aprile 22, 2012 - Inserito Da Nicola Viboliucci - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Tipica aria frizzantina di primavera
monumenti, palazzi e gente, tutti illuminati
mentre io, con l’aria di chi non dorme e non dormirà
trascino i miei 20 kg in meno, tutti rassegnati
tante coppie a braccetto, scherzanti e sorridenti
come io e te, speranzosi solo poco tempo fa
ripasso dove nell’ultimo mese eravamo stati
nel vicolo sulla destra, osteria del contrabbasso
dove, che ridere, avevano finito tutti i prosciutti
poi sulla sinistra, nella trattoria degli ulivi
dove oltre ai nostri occhi, i tanti quadri ci avevano colpiti
davanti alla vetrina piena di orecchini
dove, come una volta ci eravam abbracciati
in quell’incrocio, all’inizio del corso
dove per la prima volta ci eravam davvero ribaciati
sono immagini già lontanissime
e quei tempi già sono andati
e io non so il vero perché
e tu hai sempre accusato me
ecco ciò che è davvero brutto
da solo avevo capito tutto
il problema principale era quello che facevi
il problema vero, era che non ne parlavi
te ne sei andata furiosa, perché troppo mi ci sono avvicinato
ma tanto, se mi odi per questo, forse nemmeno mai mi hai amato
aprile 21, 2012 - Inserito Da Nicola Viboliucci - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Il semplice tuo messaggio che ho dei nostri primi giorni
era luglio e questa metà di aprile era inimmaginabile
ti odio, tremando mi hai urlato
per quello che ti sto facendo
con disprezzo mi hai spiegato
ti voglio tanto bene, sul vetro della mia auto
per un’ora e mezza abbracciata piangendo
oltre alla poesia, che mi hai dedicato
non hai le palle
sei splendido
sei deficente
sei ingenuo
sei bellissimo
sono sola
nessuna donna ti guarderà mai come faccio io
tutto questo mi hai detto in 10 giorni
com’è possibile?
com’è tollerabile?
com’è accettabile?
Quando la mia colpa
è stato di provare a darti fiducia
nonostante in fondo sapessi tutto
da mesi in cui nel dubbio mi logoravo
in cui di parlare, ti supplicavo
è troppo tutto questo
mi uccide tutto questo dolore
tutto questo dolore non lo meritavo
e assolutamente nemmeno tu
meritavamo almeno di provare
qualcosa in più di un’illusione d’amore
aprile 21, 2012 - Inserito Da Nicola Viboliucci - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Vali tanto che non poteva bastare una sgroppata col cavallo
me l’avevi chiesto tu di aiutarti, ad andar via da lì, dalla tua torre prigione
in lacrime abbracciandomi, quella notte mitica di cani randagi
con brutta gente per strada, ci siam persi e poi abbiam trovato la strada sempre abbracciati
la mia colpa è stata non sapere quant’era inaccessibile la torre, e chi erano i nemici
ma la verità che sapevo è tanto brutta, che volevo fidarmi delle tue parole
alcune catene le hai anche dentro di te, ma non sei sola in mezzo ai malvagi
ci sono io con l’esercito che ho allestito, per liberarti siamo preparati
non sottovalutare me, il mio amore e l’ esercito coi miei amici
anche tu non sai certe cose di me, mentre so quello che dico adesso
puoi ancora vivere una vita, essere felice come poco ti è successo
fidati cazzo!
aprile 21, 2012 - Inserito Da Maria Rosa Cugudda - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Sono stata e son tua figlia
inquieta potente distesa
d’azzurra acqua.
Ti ho amato nelle tue onde
sempre mi sono lasciata cullare.
Non stanotte mio Mare
sei duro violento
troppo sicuro di te
per questa fragile notte per me.
Lo spirito
sopraffatto dal tuo fragore
invoca sai tu chi
per calmarti e lasciare
che le ossa stanche
tra le tue ormai rilassate braccia
s’assopiscano finalmente.
aprile 20, 2012 - Inserito Da giamacista - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Nella mattinata
d’inverno
volevo essere stelle
stelle.
Nel pomeriggio verde
volevo diventare mare
mare.
Cuore
ripensa a lei
cuore
colorati d’ arancio.
Nell’alba gelida
volevo essere me stesso
anima e cuore.
Nella sera lontana
volevo essere tranquillo
cielo e mare
cielo e mare.
Cuore
ripensa a lei
cuore
colorati d’arancio.
aprile 19, 2012 - Inserito Da Maria Rosa Cugudda - 0 Commenti
Post Categoria: Poesie D'Amore
Dai tuoi occhi
il mare intravedo
non per l’azzurro delle pupille
ma per il profondo orizzonte
che mi offre
dalle tue labbra sorseggio
l’acqua cristallina che vita mi dona
nel tepore del tuo cuore
teneramente distendo i pensieri
che la mente invadono.
Ma la dimora più sognata
nella tua anima incontro
dove in unica entità eternamente
ci avvolgiamo e l’amore confine
non intravede
perché l’anima è in noi
e noi siamo anima che brucia d’amore
al pari del rosso corallo.