novembre 8, 2013 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
E’ vero son rassegnato
al dolore,
egli è silenzioso, perfido
e spesso inatteso.
Quando giunge,
la mia primavera svanisce,
è un malinconico inverno
senza fuoco,
e il suo freddo mi gela l’anima.
Da lontano l’ombra del destino
si affaccia con i suoi passi felpati,
arroganti e minacciosi,
che fare se non aspettare e
sperare.
Quando esso arriva
tendo la mia tremula mano
come a mendicare
tempo e pazienza,
non son pronto per
il lungo viaggio.
Ti prego aspetta ombra nera,
dammi ancora
un briciolo di vita,
vorrei prima capire,
vorrei esser certo che
nessun soffra per colpa mia,
poi andiamo.
No la morte non aspetta,
io vado,
lei non tende agguati,
non imbroglia,
ti prende e ti porta via,
il dove non so,
ma forse è meno doloroso
di quelle fitte
che mi giungono nel petto
quando i miei affetti
vengono derisi e
spinti nel vuoto.
Andiamo pure veste nera,
con la lunga falce nelle mani e
dal viso coperto,
ora non ho più timore di te,
ora son sicuro
che nessuno soffrirà
se mi accingo a seguirti
nel tuo ignoto viaggio.
novembre 5, 2013 - Inserito Da carmelo - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie Dark
Camminare con i piedi nudi su granelli di polvere
bruciati da un sole che non ha nessuna pietà della tua ombra ,
sentire nell’ afosa aria di un pomeriggio turbolento e tropicale
voci di una massa escandescente ,
sentirsi toccare da mille e gelide mani di gelatina schiumosa e viscida
per poi saltellare su lunghe assi di ferro tagliente
per non cadere su rovi di spine ,
essere con la mente nel turbine di una tempesta
per poi sentirsi dire “” DAI , NON PUOI MOLLARE ORA
CHE LA DANZA DEL DESTINO E’ APPENA INCOMINCIATA “”
Bendarsi gli occhi su diruppi profondi lambite da lingue di fuoco ,
oltrepassare fiumi di alte onde di lava ,
sfiorare solo per un attimo l’ ancora del sogno che si allontana
per poi ricadere nel nulla di un un grido di dolore ,
continuare a camminare senza una precisa meta
mentre la strada ingoia il presente e sentirsi dire
“” VEDI , NON TUTTO QUELLO CHE VUOI AVERE
TI E’ PERMESSO DI OTTENERLO ,
CONTINUA IL TUO SOGNO E QUANDO
AVRAI FINITO DI SOGNARE SARAI ARRIVATO “”
Strano è il destino di un uomo che passato non ha ,
ha gli occhi bendati per non vedere la sofferenza che gli sta accanto ,
ha piedi nudi per non dovere versare una lacrima di una pietà
rinchiusa nel suo cuore ,
portare su di esso l’ ignoto di giorni vuoti
e segnare con il segno di CRISTO
la triste realtà di negare a se stesso la carità di uno sguardo ,
giocare e ridere su tragedie della carne senza sapore di umiltà ,
mani che si piegano su un ventre di donna a maledire un figlio
che non nascerà mai per poi sentirsi dire
“”ASCOLTA LA VOCE DEL VENTO IN ESSO
TROVERAI LE RISPOSTE ALLA TUA MISERA VIVENZA ,
Continuare a fuggire dagli orrori di un massacro
per poi ritrovarsi su corpi maciullati di bambini senza età ,
gridare all’ infinito la rabbia che ti rode in gola ,
cadere supino nei carboni ardenti e non scottarsi ,
sentire un suono di acque turbolenti
che riempiono la tua bocca di falsità e arroganza ,
piegarsi su te stesso sbattendo la faccia nella putrida terra
mischiata a bianchi vermi per poi sentirsi dire
“” ORA SAI CHI SEI E DA DOVE SEI ARRIVATO ,
TERRA ERI E TERRA UN GIORNO RITORNERAI “”
Un tocco di campana ti sveglia dal tuo sonno ,
ti ritrovi sudato e stanco , guardi fuori dai vetri della finestra ,
è l’ alba di un nuovo mattino ,
le tue mani tremano ma sai soltanto ridere di te stesso
perchè hai capito che il tuo incubò era solo un sogno
di una cruda verità della tua vita .!!!!!!!
carmelo ferrè …14/10/
novembre 5, 2013 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Gli eroi han paura,
nascosti sotto un piccolo cappello
di freddo acciaio,
stringono fiduciosi la loro arma.
Scrutano, osservano,
brandiscono minacciosi
le loro espressioni più cruente,
con le mani avvinghiate
al freddo strumento di morte.
Un gran silenzio poi improvvisi crepitii
di tonanti bastoni di fuoco,
urla, fughe, ..poi all’improvviso un bimbo
scappa confuso, senza saper dove,
il nostro eroe prudente e timoroso
sguaina il suo coraggio,
gli corre incontro fra mille esplosioni,
lo stringe a se e prega.
Poi come per incanto il silenzio,
solo un misterioso pacato rumore di passi,
il nemico ha compreso,
onore a chi ha
asservito la propria vita ad una causa
non sua, alla libertà di coloro
che lui non conosce,
ed offrendo la propria vita in
cambio di quella di un bimbo,
che forse non diverrà mai grande.
Il piccolo tocca con gratitudine
lo stemma della nostra bandiera,
tre colori che non dimenticherà mai più
ed appoggia il suo volto a quello del suo eroe.
novembre 4, 2013 - Inserito Da carmelo - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie Dark • Poesie sulla Vita • Poesie Tristi
Sera fonda sul lungo mare ,
onde quiete su granelli di sabbia ,
raggi di una mezza luna
illumina due vaghe ombre ,
mano nella mano
un vecchio e una bambina
trascinano i loro stanchi passi
sulla vasta distesa spiaggia .
Le note di una chitarra solitaria
accompagna tristemente il cammino ,
fievole e struggente la bambina ,
sussurra “” CORAGGIO , NONNO “” .
Occhi lucidi di pianto salate
rigano il volto scavato del vecchio ,
le mani tremano dalla commozione
tra i singhiozzi convulsi e incessanti .
La bambina pallida e tremante
abbraccia con slancio amorevole
quel povero vecchio nel suo pianto ,
si guardano nei loro occhi ,
senza parlare si scambiano sguardi
che danno conforto all’ anima ,
I passi stanchi e lenti del vecchio
si imprimono sulla sabbia umida ,
affondano e lasciano grandi orme ,
la bambina leggera come un piuma
saltella sulle grandi orme del vecchio
giocando con i riflessi della mezza luna ,
lentamente raggiungono una baracca ,
costruita con lamiere distorte e cartone ,
sulla porta una piccola donna
da bianchi capelli avvolti con un laccio
li attende in trepidante attesa .
“” OGGI , COME E’ ANDATA “”
Domanda la donna al vecchio ,
“” BENE , BENE ! “”
Risponde il vecchio dandole un bacio sulla bocca ,
I tre entrano nella baracca ,
felice la bambina corre ad abbracciare
un piccolo cane bianco con il muso nero ,
il suo fedele amico di giochi ,
“” CIAO , MUSO NERO , VEDI SONO TORNATA ,
SAI OGGI HO TANTO BALLATO E CANTATO ,
SI… SONO STANCA , MA SONO ANCHE FELICE
PERCHE’ LA GENTE ‘ STATA MOLTA GENEROSA ””
E rivolgendosi al vecchio gli dice
“” SAI , NONNO CHE FACCIAMO DOMANI ,
RESTIAMO TUTTI INSIEME QUI’ ,
ANCHE PERCHE’ NON HO PROPRIO VOGLIA
DI ANDARE NELLA PIAZZA DEL PAESE
A CANTARE E BALLARE …. “
E il vecchio accarezzando i suoi capelli gli dice
“” VA BENE , PICCOLA MIA , MA ORA SU
A LAVARE LE MANI CHE LA CENA SI RAFFREDDA “”
Fuori è buio profondo e il mare è tranquillo ,
un’ altra giornata è trascorsa per i due artisti di strada ,
gente che si guadagna il pane
ballando e cantando sulle piazze di paese ,
artisti di strada che ormai
sono rimasti in pochi e con il tempo che passa
scompaiono e non si vedono più
sulle piazze dei paesi …….
carmelo ferrè……19/10/2013
novembre 4, 2013 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Ho visto il futuro nel mio sogno,
prima ne ero spaventato,
poi ho sorriso, non udivo nulla…
solo silenzio.
Il mondo ora è diverso,
non vi sono auto, affanni, dolore, amore,
nulla…
solo silenzio.
Cerco i luoghi del mio passato,
le persone che mi furono care,
che mi amarono,
che amai, nulla…
solo silenzio.
Come posso esser qui da solo,
non vecchio,
ma lontano dal mio tempo e da coloro
che ne fecero parte,
è dunque ciò il futuro?
No, lui non esiste,
poiché l’attimo che segue il presente,
è sempre … solo il presente.
Il futuro è un bieco inganno,
fu ideato solo per fuggire
dai ricordi dal passato,
e ai dolorosi inganni del presente,
il resto è
solo silenzio.
novembre 4, 2013 - Inserito Da carmelo - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie Dark • Poesie sul Mare • Poesie sul Silenzio • Poesie Tristi
La tempesta infuria
alzando alte onde
di un nero mare ,
oscurità nella oscurità
il grande barcone
traballante e insicuro
perde la bussola ,
un centinai di anime
tremanti e bagnate
si aggrappano disperate
a una sottile speranza…
Uomini e donne
si abbracciano
dandosi coraggio ,
gridano , piangono , pregano ,
ma il mare che infuria
nella tempesta non ha pietà .
Una voce grida ai quattro venti
“” UOMO IN MARE “”
Ma nessuno sente
quel grido disperato
perchè anche volendo
nulla si può fare contro
la tempesta che infuria .
Disperati e indifesi
in balia delle onde
senza ancore e ne catene
si stringono nella loro paura ,
capiscono che il loro
infame destino è segnato ,
scricchiola il legno marcio ,
la prua s’ infrange su alte onde ,
traballante e insicura
si rovescia su se stessa ,
alte onde schiumose
la inghiottano leggera .
Infuria la tempesta
nel vortice di acque scure ,
l’ ultima onda nera
spacca in due il barcone
che scompare per sempre
nelle profondità marine
di un mare ignoto ,
ancora una volta
il mare ingoia
speranze e futuro
di poveri immigranti clandestini …
carmelo ferrè …28/10/2013