aprile 28, 2011 - Inserito Da Antonio Balia - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore • poesie personali • Poesie sui Sogni • Poesie sulla Vita
“Dalla -santa?- iugoslava esperienza
mi vado trasformando dal pregare;
sarà pazzia? Oppure sarà sapienza?
Non so più neppur cosa pensare
se fuggire o dedicargli abbraccio
e manco più voglia sento di mangiare
dal ritrovarmi spesso come straccio;
cercar dovrò di cambiar sinfonia
da che nel cuore mi si forma ghiaccio”.
Per riposare mi appoggio a scrivania
così nell’alto cielo mi rivedo
col blu profondo a contornar la via
mentre volando nel mezzo mi vedo;
ma d’improvviso nel buio lontano
vedo un’immagine a cui poco credo.
Milioni di persone in luogo strano
restando ferme osservano per bene
e null’altro fanno o tengono per mano
pensando solo a ciò che gli perviene;
qualche riferimento lì presente
che certamente con loro si attiene.
Volando mi ritrovo con la mente
mentre sto planando verso il sito
per poter capire chiaramente;
ma discendere é però impedito;
in spirito sono e morto da molto
e solo in quel momento l’ho capito.
Qualcosa di nuovo ho però colto
composto da una grande cattedrale
così maestosa da restarne avvolto.
Mi sembra tutto strano ed irreale,
ma sento che mi riflette bellezza;
e penso che ciò sia lontan dal male.
L’intorno mi traspira di purezza
sto nell’alto, il Cielo in terra amando
circondato soltanto di dolcezza.
Volo sull’alto cielo rigirando
per i particolari che ho davanti
e che ben di coglier sto cercando.
Vedo statue che sembrano giganti:
e anche se a ciò che vedo ancor non credo
di pietra si rivelan chiesa e santi;
ma lì tra i santi bene ora intravedo:
troneggiare un papa penitente
seduto lì davanti, e mi concedo
pregando concentrato con la gente;
lo sento dalla voce del silenzio,
di un silenzio pesante e potente;
ma che più certamente non contenzio
così osservando meglio le proposte
anche due aiuole in fiore ora sentenzio
tra la gente e il Papa lì composte;
son stilizzate, artistiche ed in fiore
solo amor donando per risposte.
Dall’osservarle mi cambia l’umore:
capendo che sono la stessa cosa,
rappresentante quel luogo d’amore.
Due Medjugorje sono in bella posa
per dimostrarmi dove sto volando:
con il profumo di fiore e di rosa;
ma lentamente mi vedo svegliando
ancora ben poggiato a scrivania:
per capire che stavo oggi sognando.
– Lanusei, 21 settembre 2005
– È un percorso
aprile 27, 2011 - Inserito Da nadia salvatore - 3 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
LA DIFFERENZA QUAL’ E’?
SOGNARE, IMMAGINARE,
O RINCORRERE UN’ ILLUSIONE?
E’ TUTTO COSI’ IRREALE,
NON TOCCO NIENTE,
RIESCO SOLO A SFIORARMI,
SOLO IO POSSO FARLO,
E’ L’ UNICA COSA MIA,
TOTALMENTE MIA.
NULLA MI APPARTIENE,
IL MIO CORPO E’ IN AFFITTO,
MA LE EMOZIONI, LE SENSAZIONI
CHE PERCEPISCO SULLA MIA PELLE,
QUELLE NO , SONO SOLO MIE,
PUOI PROVARE A DESCRIVERLE,
MA OGNIUNO LE PROVA
IN MODO DIVERSO.
I PENSIERI CHE CONTINUANO
A SCATENARSI FRA LORO,
NON MI LASCIANO UN ATTIMO,
MI RIPETO BASTA, BASTA,
LASCIATEMI IN PACE.
HO LA NAUSEA,
NON SI ARRENDONO,
MI ASSILLANO, MI PUNZECCHIANO,
A DIRMI: CHE CI SARANNO SEMPRE.
PENSIERI CHE SI TRAMUTANO IN RICORDI,
SONO LORO CHE MI FANNO A PEZZI.
Salvatore Nadia
aprile 27, 2011 - Inserito Da carmelo - 1 Commento
Post Categoria: poesie personali
Ti ricordi le lunghe
passeggiate nei boschi
che ti facevi con Genny ? .
Tu le correvi dietro
e lei rideva felice ,
tu la guardavi con amore
poi piano piano la prendevi
per la vita abbracciandola a te ,
la baciavi e per un’ ora il bosco
era testimonio del vostro amore ,
tra laguide carezze lei era tua .
Alle prime ombre della sera
montavate in macchina
e la portavi a casa ,
le davi la buonanotte con un bacio
e poi con voce fievole gli dicevi
::Dormi e sogna il mio amore ::
Ti ricordi quando Genny stette male ? .
Tu tutti i giorni le portavi
un mazzetto di nontiscordardimè ,
lei li metteva nel bicchiere
e la sera prima di addormentarsi
li guardava e pensava a te .
Adesso quei bei mazzetti di nontiscordardimè
non li hai portati piu’,
neanche in quel posto
dove ora c’è lei ,
li ci sono soltanto foglie secche
e piccoli vasi vuoti
che aspettano invano un piccolo
mazzetto di nontiscordardime .
Ormai tanti anni sono passati ,
ora tu vivi con un’ altra ,
e di Genny ti sei scordata ,
forse non ricordi neanche il suo nome ,
si lo so gli anni sono passati in fretta
sia per te che per me ,
ma vedi amico mio ,
io , mi ricordo di Genny ,
e nel suo giorno della sua dipartenza
un mazzo di rose rosse
riempiono quei piccoli vasi
che ornano la sua eterna dimora .
carmelo ferrè ……21/10/1972
aprile 26, 2011 - Inserito Da Maurizio Fratacci - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
F O N T E D E L I Z I O S A Tanto leggera quanto meravigliosa appare nel suo essere discreto, nelle movenze sue cosi leggera che fa apparir sublime in ogni cosa quell’anima nascosta e assai sincera, fragile come un petalo di rosa. Il suo sorriso cosi naturale Come se fosse l’unica espressione del volto suo che con il suo candore, ingenuo e dolce quanto malizioso, ne fa di lei quell’essere speciale che suscita magnifica passione sospinta da un assenza di pudore. E poi lo sguardo, divino e ammaliatore, che riesce pur nel suo guardare lieve, a aprir le ali e farti sollevare donando solamente quel che deve per farti naufragare nel suo mare. Cosi che il cuore mio ogni qualvolta si perde in quello splendido colore, sa che non può per l’animo in rivolta donargli quiete ed assopir l’ardore. Perciò da quella fonte deliziosa che soggiogar può solo chi ne beve, anelo solo un goccio e non a iosa, e far l’attimo immenso, pur se breve.
aprile 26, 2011 - Inserito Da Maurizio Fratacci - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Autore
SE NON E’ QUESTO AMORE… Come rugiada su un petalo di rosa, la lacrima che scorga dai tuoi occhi e poi lucentemente solca il viso. Potesse ogni mio sguardo che si posa o ogni mio pensiero che ti tocchi, cambiare quella smorfia in un sorriso. Potessi avere il tempo in mio potere, lascerei scorrere velocemente le ore e far si, che il male che ti opprime andasse via portandosi il dolore Se non è questo amore…
aprile 25, 2011 - Inserito Da Leonardo Parisi - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Goccia dopo goccia
nel fermo stellare dell’universo,
verserò sorrisi
e cure da incanto
al tuo corpo di gelo.
Dissolverò le antiche nenie
di tua madre
dove frammenti di vita
recitava al tuo specchio di ragazza.
Trasversalmente oggi
la solitudine
versa lacrime di marmo.
Ti cercherò,credimi,
nel tuo rosario di luce
in quella clessidra
del tempo che ritorna.
Per essere io,nella voragine
delle tue grazie,
luce filtrante
del mio respiro ritrovato.
Al sangue che bolle in me
come l’ultima parola data.