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Letteratura Poeti Famosi



Medjugorje, 2° sogno

“Dalla -santa?- iugoslava esperienza

mi vado trasformando dal pregare;

sarà pazzia? Oppure sarà sapienza?

Non so più neppur cosa pensare

se fuggire o dedicargli abbraccio

e manco più voglia sento di mangiare

dal ritrovarmi spesso come straccio;

cercar dovrò di cambiar sinfonia

da che nel cuore mi si forma ghiaccio”.

Per riposare mi appoggio a scrivania

così nell’alto cielo mi rivedo

col blu profondo a contornar la via

mentre volando nel mezzo mi vedo;

ma d’improvviso nel buio lontano

vedo un’immagine a cui poco credo.

Milioni di persone in luogo strano

restando ferme osservano per bene

e null’altro fanno o tengono per mano

pensando solo a ciò che gli perviene;

qualche riferimento lì presente

che certamente con loro si attiene.

Volando mi ritrovo con la mente

mentre sto planando verso il sito

per poter capire chiaramente;

ma discendere é però impedito;

in spirito sono e morto da molto

e solo in quel momento l’ho capito.

Qualcosa di nuovo ho però colto

composto da una grande cattedrale

così maestosa da restarne avvolto.

Mi sembra tutto strano ed irreale,

ma sento che mi riflette bellezza;

e penso che ciò sia lontan dal male.

L’intorno mi traspira di purezza

sto nell’alto, il Cielo in terra amando

circondato soltanto di dolcezza.

Volo sull’alto cielo rigirando

per i particolari che ho davanti

e che ben di coglier sto cercando.

Vedo statue che sembrano giganti:

e anche se a ciò che vedo ancor non credo

di pietra si rivelan chiesa e santi;

ma lì tra i santi bene ora intravedo:

troneggiare un papa penitente

seduto lì davanti, e mi concedo

pregando concentrato con la gente;

lo sento dalla voce del silenzio,

di un silenzio pesante e potente;

ma che più certamente non contenzio

così osservando meglio le proposte

anche due aiuole in fiore ora sentenzio

tra la gente e il Papa lì composte;

son stilizzate, artistiche ed in fiore

solo amor donando per risposte.

Dall’osservarle mi cambia l’umore:

capendo che sono la stessa cosa,

rappresentante quel luogo d’amore.

Due Medjugorje sono in bella posa

per dimostrarmi dove sto volando:

con il profumo di fiore e di rosa;

ma lentamente mi vedo svegliando

ancora ben poggiato a scrivania:

per capire che stavo oggi sognando.

– Lanusei,  21 settembre 2005

– È un percorso

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