Festa (???!!!) della liberazione

 

25 aprile, oggi ho fatto outing coi miei genitori

per la prima gli ho parlato di una donna e di sentimenti

è stato difficilissimo, ma se dicevo che sbagliavi tu

a non fidarti abbastanza e a non raccontare

dovevo farmi forza, rischiare di aprire le loro menti

era giunto il momento che sapessero un po’ di verità

ebbene si, adesso potresti avere anche un altro paio di genitori

perchè gli ho detto della donna più meravigliosa del mondo, tu

erano troppo preoccupati nel vedere che sprofondo

non gli ho detto tutto, solo un po’, per carità

gli ho detto che con gli occhi lucidi li volevi incontrare

mi dicesti, perchè pensi siano molto buoni

oltre a me, se volessi, ci sarebbe tutto un mondo

pronto e disponibile con le braccia aperte

è il mio mondo, quello degli ingenui buoni

bambolina torna da me quando e appena puoi

se vuoi, in qualche modo sicuramente ti posso aiutare

se vuoi risolvere da sola, provo ad aspettare

ma bambolina, abbi il coraggio, non sei sola se vuoi

ti scongiuro riprenditi la forza per sperare

torniamo assieme a vivere, e a sognare



Verdi

Quando dopo ore di chiacchiere, di smetterla mi dicevi

che dovevo zittirmi e avvicinarmi

gli occhi da vicino, guardarmi volevi

che spontaneità nel guardarsi tanto dentro, verdi

 

come un mare cristallino e profondo

dentro cui tuffarsi e perdersi

sentendo il brivido dell’assoluto

perdersi nei tuoi occhi verdi

 

come nel mare dove abbiamo giocato

risa, scherzi e un pò di peccato

dove ti aggrappavi a me per non sentirti indifesa

per poi avvolgerti nel telo perchè avevi freddo, verdi

 

come un prato sereno e sterminato

dove lasciarsi andare e stendersi

sentendo il brivido dell’assoluto

lasciarsi andare nei tuoi occhi verdi

 

come in tutti i prati dove non siamo ancora andati

perchè tempo non abbiamo avuto

perchè quando ci siamo stati

era estate, era inverno, non era primavera, non erano verdi

 

come un cartello dell’autostrada

chissà quale sarai costretta a percorrere ora

come quella che dovresti percorrere per venire da me

come quelle che dovremo percorrere io e te

 

verdi i tuoi, mentre i miei cangianti

non sono come sembrano

non sembrano come sono

e che solo tu davvero li hai capiti

 

verdi, che intesa i nostri occhi

ore a fissarsi silenziosi

ore a comunicare spiritosi

in tutto sono 4, e si mancano



L’altro me, l’altra te

 Quando ci siam visti e tu venivi dall’altro tuo mondo

eri triste e piangevi

dentro eri imbruttita

non leggevi, non scrivevi

eri insopportabile e nervosa

Dopo 10 minuti però la mia Cam tornavi

il tuo sorriso meraviglioso sfoggiavi

tornavi allegra, divertente e divertita

il tuo sguardo incredibile sfoderavi

tornavi curiosa, dolce e affettuosa

ti amo, perchè facevi esistere l’altro me

quello che nessun’altra ha mai conosciuto

ti amo perchè con me, eri l’altra te

quella che forse, solo io ho conosciuto



Questa è vecchia, finito il tempo per sperare

Ti aspetterò!

Ti penserò!

Ti aspetterò!

Ti desidererò!

Ti aspetterò!

Ti amerò!

Ti aspetterò!

Di più

sempre

comunque

ancora un po’

finchè vivrò…



Questa è vecchia, finito il tempo per scherzare

Proprio adesso il tuo creato atteso tanto

nessuna mi aveva dimostrato tanto

nessuna mi potrà mai guardare quanto te

proprio adesso che pare finita

la tua poesia leggo e rileggo

grazie per quest’altra emozione

quello che abbiam passato

nessuno l’avrebbe mai superato

ogni momento e ogni cosa mi fa pensare a te

non so se pensi che sia davvero finita

la tua poesia leggo e rileggo

grazie anche per questa emozione

ma rileggo bene, c’è un errore!

Non si scrive “un forte emozione”

ma corretto è una forte emozione

un tuo tipico adorabile errore

mio caro amore



Questa è vecchia, finito il tempo dell’illusione

riguardo la nostra ultima foto

uno dei motivi per piangere come un bambino

ancora il mio cuore è sempre in moto

è stata terribile la nostra ultima scena

il nostro amore sarebbe un debole bambino

potrebbe ancora crescere forte e andare come un treno

come quelli vecchi grossi, a carbone

che sbuffando salivano a fatica montagne

e scendevano veloci le pericolose discese

ma arrivavano, arrivavano a destinazione

spero ancora arriverai in via della stazione