Che dolore.
Che dolore.
Io scrissi pensieri tanti e brutti,
che dolore quando capii
che nessuno voleva leggere
ed io ero cieco e sordo,
ingiusto fra i giusti,
ignorante fra i tanti
e Re degli sciocchi,
che dolore nel sapere.
Il mio canto divenne
silenzioso e la mia penna
smise di appagarmi,
lei aveva capito
e non scrisse più
ero fuori credibilità
e non solo…
quante fandonie
narrai e poi…poi credetti
alle mie stesse panzane
che grande beffa e che dolore.
Adesso son silenzioso
e non piango più e che il cielo
mi perdoni se non credo più,
forse è vero che le Madonne
son solo Loro che irrorano
di sangue i loro occhi
ma sarà vero ?
Forse si e vorrei credere
nel miracolo, ma quanto amaro
stupore in una fede da tanti
trasgredita e derisa,
e quanto spreco di dolore.
Raffaele Feola.