Triste serata primaverile ferrarese

Tipica aria frizzantina di primavera

monumenti, palazzi e gente, tutti illuminati

mentre io, con l’aria di chi non dorme e non dormirà

trascino i miei 20 kg in meno, tutti rassegnati

tante coppie a braccetto, scherzanti e sorridenti

come io e te, speranzosi solo poco tempo fa

ripasso dove nell’ultimo mese eravamo stati

nel vicolo sulla destra, osteria del contrabbasso

dove, che ridere, avevano finito tutti i prosciutti

poi sulla sinistra, nella trattoria degli ulivi

dove oltre ai nostri occhi, i tanti quadri ci avevano colpiti

davanti alla vetrina piena di orecchini

dove, come una volta ci eravam abbracciati

in quell’incrocio, all’inizio del corso

dove per la prima volta ci eravam davvero ribaciati

sono immagini già lontanissime

e quei tempi già sono andati

e io non so il vero perché

e tu hai sempre accusato me

ecco ciò che è davvero brutto

da solo avevo capito tutto

il problema principale era quello che facevi

il problema vero, era che non ne parlavi

te ne sei andata furiosa, perché troppo mi ci sono avvicinato

ma tanto, se mi odi per questo, forse nemmeno mai mi hai amato

 



Mi manchi…diceva

Il semplice tuo messaggio che ho dei nostri primi giorni

era luglio e questa metà di aprile era inimmaginabile

ti odio, tremando mi hai urlato

per quello che ti sto facendo

con disprezzo mi hai spiegato

ti voglio tanto bene, sul vetro della mia auto

per un’ora e mezza abbracciata piangendo

oltre alla poesia, che mi hai dedicato

non hai le palle

sei splendido

sei deficente

sei ingenuo

sei bellissimo

sono sola

nessuna donna ti guarderà mai come faccio io

tutto questo mi hai detto in 10 giorni

com’è possibile?

com’è tollerabile?

com’è accettabile?

Quando la mia colpa

è stato di provare a darti fiducia

nonostante in fondo sapessi tutto

da mesi in cui nel dubbio mi logoravo

in cui di parlare, ti supplicavo

è troppo tutto questo

mi uccide tutto questo dolore

tutto questo dolore non lo meritavo

e assolutamente nemmeno tu

meritavamo almeno di provare

qualcosa in più di un’illusione d’amore



Prigioniera nella torre

Vali tanto che non poteva bastare una sgroppata col cavallo

me l’avevi chiesto tu di aiutarti, ad andar via da lì, dalla tua torre prigione

in lacrime abbracciandomi, quella notte mitica di cani randagi

con brutta gente per strada, ci siam persi e poi abbiam trovato la strada sempre abbracciati

la mia colpa è stata non sapere quant’era inaccessibile la torre, e chi erano i nemici

ma la verità che sapevo è tanto brutta, che volevo fidarmi delle tue parole

alcune catene le hai anche dentro di te, ma non sei sola in mezzo ai malvagi

ci sono io con l’esercito che ho allestito, per liberarti siamo preparati

non sottovalutare me, il mio amore e l’ esercito coi miei amici

anche tu non sai certe cose di me, mentre so quello che dico adesso

puoi ancora vivere una vita, essere felice come poco ti è successo

fidati cazzo!



Figlia del mare

Sono stata e son tua figlia

inquieta potente distesa

d’azzurra acqua. 

Ti ho amato nelle tue onde

sempre mi sono lasciata cullare. 

Non stanotte mio  Mare

sei duro violento

troppo sicuro di te

per questa fragile notte per me. 

Lo spirito

sopraffatto dal tuo fragore

invoca sai tu chi

per calmarti e lasciare

che le ossa stanche

tra le tue ormai rilassate braccia

s’assopiscano finalmente.



Mattinata d’inverno.

Nella mattinata

d’inverno

volevo essere stelle

stelle.

 

Nel pomeriggio verde

volevo diventare mare

mare.

 

Cuore

ripensa a lei

cuore

colorati d’ arancio.

 

Nell’alba gelida

volevo essere me stesso

anima e cuore.

 

Nella sera lontana

volevo essere tranquillo

cielo e mare

cielo e mare.

 

Cuore

ripensa a lei

cuore

colorati d’arancio.



Anima di corallo

Dai tuoi occhi

il mare intravedo

non  per l’azzurro delle pupille

ma per il profondo orizzonte

che mi  offre

 

dalle tue labbra  sorseggio

l’acqua cristallina che vita mi dona

 

nel tepore del tuo cuore

teneramente distendo i pensieri

che la mente invadono.

 

Ma la dimora più sognata

nella tua anima incontro

dove in unica entità eternamente

ci avvolgiamo e l’amore confine

non intravede

 

perché l’anima è in noi

e noi siamo anima che brucia d’amore

al pari del rosso corallo.