PSICRONACA DI UN SOGNO N* 25
Camminare con i piedi nudi su granelli di polvere
bruciati da un sole che non ha nessuna pietà della tua ombra ,
sentire nell’ afosa aria di un pomeriggio turbolento e tropicale
voci di una massa escandescente ,
sentirsi toccare da mille e gelide mani di gelatina schiumosa e viscida
per poi saltellare su lunghe assi di ferro tagliente
per non cadere su rovi di spine ,
essere con la mente nel turbine di una tempesta
per poi sentirsi dire “” DAI , NON PUOI MOLLARE ORA
CHE LA DANZA DEL DESTINO E’ APPENA INCOMINCIATA “”
Bendarsi gli occhi su diruppi profondi lambite da lingue di fuoco ,
oltrepassare fiumi di alte onde di lava ,
sfiorare solo per un attimo l’ ancora del sogno che si allontana
per poi ricadere nel nulla di un un grido di dolore ,
continuare a camminare senza una precisa meta
mentre la strada ingoia il presente e sentirsi dire
“” VEDI , NON TUTTO QUELLO CHE VUOI AVERE
TI E’ PERMESSO DI OTTENERLO ,
CONTINUA IL TUO SOGNO E QUANDO
AVRAI FINITO DI SOGNARE SARAI ARRIVATO “”
Strano è il destino di un uomo che passato non ha ,
ha gli occhi bendati per non vedere la sofferenza che gli sta accanto ,
ha piedi nudi per non dovere versare una lacrima di una pietà
rinchiusa nel suo cuore ,
portare su di esso l’ ignoto di giorni vuoti
e segnare con il segno di CRISTO
la triste realtà di negare a se stesso la carità di uno sguardo ,
giocare e ridere su tragedie della carne senza sapore di umiltà ,
mani che si piegano su un ventre di donna a maledire un figlio
che non nascerà mai per poi sentirsi dire
“”ASCOLTA LA VOCE DEL VENTO IN ESSO
TROVERAI LE RISPOSTE ALLA TUA MISERA VIVENZA ,
Continuare a fuggire dagli orrori di un massacro
per poi ritrovarsi su corpi maciullati di bambini senza età ,
gridare all’ infinito la rabbia che ti rode in gola ,
cadere supino nei carboni ardenti e non scottarsi ,
sentire un suono di acque turbolenti
che riempiono la tua bocca di falsità e arroganza ,
piegarsi su te stesso sbattendo la faccia nella putrida terra
mischiata a bianchi vermi per poi sentirsi dire
“” ORA SAI CHI SEI E DA DOVE SEI ARRIVATO ,
TERRA ERI E TERRA UN GIORNO RITORNERAI “”
Un tocco di campana ti sveglia dal tuo sonno ,
ti ritrovi sudato e stanco , guardi fuori dai vetri della finestra ,
è l’ alba di un nuovo mattino ,
le tue mani tremano ma sai soltanto ridere di te stesso
perchè hai capito che il tuo incubò era solo un sogno
di una cruda verità della tua vita .!!!!!!!
carmelo ferrè …14/10/