PER TE PICCOLA YARA ,


PER QUELLO TUO SORRISO ,
PER QUELLA VOGLIA DI FELICITA’
DEL TUO PICCOLO CUORE ,
PER QUELLA TUA VOGLIA 
IMMENSA DI VIVERE LA VITA ,
PER TE CHE NON CI SEI PIU’ ,
PER TE CHE UNA MANO IGNOTA
HA COLPITO IL TUO FRAGILE CORPO ,
PER TE UN CANCELLO OSCURO
SI E’ APERTO CON UN CIELO
TROPPO SCURO PER VEDERE LA LUCE ,
MANI CHE ONDEGGIANO AL VENTO
E PREGANO PER TE ,
LACRIME CHE SI SPEZZANO
NELLA PIOGGIA DI UNA MATTINA
E IL TUO CORPO ABBANDONATO
SENZA UNA PREGHIERA ,
IL CIELO SI PIEGA SU DI TE E
IL NULLA DELL’ ETERNITA ‘
ORA TI E’ DAVANTI ,
HAI PAURA DEL BUIO
CHE CIRCONDA IL TUO CORPO ,
DAVANTI A TE UN NUOVO UNIVERSO
MILLE VOLTI GUARDANO
IL TUO PICCOLO CORPO
NEL DOLORE DELLA MORTE ,
SOFFOCHI IL PIANTO DI DOLORE
NELLA PAURA DI SVEGLIARTI ,
TACI , NON TI UDIREBBE NESSUNO
SE TU PIANGESSI ,
QUALCOSA SI MUOVE NELL’ ERBA
E’ LA TUA ANIMA CHE TI HA ABBANDONATA
E STRISCIA VERSO QUEL CANCELLO
ORA ANCHE TU CONOSCI LA VERITA’
DEGLI ANGELI DEL PARADISO !!!!!
 
PER TE MIA PICCOLA YARA
DEDICO QUESTI VERSI DETTATI
DAL MIO PIU’ PROFONDO CUORE………     CARMELO   FERRE’  …….01/03/2011                                                                                                                                                                                                                                                                                        



FOTOGRAMMI

 La sento vivere nel mio essere

e sempre più idealizzo

i suoi delicati gesti.

 

Ora la vedo davanti a me

mentre intenta ascolta

ignara amante.

 

Allegra chiede della mia vita

e sorride entusiasta

quasi rapita.

 

Attratta dai lunghi racconti

presto s’abbandona

al suo principe.

 

Ma niente posso offrirle

sono compiuto tempo

epoca andata.

 

Sono un acrobata finito

 ombra di me stesso

spento sorriso.

 

28.02.2011 Ciro Sorrentino 



Lampi di luce profusa

Erano giorni infiniti e confusi
fissavo i confini vicini e lontani;
sull’orizzonte lo sguardo bramava
ma quell’orizzonte:
sfumava nel blu dell’aria lontana.
Giravo perdendomi in altri confini
attratto da lampi di luce profusa,
per abbagliarmi e confonder la via.
Famelico sguardo fissava lo specchio
solcando montagne e distese lontane:

senza fermarsi e pensare l’intorno.



Lampi di luce profusa

Erano giorni infiniti e confusi

 

 fissavo i confini vicini e lontani;

sull’orizzonte lo sguardo bramava

ma quell’orizzonte:

sfumava nel blu dell’aria lontana.

Giravo perdendomi in altri confini

attratto da lampi di luce profusa,


per abbagliarmi e confonder la via.

Famelico sguardo fissava lo specchio


solcando montagne e distese lontane:

senza fermarsi e pensare l’intorno.

– E’ un percorso.



ALTRO NON SO DIRTI SE NON CHE TI AMO

 Attendo gioioso il domani

come magico presente

emozione sbocciata

segreta armonia.

 

Un altro giorno felice

ancora momenti d’amore

e poi il tempo sovrano velerà

il  nostro ultimo e rapito sguardo.

 

Il magnifico sogno

vissuto in fiumi di versi

sta per essere perforato

come ultima bolla di sapone.

 

L’inesorabile data

l’odioso e temuto giorno

sta graffiando le ore future

meteore sull’orlo dell’oscurità.

 

Presto ogni iridescenza

come rapidissima meteora

trapasserà il nostro orizzonte

e dei frantumi solo polveri spente.

 

L’amore dichiarato a lei

unico canto del mio cuore

quello gridato in fiumi di “Ti amo”

anche lui troverà lo scoglio del destino.

 

26.02.2011 Ciro Sorrentino 



canzone della sera

Canzone della sera
bianco il vino
lucida l’armatura,
Il tuo seno potere dei fiumi
brivido che attraversa il corpo.
L’amore del nostro cuore
dramma nella notte autunnale
proverai a vivere lontano dal peccato
lontano da me e i miei errori.
Ti donerò la forza della spada
la testa e il sangue del toro
attraverserai l’inverno nella casa fredda come rocce nella cascata
motivo d’assenza motivo di vergogna
libera nel prato sei sola nella cupola di vetro
nera la foresta
oscuro  lo scudo
che ci protegge.