Il mesto viaggio

 

E’ vero son rassegnato

al dolore,

egli è silenzioso, perfido

e spesso inatteso.

 

Quando giunge,

la mia primavera svanisce,

è un malinconico inverno

senza fuoco,

e il suo freddo mi gela l’anima.

 

Da lontano l’ombra del destino

si affaccia con i suoi passi felpati,

arroganti e minacciosi,

che fare se non aspettare e

sperare.

 

Quando esso arriva

tendo la mia tremula mano

come a mendicare

tempo e pazienza,

non son pronto per

il lungo viaggio.

 

 

Ti prego aspetta ombra nera,

dammi ancora

un briciolo di vita,

vorrei prima capire,

vorrei esser certo che

nessun soffra per colpa mia,

poi andiamo.

 

No la morte non aspetta,

io vado,

lei non tende agguati,

non imbroglia,

ti prende e ti porta via,

il dove non so,

ma forse è meno doloroso

di quelle fitte

che mi giungono nel petto

quando i miei affetti

vengono derisi e

spinti nel vuoto.

 

Andiamo pure veste nera,

con la lunga falce nelle mani e

dal viso coperto,

ora non ho più timore di te,

ora son sicuro

che nessuno soffrirà

se mi accingo a seguirti

nel tuo ignoto viaggio.

 

This entry was posted on venerdì, novembre 8th, 2013 at 09:11 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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