FREMITI D’IMMENSO

 Vago nel buio infinito

ardo e mi spengo

come stella

alla fine del tempo.

 

Risplende la luce

poi si dilegua

nelle deviate scie

della vacillante realtà.

 

Come la brina evapora

all’impossibile afa

così fa l’amore

nell’asfissiante tramonto.

 

23.02.2012 Ciro Sorrentino



VOLÒ LA RONDINE SENZA NIDO

Scolorite ormai avvizzite

franarono le foglie

la mia vita franò

scivolando nella neve.

 

Si addormentarono i rami

nel loro rugoso nero

lo stesso che mi piegò

con la sua offuscante stretta.

 

Volò la rondine senza nido

e morendo replicò

il pianto del mio cuore

tra dense e tediose foschie.

 

Il suo sconsolato lamento

recò la pena dell’addio

e della mia vita

le ali stanche di volare.

 

Sullo sconfinato mare

esplosero le stelle

e i guizzi si spensero

al miei occhi confusi e persi.

 

Così alla balza del cielo

lasciai una lacrima

e del mio affanno

si gonfiarono le tenebre.

 

23.02.2012 Ciro Sorrentino



CADONO LE ULTIME STILLE

 Nel devastato cielo

una dolce luna

sorride piano

alle frastornate stelle.

 

Ma gli spogli riflessi

sono franti versi

che invano vibrano

nel cuore del loro poeta.

 

Di nero si macchiano

i trepidanti fogli

quando dell’amore

s’è perso ogni schizzo.

 

Cadono le ultime stille

dall’anima china

e s’affrettano sciolte

al loro impenetrabile dolore.

 

22.02.2012 Ciro Sorrentino



SENZA UN NUOVO DOMANI

Nella vaporosa aurora

o nell’intenso vespro

sei l’estranea

che muove il pianto

all’intrisa e aspra salsedine.

 

Oltre ogni tormento

ti percepisco

e cerco la pace

alla densa caligine

specchio del tuo assillo.

 

In questo presente

sogno il passato

il buio del tuo limbo

quando eri assediata

da inebrianti flussi di luce.

 

Tu accesa tristezza

con empio turbine

conduci sicura

nell’imperitura notte

che vuole il suo sacrificio.

 

Irrompi come il vento

e altre stranezze

riversi al mondo

dense e oscure scie

senza un nuovo domani.

 

Colpisci inesorabile

con afosi ventate

e frusti l’attesa

che crolla morente

alle tue rabbiose scosse.

 

21.02.2012 Ciro Sorrentino



Mah!

Quando ad alcuni ho raccontato dell’averti conosciuto

mi hanno detto che son pazzo.

Pensano impossibile l’incontro

e che son pazzo perciò semplicemente mi dicono sereni.

In altri é emersa ambiguità

così che con velata indifferenza

mi hanno fatto ben capire che sono solamente un po’ cambiato.

Ma per me

quanto vale quell’affermare loro che son pazzo?

Mah!

 



NEL GRAFFIO DEL VENTO

Sullo smesso pontile

perso nelle ombre

degli spettri lunari

guardo una stella.

 

Ne ambisco i bagliori

e nei solchi del cielo

tra pesanti nebbie

fisso i suoi occhi.

 

Dal nascosto pianto

spuntano i ricordi

arroventate lame

sul fragile cuore.

 

In tanto dolore

afferro i miei sogni

rovesciati all’abisso

nel graffio del vento.

 

La vita è una spina

di rosso screziata

che tempra aculei

gravosi all’amore.

 

18.02.2012 Ciro Sorrentino