Il Commiato

Giunge l’ora

dell’addio,

il cuore non palpita,

solo un lento brusio…

poi il nulla,

il percorso di luce

dei viaggiatori

senza meta

e senza tempo

illumina,

ma non acceca.

 

Supino su

un giaciglio

di ricordi rimembro

i volti di chi amai,

scorre frenetico

il tempo

presto giungerò

nel mondo

che non… c’è.

 

Esseri

curvi e torvi

assistono il mio

giacente corpo

in attesa

del lungo viaggio,

e come l’esaurirsi

di un cero,

attira

buio e ombre.

( Ciao poeta, ciao Ciao ciro Sorrentino )



EVANESCENTE NENIA…

Strane note di un concerto di uccelli notturni
si alza alla luce di una luna 
che mi sussurra una nenia di primavera 
profumata da rossi papaveri ,
i rumore dei miei passi risuonano 
sul nudo sentiero 
illuminato da mille stelle incantate
mentre un venticello fresco bacia 
dolcemente il mio giovine viso ,
mi spoglia dei miei falsi timori 
donandomi serenità a dubbi e affanni 
per questo sogno infantile .

Da un bacio di una luce
ricevo conforto per le mie paure
e una carezza
per lenire le ferite dell’ anima , 
si stagliano nello sguardo assente due lacrime
che lasciano una nudità di un giorno
trascorso all’ ombra del grande cosmo .

L’ universo riempie su di me il potere
e le speranze del domani ,
mentre il silenzio della notte trascorre
le sue ore fra spazzi di tempo infinito ,
squarcia lampi di secoli futuri
calpestando polvere di stelle fumanti ,
tutto ruota attorno al mio corpo
e il canto fa eco a quelli che hanno
sofferto e pianto nel dolore ,

La nenia sforna il suo ritornello
a promesse non mantenute ,
cala sul nudo sentiero la mia anima ,
si confonde nel buio della notte
per poi scomparire per sempre
nell’ alba di un pianto di vita …….
carmelo  ferrè ……04/11/2013



RABBIOSO FUOCO .

Rabbioso fuoco esplode senza ferire,
sfiora il corpo , le mani , il viso ,
brucia l’ ombra dei pensieri ,
lambisce labbra di passioni
illuminando occhi colmi di speranza ….
Rabbioso fuoco esplode accattivante ,
sfiora l’ anima , il cuore , gli occhi ,
lambisce trepidanti sospiri 
di due corpi nudi ….
Rabbioso fuoco esplode scintillante ,
sfiora l’ attimo , il nulla , la vita ,
lambisce il pianto della sera
nell’ ultima luce del giorno ….
Rabbioso fuoco esplode vibrando ,
sfiora l’ aria , la pioggia , la terra ,
lambisce sfere d’ acciaio di luce 
per poi ritornare cenere fredda .
carmelo  ferrè…..05/11/2013

 



SENZA PALPITI…

Ho posato lo sguardo
oltre le barriere del tempo
per ritrovarmi su spiazzi
di immenso sapere ,
ho stretto le mani chiuse
per spezzare catene d’ acciaio
che mi tenevano legato
su falsi pregiudizi .
Ho chiesto al vento
di darmi la sua libertà
e lui schiaffeggiandomi il viso
con il suo gelido soffio
ha rubato dai miei occhi
l’ ultima lacrime di pietà ,
Ho camminato su strade
polverose di odio e morte
per ritrovarmi disteso
su deserti di sale rosso ,
ho chiuso gli occhi
per non vedere il dolore e
ho chiesto alla speranza
di darmi un sorriso d’ amore
e lei indifferentemente
ha strappato dal mio petto
un cuore senza palpiti ……
carmelo  ferrè …02/11/2013



L’ ULTIMO BATTITO DI VITA….

Una debole luce
nell’ angolo della stanza
rischiara sulle parete umide
una fotografia di altri tempi ,
la musica accompagna
miserabilmente pensieri
vecchi di cento anni fa .
Occhi immobili penetrano
nel cuore atrofizzato ,
scrutano silenziosi
pezzi di carne acquosa
fulminando senza pietà
l’ ultimo battito di vita .
Le membra di un corpo
si abbandonano lentamente ,
si distendono al ritmo miserabile
di suoni e voci estranei ,
tutto l’ essere si rianima
di una essenza vagamente umana .
Sente di essere ancora vivo ,
sente in se la materia vitale
scorrere nelle vene bucate ,
alza lo sguardo vitreo
alla solitudine di un estasi,
poi china il capo su assi di ossa e
boccheggiando nelle spire
del suo paradiso artificiale
si lascia andare  .
carmelo  ferrè ….20/05/2010



Assenza

Brilla e ridente in alto passa
una luna novembrina stasera
-la ricordi la nostra prima luna?-
Aria fredda, amore, spiffera
dalla feritoia del balcone
ritornelli lunghi e lenti
orchestrale l’orologio suona,
intenso supplizio è di te l’attesa
t’aspetto e non verrai mia stella.
Impigliato in un vischio
di ore ombrose, intorno,
fitto un vuoto cresce
e un cuore floscio tonfa.
Più tardi, solo sarò ancora;
privo del caldo del tuo corpo
mi assedierà dura un’insonnia.
Privo di sonno e sogni
da un condotto di pensieri
fluida fuoriuscirà una malinconia
e non potrò, di sicuro,
evitare che mi inondi;
nubi basse di solitudine
si gonfieranno di nero
e alluvionata faranno una vita.
Tu, assente, non mi allungherai
per mettermi in secco le mani
e atterrito non saprò che fare.
Insaccato in demenze cupe
mi accecherò senza luce,
un sospiro dilatato estremo
e respirerò poi essenze di morte!
Spargi la tua anima calda ora
e dal gelo che nevica mi salvi;
cantami, con passione,
in do maggiore amore
la canzone che vorrei udire
più prima che una notte mi congeli.