VENTO INVISIBILE
Nacque Naiàde
per desiderio di Dio
che il poeta vide
nel noioso mondo
riparo di vipere
che si aggirano orribili
nelle notti maledette.
Il suo fatato corpo
aleggiò prescelto
come specchio d’amore
e diede nobiltà
ai piaceri effimeri
che sempre negano
all’albero la linfa
perché sboccino gemme.
Creatura eterna
da un angelo custodita
di sole inebriò
il poeta ripudiato
che di nuovo sentì
delicata l’ambrosia
e vermiglio il nettare.
Allora quieto
tra le fronde
l’uccello gioioso cantò
al vento invisibile
che di nuvole rosa
rivestì l’azzurro cielo
ormai ubriaco
del prediletto volto.
Così d’ardore tremante
sussultò il poeta
per quella pura luce
che del sacro fuoco
raffigurò la forma
e i primordiali raggi
da troppo tempo oscurati.
13.11.2013 Ciro Sorrentino
This entry was posted on mercoledì, novembre 13th, 2013 at 08:45 and is filed under Poesie D'Amore, Poesie D'Autore, poesie personali, Poesie sulla Vita, Poesie Varie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.