Effimero dolore

Un nuovo giorno,

una mattina di lucente sole

e di grandi auspici,

i miei occhi stanchi del pianto

di una notte appena fuggita,

si appoggiano sulla foto

 posta sul mio scarno mobile

ai lati di un letto vuoto e freddo.

 

Il volto di una giovane donna

il cui sorriso,un po’ arrogante,

un po’ ammaliante mi osserva,

ed io quasi a pensar che tale figura

non dovesse esser più fra i viventi,

ma subito il mio senno si ricompone,

codesta è fra noi, ma non con me.

 

Odo la tua dolce voce nei silenzi assoluti,

ed il suo suono si ripercuote

nell’anima mia ed asserva

 il  malandato cuore

alla causa di un amor

perso già da subito,

forse tu già sapevi,

che il destino non ha padroni.

 

Dio che silenzio, fitte dolorose e cruente

trafiggono i miei sensi, non ho rimedi,

sono come una barca senza remi in un

oceano senza fine.

 

Si certo lasciarsi andare e

non udir voce di strane sirene

che attirano e ingannano,

ma pensar che il fato,

a me non attirò che strani

ed effimeri pensieri.

 

Giace inerme la mia volontà,

alla mercé di mistificanti figure,

oscure e tenebrose

nascoste nella selva buia

di una foresta senza anima.

 

Pregar i potenti santi e

affidarsi a Colui

che pose il suo martirio nelle mani

di uomini senza cuore,

al loro sbeffeggiante e

insulso accanirsi,

 ma soffrir d’amor è

immolarsi ad un Dio pagano

e che non merita, non è sacra abnegazione

ma stupida follia di un cuor incapace di

intendere e di voler.

 

Amor mio non immolarmi

ad un funesto destino

di una solitaria fine,

dimmi che sono stato, fa nulla che non sarò più,

ma fa che io ascolti ancora una volta

la tua voce che tanto mi assilla, grazie ho avuto.

This entry was posted on sabato, ottobre 12th, 2013 at 16:11 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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