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Letteratura Poeti Famosi



L’ UOMO NERO

 

Che malinconico mesto rituale,

la storia ripete e l’uomo non impara,

che fare se non riavvolgere la pellicola

è rivedere quello che mai smetterà di essere.

 

Strani personaggi dal volto coperto e

dal respiro profondo rendono vano

il tentativo di esprimere e raccontarsi,

uomini collerici dallo sguardo bieco e

torvo non sono l’ago della bilancia,

sono piccoli cantastorie il cui cuore è

posizionato in un misterioso e segreto

ripostiglio in un corpo esamine e moribondo.

 

Quanta confusione , strani concetti di dignità,

folli pensieri di  non vera adulazione verso

colui che ha strappato la tua anima dagli inferi,

dell’addio alla ragione, dal silenzio,

l’uomo pio comprende e non giudica,

l’uomo che sa vedere, descrive e sa raccontare.

 

Mai cosi vanamente furono spese parole di

inutili prediche, i miei ricordi di infanzia si

fermano ai collerici rimproveri di maestri di scuola

che mai riuscirono a insegnarmi la grammatica

e non c’è cosa peggiore che leggere del somaro

che bela e non sa ragliare.

Dedicato al mio cupo babau che è tornato

dai meandri della mia infanzia.

This entry was posted on giovedì, ottobre 24th, 2013 at 18:39 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

1 Commenti

  1. Ciro Sorrentino Scrive:

    Versi amari, versi che rappresentano un momento dolente del passato, un passato però che viene adesso filtrato dalla coscienza e dalla capacità di individuare e circoscrivere i danni provocati da insegnamenti sbagliati.
    A presto, amico mio,
    Ciro Sorrentino

    ... on July ottobre 30th, 2013

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