Terra violata
L’ordito disegno della vita
rende vano i palpiti di una
terra arida e incolta,
l’anima ad essa sfugge
poiché è nero
il colore del tessuto
che l’uomo
ha tramato su di essa.
Visi pallidi e contorti
da strani furori,
recidono con le loro
macilente membra
gli ultimi fili
di un’erba verde e inutile.
La pioggia inonda
ma non disseta,
il sole brucia e non riscalda,
sterpi ed erbaccia
aggrediscono
gli ultimi fili di grano,
è colui che ne è custode
è divenuto anch’esso gramigna.
Egli nacque con le sembianze
del Supremo ma altri non è che
l’inarrestabile boia
di un mondo che fu costellato
di colori e amore,
ora divenuto deserto nel deserto.
This entry was posted on martedì, novembre 12th, 2013 at 18:36 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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