Il cavaliere

All’alba

un cavalier leggiadro

il tempo mi ruba

fra le dita

avverto

la polvere di quel che fu

e più

non m’appartiene.

Alla melodia del Cosmo

il mio spirito trasale

e tosto

la vita il pensiero invade.



SUL RIARSO ARENILE

 La tua ignota voce

scivolò nel mio deserto

come sconvolgente pioggia

e raggiunse il buio della mia vita.

 

In te mi specchiai

e germogliai lontano

oltre le terrestri ombre

dell’agghiacciante nulla.

 

Varcai ogni afoso confine

e nelle tue azzurre spume

raggiunsi l’estremo orizzonte

dove compresi la mia stessa vita.

 

Nel profondo della mia anima

sentii il pianto d’un cigno

e desiderai la tua onda

sul riarso arenile.

 

23.03.2012 CIRO SORRENTINO



L’ ESSENZA IMPALPABILE DELLA VITA .

The sky becomes a dream...

Il vento soffia nei suoi occhi lontani
sospesi su fili dorati di una
pallida luna assente ,
nell’ aria afosa della mente
volteggiano leggeri remoti pensieri
che come fragile bolle di schiuma bianca
esplodono al canto dell’ esistenza ,
l’ essere nel suo ” IO ” interiore
scandisce il tempo perduto e
tra l’ indifferenza di un sorriso
nasconde lacrime e gioia per
un nuovo battito di vita .
I discorsi muti sulle sue labbra
svaniscono lievi e leggeri
su fiocchi di neve di uno strano
inverno gelido e fumoso ,
muto e freddo a silenziose follate
di ghiaccio senza tempo
l’ essenza impalpabile di vita si
risveglia nel suo ” IO ” dell’ anima ,
coglie il tempo del domani e
con un bacio trafigge il futuro nascente
donando a esso tutto il tormento
di una vita che non ha più rimpianti
ma solo avvolgenti raggi luminosi
di un nuovo sole che rischiara
nel suo insieme pioggia e gocce
di labili framenti di una nuova vita .
   carmelo ferrè ….21/03/2012



UNA STORIA QUALUNQUE .

Andiamo verso il Giorno Dei Giorni; (leggete e mi dite che ne pensate?:3)

Non hai voglia di stare chiusa in casa
ad aspettare chi ? .
Ad aspettare cosa ? .
non hai più voglia di sentire gli altri
parlare delle solite cose banali ,
vuoi andare via nel buio della notte
quando nessuno può sentirti ,
quando nessuno può vederti piangere
lacrime calde e struggenti della tua anima ferita .
Tu , cosa sei tu ? .
Una stella che non brilla più ,
una musica che non ha più melodia
o un sentimento senza più cuore ? .
No , sei solo un povero fiore fragile
che la mano del tuo ragazzo ha sciupato
ingannando il tuo amore .
Esci e i ricordi ti fanno rivivere
una soria d’ amore ,
una soria come tante altre ,
ricordi quelle lunghe tue corse
su prati fioriti lì sulla collina
alla dolce primavera del tuo amore ? .
Ricordi i suoi dolci baci
mentre vi avvolgeva impalpabile l’ atmosfera
del rosso e laguido tramonto sul mare ? .
Lui ti guardava negli occhi
mentre ti sussurava: Ti amo : ,
e tu gli rispondevi con un bacio .
La  sua tenerezza , la tua ingenuità ,
la sua voglia d’ amore , il tuo pudore ,
le sue carezze ,  i tuoi sospiri ,
tutto questo eravate voi … ricordi ? .
Sono passati molti anni ,
hai avuto altri amori
ma il tuo primo amore
non lo puoi scordare
ora che cammini lentamente
sulla sponde del mare ,
hai lacrime agli occhi ,
tutto il mondo ,
tutto l’ universo ti è crollato adosso
e ora non sai più ritrovare te stessa
e ti adagi malinconicamente
tra le note della tua chitarra .
Sorge l’ alba e un raggio di sole compare all’ orizzonte
e tu non ti senti più sola ,
due occhi lucenti ti guardano
e tu , tu ti rispecchi in essi
donando un sorriso di madre ,
il tempo è volato in fretta ,
ieri eri una ragazza innamorata ,
oggi sei una madre innamorata di un figlio 
il dono di una storia d’ amore ,
una storia qualunque che serbi
con tanto amore nel tuo fragile cuore .
        carmelo ferrè ……14 /03/2012
 



IL TEMPO BRUCIA LA VITA

 Esploro, presagisco, inseguo

furiosamente cerco

guardo l’infinito.

 

Soffro l’avvilente presente

nel deserto che arde

sul mio cielo.

 

Inorridisce la vita

che versa al tramonto

fluendo nelle anse del tempo.

 

Tremolano le nivee fantasie

nelle confuse ombre

degli intricati rovi.

 

Nasco ora

 in siffatta realtà

e cerco un sicuro riparo…

 

Sento il buio

che spinge la sua lama

colpendo con tremendo odio.

 

Tedio e affanno

la misera coscienza

è squarciata dall’assenza.

 

Aderenti ed impietose catene

 muovono confusione

e vana farsa.

 

Sono solo…

perso nel baratro

senza azzurri sogni fatati.

 

16.03.2012 CIRO SORRENTINO



ASCOLTAMI, FATA!!!!

Un giorno sorridesti

al mio cuore

esaltando un fuoco

che da troppo languiva.

 

Colorammo il cielo

delle nostre fantasie

e le nuvole sfumarono

nel rosa del cielo.

 

Volammo insieme

tenendoci nell’eco

rimbalzando felici

sulle note dell’amore.

 

Trasalimmo nell’attesa

e ricorrendoci

fummo vivi

più veri dell’Eterno.

 

Poi d’un tratto

calarono le ombre

spettri di morte

avvolsero le promesse.

 

Le distanze si moltiplicarono

i silenzi si moltiplicarono

nell’indifferenza

rovinosamente inseguita.

 

La Fata e il suo Poeta

si allontanarono

soffrendo il dilemma

lasciato alla Storia.

 

L’inquietudine

deviò ogni speranza

sbriciolando i sogni

come lastre segnate.

 

Il sole scomparve

sulla nostra via

e in noi Fantàsia

iniziò la sua fine.

 

Ancora ricordo

 il lieve cammino

sui sentieri dell’Oltre

il brioso magico Altrove.

 

E allora grido

risorgi Amore,

tendimi la mano,

ritrova il tuo Poeta.

 

Non abbandonarmi

in questo delirio

avaro di suoni

della tua attenzione.

 

Dissetami

e con la tua voce

placa la smania

della tua assenza.

 

12.03.2012 CIRO SORRENTINO