LA SOGLIA DELLA SPERANZA

 Giungerà l’ora in cui

esasperata dagli anni

leggerai con rammarico

i miei infiniti versi d’amore.

 

Invano piangerai

persa nel tuo vuoto

e saprai d’aver varcato

la soglia della speranza.

 

Potrai solo ricordare

la poesia del mio cuore

ma ti consumerà il prodigio

che da sola volesti rinnegare.

 

Sarai dimenticata

perché io sarò oltre

laddove l’amore puro

si arricchisce in eterno.

 

 15.02.2012 Ciro Sorrentino



FIORISCO NEL TUO RINTOCCO

Della tua sorprendente luce

ogni attimo di assenza

mi sembra eterno.

 

Sei il sospirato faro

al disagiato naufrago

in questa profonda notte.

 

Così fuggo l’angoscia

e nuotando senza sosta

raggiungo la tua fiorente isola.

 

Sulle desiderate spiagge

brillano infiniti riflessi

iridescenze da sogno.

 

Oltre la vastità bruciata

vivo delle polveri d’oro

che versano le tue mani.

 

Raggiungo le argentee curve

degli affascinanti declivi

seguendo la tua scia.

 

E nelle bianche nuvole

mi avvolge l’eco dell’amore

mentre fiorisco nel tuo rintocco.

 

14.02.2012 Ciro Sorrentino



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VIVRÒ DEL TUO SILENZIO

Nel manto di neve eterna

dell’ignoto altrove

la tua bellezza

tremola d’azzurro,

estranea, in lontananza.

 

Ti ho invocata a lungo,

amore mio,

ma ti sei persa

all’onda del tempo,

servo dello spazio infinito.

 

Schiavo della solitudine,

il mio amore

s’affretta triste

alle più alte vette,

cercandone il candore.

 

Ma un avverso gelo

avvolge le colline,

velando l’anima

che ancora ascolta

la nostra ardente primavera.

 

Al tuo frangibile amore

scrivo questi versi,

nella sciolta vita

che incalza serrando

 con le sue rovinose correnti.

 

Eppure, sempre ti cercherò,

nelle lunghe notti

che illividiscono la vita,

e frenerò il pianto

nell’angoscia del nulla.

 

Mai altro azzurro

 accenderà l’oblio,

né altri occhi brilleranno

per il mio pensiero,

che vivrà del tuo silenzio.

 

12.02.2012 Ciro Sorrentino 



LACRIME D’AMORE

 In tanto frastuono,

amore mio,

mi giunge la tua voce,

piena e spumeggiante

come il sorriso d’un grillo,

quanto lo scocco d’un tuono.

 

I tuoi freschi canti

placano i venti,

e liberano brezze,

sugli aurei candelieri,

nella principesca sala,

di un imponente castello.

 

Così mentre annienti

la grigia sonnolenza,

e mormori profezie

al mio aperto pianto,

io t’invoco perché resti,

animando questo sogno infinito.

 

08.02.2012 Ciro Sorrentino



SULL’ACERO ROSSO

Solo l’eterea densità

del tuo sguardo

e null’altro

nel vuoto

d’una vita

che dileggia

la buia solitudine.

 

Come il gelo sul prato

scende sull’anima

il tuo silenzio

e vela i rami

del nostro ulivo

recidendo le radici

d’una lontana speranza.

 

Affievolisco cercandoti

nel nido d’amore

sull’acero rosso

perso al buio

tra correnti

che mi spingono

verso l’immenso oblio.

 

06.02.2012 Ciro Sorrentino