Volli dire a te…
Volli dire a te…
Che stanco fui,
nelle tenebre annaspai,
ma poca importanza
ebbe poiché mi sorprese
più il saper che nulla conta
su questo sventurato
misero e indigente mondo.
Non volli amor mio
i tuoi a me tanto odiosi
piagnistei, e udire,
ne sospiri ne inutili promesse.
Fui costernato, e affranto,
eppur ti conobbi con fare
mite e i tuoi occhi senza
fronzoli e tanta sincerità mi
raccontavano di un’isola che
c’è, ma forse tu cara
volevi quello che il buon Dio
mai volle concederci, l’eternità.
Colpa dei non credenti e del loro
feroce ritorcere, son solo
vuote figure ricche di bieco
ottimismo e tanta…tanta
prosperosa e inutile vaghezza,
la morte ci accomuna, beato
chi avrà il dono postumo
di lacrime e sinceri rimpianti.
Raffaele Feola Balsamo.