TRISTE MUSICA .
Quando avevi stivali di cuoio
tu eri felice perche’ correvi
ma non eri stanco per fare musica
con il tuo trio ,
ora con i piedi nudi
devi camminare lentamente e
loro si sono forse dimenticati
di quelle note che salivano in alto ,
alcuni amici sono gia’ partiti e
il piu’ caro amico ha preso moglie
perche’ lei aspettava un figlio e
dice di essere felice ,
senti il bimbo che piange e
tu sei triste come il suono
della tua chitarra perche’
di piu’ non puoi offrigli .
Eri felice perche’ suonavi
non avevi nessun desiderio
che suonare le tue note ,
eri felice anche quando
hai incontrato lei ,
ora con i piedi nudi
devi camminare lentamente
lei non c’ e’ piu’ e il suo ricordo
ti brucia l’ anima ,
non servono lacrime per piangere
basta solo il dolore per essere triste
senti il bimbo che piange e
tu sei una nota stonata
della tua chitarra perche’
di piu’ non puoi offrigli .
carmelo ferre’ ….08/25/2001
UN GIORNO , UNA DONNA PIANGEVA .
Amore , cosa vuol dire amore ?
Amore , tu , dimmelo tu ,
tu sai cosa vuol dire amore ,
tu che vendi il tuo corpo ,
mi sai dire cosa vuol dire amore ?
Forse perche’ hai conosciuto
il significato di quella parola o
perche’ non l’ hai mai saputo ?
No , non lo sai nemmeno tu ,
pero’ non puo’ essere
tutto morto dentro di te ,
perche’ non possono averti
comprato anche l’ anima !
Ricordi anche tu il tuo primo
vero unico amore ,
ricordi anche tu le lunghe
passeggiate sotto la pioggia e
le corse in cerca di un rifugio ,
ricordi anche tu il primo bacio ,
era succsso così senza malizia ,
all’ improvviso , senza volerlo
hai conosciuto l’ amore , ricordi ?
Si , ricordi la tua passione
per un uomo che ha distrutto
tutte le speranze della tua anima ,
tu non sei solo un corpo da vendere
perche’ l’ altra sera ti ho visto piangere
all’ ombra di un piccolo falo’………………
carmelo ferre’……10/07/2001
A LEI… UN SOGNO, UNA FATA
Fermati solo un istante
delicata creatura
protesa nel magico volo.
Lascia una carezza
al cuore afflitto
di chi cerca speranza.
Non lasciarmi nel vuoto
lacerante pensiero
al desiderio sospeso.
Sorridi ancora una volta
e spargi magica polvere
azzurre e rose tinte.
Illumina la buia notte
e libera il canto
sul tormentato tempo.
Volteggia ancora
rendendo lieto
l’insensato presente.
Esaudisci il mio sogno
sparso nel vento
soffiami amore.
17.02.2011 Ciro Sorrentino
T’amerei
T’amerei
nei solitari incontri,
e potrei annunciare
che i sogni
sono piume vitali sul volto
dell’amore…
T’amerei in pagine
ancor vergini di parole
attendendo significati
che abbiano dimensioni
mai di nubi accanto al sole…
Quanto correrei
fino a scoppiare
il respiro, lassù nel cielo
e sarei aquila attenta
al nido della vita…
T’amerei di dovute
considerazioni
tra solleciti di sorrisi
e assordanti silenzi,
ma sarei fantasma infine
qui sulla terra
nell’attesa malinconica
di uno sguardo acceso
nel cuore!
RICORDI DI UN PROSSIMANENTE .
Camminando per la solita strada
ho visto un mirage lontano ,
la fratellanza costruita con
pietre di sabbia che il vento
portava via nelle sue spire .
Ho fatto la spesa e
ho comprato la speranza ,
la meta’ l’ ho donata
a un mendicante
l’ altra meta’ l’ ho tenuta
per un solo istante tra le mani
bagnate da una strana pioggia
fatta di calde lacrime di dolore .
La mia dispensa vuota
mi ha fatto ricordare
che un giorno era piena
del suo stesso pane ,
ora l’ inganno e la menzogna
si sono insinuate tra le bricciole
di una vita venduta per amore .
Il potere del capitalista
comprato dal padrone
come cibo giornaliero
e’ solo fumo nei tuoi occhi
che con false promesse
ti da’ benessere e salute ,
sa’ , che non puoi reagire
perche’ lui ti vende la speranza
per un nuovo giorno di lavoro .
Il padrone sa’ , che ogni
giorno sulla sua tavola
mangia la carne e beve
il sangue dei suoi operai ,
e intanto li lascia la speranza
di un lavoro sicuro ,
malpagato ,ma sicuro .
Dicono che sono un progressista
che pago la mia liberta’ di una
gioventu’ bruciata solo a far discorsi ,
dicono che sono un tipo strano
da prendere con le molle , ma…
credono anche che io non mi
piego facilmente ai lori sporchi giochi ,
per loro sono solo un povero progressista .
Un giorno il padrone
nel suo giardino
mi parlava sorridende ,
mi sputava in faccia il segreto
della sua generosita’ :
SE VUOI FARE SOLDI
DIMENTICA L’ INTERNO
PER RANGGIUNGERE L’ ESTERNO ,
APPLICA LE MIE LEGGI E VEDRAI
CHE NON SARAI PIU’ POVERO : ….
Intanto nel giardino
vedevo alberi secchi ,
il vento li scuoteva
senza fare sforzi ,
la terra secca , avara d’ acqua
era talmente cenere che i raggi
del sole si nascondevano .
Sulla strada della vita i padroni del denaro mi guardano
come fossi un straniero venuto da un ‘ altro mondo ,
porto sulla spalla quattro corde e una bisaccia ,
ho uno sguardo libero e fiero , credono che fossi
giunto per vendere la mia liberta’ , invce sono io a comprare
il loro potere per un nuovo mondo .
carmelo ferre’………11/02/2011