ARABA FENICE
Muore l’idea
e l’anima trafitta
vaga nell’indistinto altrove.
Lì dove mai sorge l’aurora
fatalmente trapassa
l’ignara fenice.
Dilaga l’oblio
come tragica morsa
di scivolosa e confusa luce.
E l’assurdo nulla
si prova a sbriciolare
l’ultima ispirazione di vita.
Ma la fenice rinasce
e oltre sospese memorie
s’affretta al suo nuovo destino.
09.03.2011 CIRO SORRENTINO
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