COSÌ TRISTEMENTE ANDAVO

  Senza sosta

 cercavo l’amore

 la poesia dell’anima

 nella buia e indistinta realtà.

 

 Rincorrevo l’eterno

 e ne dipingevo i tratti

 nella grazia di una Fata

 sovrana di tutte le mie attese.

 

 Ne coloravo il sorriso

 l’ignoto e amabile volto

 mentre fantasticavo scie

 di interminabili arcobaleni.

 

 Sostavo a lungo

 sui selvaggi arenili

 e nelle durevoli ombre

 sospiravo la sua aurora.

 

 Divenne l’unica realtà

 di ogni mio risveglio

 il senso della vita

 il mio destino.

 

 Così tristemente andavo

 quando una vivida luce

 apparve dissolvendo

 ogni vago pensiero.

 

 Per un tempo interminabile

 avevo invano sorvolato

 i profondissimi spazi

 ma infine la trovai.

 

 Anche la mia Fata Azzurra

 cercava il suo Poeta

 e dalle nude polveri

 sorse l’Amore.

 

 09.01.2012 Ciro Sorrentino    



Io penso.

 

 

IO PENSO.

  

Ci sono anni di solitudine che piombano
sul mio animo
pesanti, lentamente il mio pensiero si perde
nel tempo necessario.
Ci sono anni di solitudine che piombano
sul mio cuore con distacco
amo questi tempi sereni che colpiscono  il mio spirito
 e questo vento che echeggia sul mio corpo
ci sono anni di solitudine che piombano
su di me improvvisamente
Io penso io ci sono.
 
Federico Marino
8-01-2012 Catania.


IN TE…

 Nella dolce brezza

la tua immensa luce

si sparge come sfere

d’azzurre e limpide acque.

 

Sei l’oasi dei sogni

nido di usignolo

la fonte sorgiva

della mia sete.

 

Ancora t’invoco

come lucciola

nel fogliame

delle siepi.

 

Nel mio vuoto

sei caro ricordo

e struggente rintocco

d’abbandonata passione.

 

In questa spoglia vita

cerco il tuo tesoro

preso dalla furia

d’un folle istante.

 

Sento il verso

dell’amabile riso

e ancora i tuoi vezzi

veri slanci al mio respiro.

 

Se vuoi

donami la luce

e con il tuo amore

vesti lo spettro del mio cuore.

 

07.01.2012 Ciro Sorrentino 



IN BILICO TRA LE STELLE E IL MARE

Sedetti a lungo

innanzi al ponte,

…ultimo appiglio

 tra gli imponenti picchi.

 

Nel silenzio

sentivo il crepitio

delle consunte assi,

…fragili travi

di vite spezzate.

 

Tese le esili corde

reggevano il peso

dei secoli andati,

…fili d’un tempo

che intesse strani orditi.

 

Indugiavo stordito

quando di fronte,

…nella boscaglia,

si accese una fiamma…

 

Rosse ed ardenti vampe,

come taglienti falci

d’ignota mano…,

aprirono il fondo più buio.

 

Percepii l’istante

e avanzai adagio…,

in bilico

tra le stelle e il mare.

 

Ogni asse

reggeva il suo peso…,

e al mio passo

si accendeva il ricordo,

la vita riprese il suo corso.

 

Avanzai cauto…,

ma infine giunsi

e presi il cielo

specchio d’amore eterno.

 

05.01.2012 Ciro Sorrentino



MAMMA .

 

mamme e figli

A volte ricordo che quando ero bambino
 passavo dei pomeriggi a guardare
i ceppi ardenti  che emanavano lunghe lingue di fuoco
e seduta accanto al focolare acceso mia madre ,
le sue  ruvide mani scorrevano leggere
su amorevoli rammendi di stoffa colorata ,
il  suo sorriso buono e sincero
mi dava conforto e sicurezza
mentre i suoi stanchi occhi
penetravano con dolcezza il mio animo
svuotandolo dalle paure dell’ adolescenza.
A volte ricordo con nostalgia
i suoi rimproveri per qualcosa che avevo mancato
ma poi mi predeva in braccio e con amore di mammma 
asciugava dal mio viso quelle calde lacrime ,
la sua soave voce mi dava felicità  quando
il mattino cantava strofe di paese ,
era dolce sentire le sue melodie di tempi andati
ma che non hanno mai fine.
A volte ricordo il pane appena sfornato dal forno ,
che dalle sue mani impastava alle prime luci dell’ alba ,
sempre sorridente e felice mi vestiva per andare a scuola ,
stretto e sicuro fra le sue amorevole braccia
mi coccolava dei miei strani capricci ,
a volte mi ricordo del tempo che scorreva veloce e
lei nel letto senza più la forza di alzarsi ,
a volte mi ricordo ancora i suoi meravigliosi sorrisi
e io che  dovevo dare a lei la forza di andare avanti
era  invece ancora lei che mi dava quella speranza di vivere .
A volte rivedo quel dolcissimo volto  ,radioso , splendente ,
il volto di mia madre …..la mia mamma che serbo nel cuore e
che da lassù mi guarda e mi protegge ancora….
ti voglio bene mamma…..
     carmelo  ferrè….03/01/2012
 



Nell’abbraccio del tempo

 

 
Aprii gli occhi
tra polvere di stelle
e il manto notturno
lentamente si dissipò

Come tende in una stanza
copriva il mio sguardo
mentre attendevo la luce
per ritrovarti li accanto

Dolce timore nei miei gesti
e il languore allo stomaco
per la troppa voglia di averti
nell’infinito istante dell’alba

Accostai la mano al tuo viso
le labbra leggere sulle tue
un lieve sorriso comparve
come luce improvvisa

Di nuovo giorno
di nuovo noi
ancora così
nell’abbraccio del tempo