Triste serata primaverile ferrarese
Tipica aria frizzantina di primavera
monumenti, palazzi e gente, tutti illuminati
mentre io, con l’aria di chi non dorme e non dormirà
trascino i miei 20 kg in meno, tutti rassegnati
tante coppie a braccetto, scherzanti e sorridenti
come io e te, speranzosi solo poco tempo fa
ripasso dove nell’ultimo mese eravamo stati
nel vicolo sulla destra, osteria del contrabbasso
dove, che ridere, avevano finito tutti i prosciutti
poi sulla sinistra, nella trattoria degli ulivi
dove oltre ai nostri occhi, i tanti quadri ci avevano colpiti
davanti alla vetrina piena di orecchini
dove, come una volta ci eravam abbracciati
in quell’incrocio, all’inizio del corso
dove per la prima volta ci eravam davvero ribaciati
sono immagini già lontanissime
e quei tempi già sono andati
e io non so il vero perché
e tu hai sempre accusato me
ecco ciò che è davvero brutto
da solo avevo capito tutto
il problema principale era quello che facevi
il problema vero, era che non ne parlavi
te ne sei andata furiosa, perché troppo mi ci sono avvicinato
ma tanto, se mi odi per questo, forse nemmeno mai mi hai amato