Il Giorno ed il buio
Ho sempre cercato e mai trovato,
or che il buio della mia esistenza
è minaccioso è incombente,
affretto le mie ansiose gambe
a ripercorrere a ritroso
lo scorrere del tempo,
e quantunque inizi
e anche velocemente,
a tornar quello di una volta
non m’appaga
il suo sapore,
è lontano e ben celato,
e non mi invoglia come vorrei
anzi è come rancido,
a volte amarognolo
a volte insipido.
La vita… che vita,
tanto strana quando mutevole,
che dire l’amavo e forse l’amo,
ma è il suo ricordo che fa gioir
il mio passato, il presente è ancor lontano
e il futuro oscuro e nascosto.
Dovrei esser triste ma sono cauto,
forse il tempo macchinoso e logorante
ben ha fatto ad aiutarmi e il mio giovane
corpo ha tentato più volte l’inganno
pensando solo a se stesso, ma la
primavera dell’età non ha sorpreso
il mio cuore, egli è sagace e oculato.
Temporali improvvisi hanno ridestato
i miei sensi, la mia primavera seppur veloce
ha ossequiato l’arrivo dei peregrini uccelli,
ha goduto dei fior colorati e profumati,
del lussureggiante verde e
delle gioiose farfalle,
ha ritemprato la mia seppur malinconica
diffidenza, ma non ha vissuto
esaltanti amori.
Ovunque io guardi c’è vita,
mamme che imboccano i
loro piccoli nei loro nidi,
fiori gialli e papaveri
di un rosso sgargiante e
fronde verdi che si inerpicano
in ogni dove,
fruscii e fughe di piccole anime
che timorose trovano rifugio
nei pertugi dei rassicuranti e
maestosi alberi,
e si ode all’improvviso un
lacerante brontolio è
l’arrivo di un gioioso temporale.
E’ sera ormai,
lei è laconica non racconta,
incupisce, disarma,
la certezza del buio lacera,
e i rigogliosi fiori son come
fugaci ombre, i fruscii sono
tristi mormorii,
e le mie certezze piombano al suolo
come stelle cadenti,
dissolvendo le incerti verità
e i labili sorrisi,
altri non è che il giorno ed il buio.
QUANDO…
Quando il tocco,
la voce, lo sguardo,
entrano nella tua anima
e ripense in un attimo
a tutta la tua vita.
Allora pensi…,
“È QUI…!”
Quando la tua voce
ti scappa dalla gola
perché non conosci parole
che possano dare senso
a quello che sta accadendo…
Allora,prende un respiro profondo
e provi a sentire la sua voce,
a scambiare uno sguardo…
le mani sudano, e le gambe
iniziano a muoversi piano,
e vedi la sua bocca che si muove.
No, non stai sognando…
L’amore è dentro di te…
E il cuore avvisa: “Allarme rosso… “
“Allarme rosso… “Allarme rosso…!”
Se è amore vero,
non avrai paura, e non penserai
se veramente è quello giusto.
Il suo profuma combacia con il tuo,
il suo sguardo è dentro di te.
Riderai ancor prima
che lui faccia una battuta,
sentirai il dolore
quando lui starà male
ed insieme tutto sarà più intenso.
La luce del sole e della luna
la brezza leggera
che accarezza i tuoi capelli
ricorderanno le sue mani.
…Le onde del mare,
la luce e il buio,
il caldo ed il freddo
tutto avrà un senso
se lui è quello vero.
Nella vita
tutto arriva al momento giusto…,
la frutta va assaggiata matura,
dolce al palato, come l’amore.
Non è possibile confondere l’amore…
prima di sentire il suo profumo,
cerchiamo
nel giardino della vita…
il profumo che non è manipolato…
L’amore è un fiore
con un profumo speciale
che scopri quando senti
la vera fragranza.
L’amore sono le stelle
che mi portano a te…,
è l’acqua del fiume
che scorre
e se scrivo un biglietto
in una bottiglia
arriverà sempre da te.
10.08.2013 Ana Valdeger
La visita
Le mie mani tremule e fredde
si arroccano una nell’altra quasi a darsi
coraggio e l’angustioso malore imperversa
penetrando come una fredda lama
nel mio cuore.
I silenzi, i fruscii, il mio ansioso respiro
si ode come fosse un gelido vento,
il mio sguardo e come perso,
accovacciato, col capo riverso
sfioro con la mia guancia la fredda
lastra di marmo su cui sono chino,
su di essa poche semplici parole,
per raccontare la semplice storia
di una mamma e della sua esistenza,
sono furente ma con dignitosa
riverenza assemblo su di essa
i colorati fiori quasi a voler sfatare
quella mesta opprimente cappa di dolore.
Gli uccelli cinguettano con rispettoso silenzio,
gli alberi muovono con discrezione le loro foglie,
e persino il pietroso terreno rimane compito
quando è percorso da animi tristi
in cerca dei loro cari.
E’ forte quel penetrante livore che provo
nel guardare dei gagliardi bimbi che gioiosi,
curiosano fra i non viventi
e di tanto in tanto spostano qualche fiore
come a discriminare l’uno o l’altro.
Tutto o nulla, tanto e poco,
una croce, una frase,
una angosciante accidia mi affloscia
l’animo rendendo goffo e innaturale
il mio corpo devastato dal
torpore e le mie unghia graffiano
con rabbia quel marmo,
esso racchiude quello a cui appartengo,
e per sempre, mamma io sono te,
tu sei me, non andar via resta e racconta
ancora la tua gioia nel darmi la vita.
Le mie lacrime inascoltate
rendono il dolore forte e
pungente come questa mattina
uggiosa e malinconica,poi lentamente
il silenzio e i personaggi in nero col
capo chino che popolano il mesto luogo
rendono meno solo il mio dolore,
condividiamo in silenzio
questo passaggio della vita,
necessario ma avvilente,
cupo ma indimenticabile.
OLTRE LE PORTE DEL CIELO .
Occhi lucidi di tristezza si riempiono
come la pioggia di un autunno senza foglie e
si confondono nella bianca nebbia ,
fugge lontano il ritmo del cuore
calpestando con rabbia i rimorsi
di mille giorni di carezze perdute ….
I pensieri scorrono veloci
come il mal di pancia
lasciando su labbra umide
un gelido bacio d’ addio ,
come la stagioni più fredde
di un cuore infelice
ritorna il desiderio d’ amore .
Non passeranno indifferenti sul corpo
le ferite del dolore
come i giorni più lunghi e freddi ,
quelli che sembrano non finiscano mai
e che non hanno più ragione d’ esistere ,
passeranno veloci come voli di rondini
che ritrovano le scie di un sole tropicale .
Baci e parole si confondono nell’ alba
di un mattino silenzioso senza sorrisi ,
passi e rumori si confondono come
una melodia senza note ,
quanto può essere triste anche una canzone allegra
solo se penserai che le porte del tempo
si sono chiuse in un abbraccio senza voce .
Ma passeranno le ombre della sera
come l’autobus che non passa mai
ma se aspetti prima o poi arriverà
come la primavera di mille gioventù
presente nel tuo domani e così passerai
come tutto passa e niente rimane
come la speranza di volare
oltre le porte del cielo …….
carmelo ferrè …..9/8/2013