giugno 28, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Corro e rincorro, volo e cerco.
Voglio, devo, nella evanescenza
di un vivere esecrabile
espugnare il tuo cuore,
riapro le mie intorpidite ali
per giungere nell’impossibile
mondo degli altezzosi,
e cancellare i baldi colori
di arcobaleni sempre più grigi
giunti dopo piogge di afflizioni .
Dai amore
che vuoi che sia soffrire,
altri pensieri
dopo pensieri più tristi,
e l’abbraccio del commiato,
burbero e malinconico e felice,
è solo un conflitto
di anime abiette decomposte,
nella fugace primavera,
ricca di abbondanti livori
su volti slavati e astiosi
ricoperti di inutili sorrisi,
consapevoli e inconsapevoli
conficcati nelle trame della
eterna tela di Penelope.
giugno 28, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Amami
Io sono la tua illusione,
colui che tu brami,
sono anima e corpo,
di sera sono un soffio
e mi spingi via col tuo sbuffo,
perché non vuoi che io ti ami.
I tuoi sono ansimi di fastidio,
nell’attesa dell’ombra giusta,
ma che mistero affligge
il tuo corpo,
perché scivola silente
fra ombre e ombre
senza mai arrestarsi ?
Uccidi il mio amore,
io canto serenate e non ascolti,
mi risponde il sussurrio gracidante
delle rane celate
nei piccoli stagni di acqua,
mentre la sabbia
spinge fuori fiori rossi
come a voler fermare il mare ansioso
con il garbo di qualche petalo.
Aspetto con avida speranza
l’arrivo del nuovo giorno,
i raggi del sole forse vinceranno
le tue assurde resistenze,
e piano piano gli scogli
si arricciano e l’ acqua lambisce
i primi tracciati di barche trainate
da pescatori notturni al rientro
alle prime luci dell’albeggio.
Dai smetti di trastullarti, amami,
compiamo il destino del non volere,
che tu abbia almeno il rammarico
di esser stata mia su una riva senza luna,
con gabbiani simili a falchi,
e il mare colmo di strane ciocche
di verde erba marcia,
io posso amarti anche cosi.
Raffaele Feola.
giugno 27, 2014 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore • Poesie D'Autore • poesie personali • Poesie sulla Vita • Poesie Varie • Storie e Fiabe
Prima di ogni risveglio
incontro la tua anima
nella sfumata terra dei dispersi.
Ti vedo nelle trasparenze
prima che la mente
torni a girare come un disco.
Nel balenante buio di Sfinge
ti stringo la mano
sento il palpito del tuo essere.
Echeggia l’infinito abisso
fantasmatico oracolo
dell’incredibile rivelazione.
Così il tuo e il mio mondo
sono fusi nei geroglifici
che le menti tutte ignorano.
La nostra ombra colma il nulla
riempiendo i grigi mulinelli
d’insolite atmosfere di colore.
Ad ogni mio risveglio ti cerco
e vado oltre i sulfurei veli
che celano l’iniziale fuoco.
Allora il tuo e il mio sogno
viaggiano tra infinite lune
cercando di nuovo il sacro graal.
27.06.2014 Ciro Sorrentino
giugno 25, 2014 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 0 Commenti
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Un vuoto… – poi il tutto,
l’universo si è riempito
del Tuo essere,
il sorriso è rimbalzato
sulle nostre labbra
dipingendo d’altro rosa
i fianchi agli uccelli corvini.
…Bagliori inconfessati
si sono accesi fulminei,
purpurei i coralli
sono germogliati
risuonando nel deserto
della vastità bruciata,
come gioielli in un forziere.
Lungamente ho fissato
le verdi spume,
in attesa dell’onda
che disincagliasse
la cinerea chiglia,
il vascello arenatosi
dopo violenta tempesta…
Ed ho cercato le tue labbra,
tacendo le parole
del cuore in tumulto,
…ti ho preso un bacio,
il miele che mille api
non potrebbero creare
nel loro inafferrabile viavai.
25.06.2014 Ciro Sorrentino
giugno 22, 2014 - Inserito Da Feola Raffaele - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
La pace e il viaggio.
Quest’anno ho pregato
una sola volta,
non ricordo quando,
forse domani, non so.
A Lui chiesi ed avuto pace,
era notte io non c’ero,
ma ho rinvenuto
sul mio cuore
una palma d’oro,
no era dorata,
non di valore,
e intuiva armonia.
Ebbe inizio il mio pianto,
non era scrosciante
ma sereno,
ero al buio
ma che luce accecante,
e quanto era ossessivo
il triste silenzio.
Dai ci vuole poco non temere,
chiudi gli occhi e pensa
all’impetuoso mare
ed ai suoi naviganti,
che con piccole barche
fuggono e non fanno soste
ma giungono sempre
alla meta,
fuggi anche tu veloce
e quando credi di esser giunto,
non fermarti è solo un inganno,
vivi e basta.
giugno 21, 2014 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 1 Commento
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Notte insonne,
notte di Luna,
amo il silenzio,
le immobili foglie
che riparano
il sonno agli uccelli.
Nel vuoto pieno
che mi sovrasta
cerco una scia,
la fulminea meteora
che accarezzi
il mio desiderio.
Come navi sperdute,
piccole le nuvole
si dissolvono,
solo una avanza
con le sue iridescenti,
bianche vele.
Sale senza sosta
verso la tua isola,
cercando
tra i ghiacci
il faro luminoso
della tua anima.
Ad un tratto
vedo le tue mani
che fanno segni,
sinuose le dita
vanno provando
i tasti di un pianoforte.
Le mie vele
s’inarcano
sciolte e libere,
libere nel vento,
sciolte nel sorriso
del tuo vermiglio cuore.
Così mi abbandono
alla tua musica,
al misterioso canto
del tuo essere
che nell’infinito
ha travolto la mia vita.
21.06.2014 Ciro Sorrentino