cremisi

di ritmica pioggia amara.

 

La solennità dell’alba

si è riversata intensa

sui portici del sogno

 e agli spettri ha donato

mistica immagine

 e l’eterea essenza

dell’armonioso canto

in un lento motivo gitano.

 

Ma sotto quei porticati

accesi di sole marino

tra balze sabbiose

e interminabili dune

cresceranno mai i semi

che dell’amore sono

bruciante distanza

e d’azzurre onde la quiete?

 

12.11.2013 Ciro Sorrentino



INFINITO IL CANDORE E L’AMORE

Come diamantina visione

nasce la tua bellezza

che del poeta ispira

e nelle anse accoglie

il favoloso amore immortale.

 

Tu, Sfinge della vastità,

sei l’armonia azzurra

che in cuore di cigno

suona mai riflettendo

 pianto né risa allo specchio.

 

La sacralità in te sbocciata

cresce nella fierezza

delle lodate statue

che il poeta rapiscono

nel fascino dei loro segreti.

 

Così esplode il muto incanto

nell’orizzonte di stelle

e nuova quiete sorge

che all’animo destina

infinito il candore e l’amore.

 

12.11.2013 Ciro Sorrentino