TU FATA DEI SOGNI ED IO IL POETA

 Scorgo il tuo viso tra tanti

è triste e malinconico

e allora canto

sulle note di una melodia

che piano ti rasserena

e mi quieta

fino a che i nostri occhi

di nuovo si cercano

con quel desiderio…

segreta emozione.

 

Ti invito a ballare

e ti lasci andare

nel nostro pazzo volo

che è gioioso istante

vissuto insieme

quasi ultimo sogno

perché il tempo

volge al termine

pochi momenti e poi…

maledetto il destino.

 

Due vite lontane

due anime amanti

perdute nel caos

allontanate da un fato

che si ostina

a farci rinascere

sempre innamorati

ma nel futuro

già segnati…

da altri e dal tempo.

 

È un tormento

la prigionia

delle nostre anime

in questa vita

che ci fa incontrare

lasciando che l’amore

risorga dal silenzio

e mai si ricomponga

nei colori dell’aurora…

il nostro amore.

 

Triste destino

risorgere

dal nulla

e ritrovare

quell’amore

nella vita

che ci segna

come vana replica

per questo universo…

senza apparente senso.

 

È ancora e sempre

l’assurda realtà

tu fata dei sogni

ed io il poeta

che scrive per te

creatura della magia

eternamente viva

nel mio essere

perché io possa cantare…

parole d’amore.

 

10.03.2011 CIRO SORRENTINO 



Come un bambino

Indietro ritorno nel mio tempo
al dopo,
del sogno inaspettato
vissuto nel novembre del duemila,
che mi ha riportato come un bimbo.

 Il sogno straordinario della notte
che nei libri ho tanto ricercato
ogni momento sento che mi avvolge
per allontanarmi via dal tempo
e da ogni interesse verso me.

 Come un bambino
contemplo cielo e terra
e ad ogni forma di vita vivente
il cuor s’inchina in canti e sinfonie
che mi fanno volare nel mio cielo
impreziosito da mille colori;
e mi domando se tutto ciò é vero.

 E all’ammirar della Luna e del Sole
lì con loro mi sento librare
con l’universo che sento ora accanto
chiedendogli cos’altro mi può dare.

 – E’ un percorso… .



ARABA FENICE

Muore l’idea

 e l’anima trafitta

 vaga nell’indistinto altrove.

 

 Lì dove mai sorge l’aurora

 fatalmente trapassa

 l’ignara fenice.

 

 Dilaga l’oblio

 come tragica morsa

 di scivolosa e confusa luce.

 

 E l’assurdo nulla

 si prova a sbriciolare

 l’ultima ispirazione di vita.

 

 Ma la fenice rinasce

 e oltre sospese memorie

s’affretta al suo nuovo destino.

 

 

09.03.2011 CIRO SORRENTINO  



IL VERSO DEL CUORE

 La luna

rischiara

l’immenso abisso

del desolato silenzio.

 

E quella luce

sigillo d’amore

con infinito fascino

muove un lieto pianto.

 

Nel vergine splendore

sciolta alla noia

oltre le forme

avanza lei…

 

Fantàsia!!!

Grida il cuore

all’infranto pensiero

intimo e sfumato arabesco.

 

Sono gioiose lacrime

e nuova armonia

entusiasma

il sogno…

 

08.03.2011 CIRO SORRENTINO   



8 MARZO… AUGURI FATA!!!!

 Ho ballato

in sale dorate

con mille e mille donne

belle e fascinose

ho stretto

 le loro mani

per volteggiare

sulle note

di dolci canzoni

ho incrociato

occhi intensi e vivaci

eppure non ho mai sentito

la gioia provata

danzando con te.

 

Nel sentimento

di noi due

mi sono estraniato

al mondo

ho cercato

passi di danza

quelli più teneri

per stringerti

e ti ho amata

ho sentito

il profumo della tua pelle

il calore del tuo viso

ho vissuto

nei tuoi occhi.

 

Istanti felici

che conserverò

come prezioso tesoro

che custodirò

nel mio cuore

fino all’ultimo giorno

e quando la mia anima

attraverserà

la misteriosa notte

porta dell’aldilà

sentirò ancora

le tue dita tra le mie

il tuo respiro nel mio respiro

noi due e null’altro intorno.

 

Ora so cos’è l’amore

è prendere

un’emozione

conservarla

in una sfera di cristallo

alzarla

alla luce del sole

lasciare

che come immagine

di pura essenza

rifletta

la sua luce

sul mondo

illuminando la vita.

 

08.03.2011 CIRO SORRENTINO  



AL MIO AMICO CARMELO, IMMENSO CANTORE

 Quando l’angoscia stava

avvolgendo l’ultima briciola

delle mie emozioni,

 mentre il mio cuore

rimaneva in silenzio,

 perché sentivo, e so,

che quella fata, …lei,

 è un sogno impossibile,

una voce amica

mi ha destato

dal rovinoso silenzio.

 

E nelle affettuose parole,

puri e delicati versi

d’un grande poeta,

brillava una luce

contro l’oscuro abisso,

la vorticosa spirale

di un dilagante nulla,

triste destino,

che stravolgeva

la mia percezione

 della realtà.

 

Anche se ignote distanze

sono i limitanti confini ,

so che da qualche parte

esisti tu, amico sincero,

e, oltre ogni verità,

il cuore di un grande cantore

che, con poche parole,

schizzi di giusto colore,

sa ritrarre

il lato nascosto, a volte bizzarro,

del tempo.

 

07.03.2011 CIRO SORRENTINO