Lo stesso sogno.
Lo stesso sogno.
Venne sempre uguale il sogno,
e venne desiderio a colei
che volle amarmi
e poi di redarguirmi
per persuadere il mio sonno
a riempirsi di lei,
nel presente e nel futuro,
eppur rimase celato l’intendimento,
ed a nulla valse l’obbrobrio
della coazione.
Al cuor non si comanda,
e permangono le sue passioni
vagabonde e insaziabili,
loro temono l’esser soli
e non son più padroni di anime e cuori,
così è stato e sarà sempre,
la ragione del vivere e compito dell’anima.
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This entry was posted on martedì, gennaio 13th, 2015 at 21:47 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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