LE ANSE DEL CUORE

Oh dolce e turbante imago,

farfalla dei miei sogni,

Ti prego, fermati!

 

Mostrami i tuoi argentei veli

e imperla dei grani dorati

le anse del cuore.

 

Fammi tremare

e con la tua bellezza

illumina l’incaglio delle tenebre.

 

Raggiungimi presto

e rinfresca questa vita

come vento che agita le querce.

 

07.08.2012 Ciro Sorrentino



LA ROSA DEI VENTI

No, non T’ho dimenticata!

 

Come potrei dimenticare

l’argentea purezza

luce di cristallo

che si apre

come gemma

nell’impetuosa piena

delle rigogliose e fitte fronde?

 

Per te che sei l’eco dell’eterno

stringo petali di poesia

e la rosa dei venti

prendo al buio

eludendo il fragore

che trascina rovinosamente

nell’antro delle infiacchite chimere.

 

Così muovo alla tua riva fiorita

e oltre le graffianti coste

giungo al tuo lago

laddove il cuore

s’infiamma d’amore

mentre il vento dalle cime

irrompe sulle foglie d’un salice.

 

07.08.2012 Ciro Sorrentino



COME DUE USIGNOLI AL TRAMONTO

Nostro fu l’onorato piglio

la ferma cortesia

alla dura e umana freddezza.

 

Muovemmo lieti e sereni

alla Speranza

ignari e disinteressati agli altri.

 

Nei confusi labirinti della vita

ignorammo sempre

 coloro che non sentivano l’amore.

 

E anche se dimenticati

fummo teneri

come due usignoli al tramonto.

 

Nell’epoca del feroce dileggio

sfidammo la folla

forgiando un amore sovrano.

 

E sorridemmo anche al destino

fermi nella spinta

della nostra sobria innocenza.

 

05.08.2012 Ciro Sorrentino



UN’ AMORE SILENZIOSO …

LA VEDEVI TUTTE LE MATTINE ,
E COME TUTTE LE MATTINE
LI’ DAVANTI ALLA SCUOLA
RESTAVI FERMO A GUARDARLA ,
TU LE SORRIDEVI MA
NON DICEVI NEANCHE UNA PAROLA ,
E L ‘AMORE CHE PROVAVI PER LEI
LO NASCONDEVI DENTRO IL TUO CUORE …..
FORSE NON COMPRENDEVA
COS” ERA LEI PER TE …
O FORSE SI …CHISSA’.
TU SAPEVI CHE LEI ERA DI UN’ ALTRO
E GUARDA CASO PRORPRIO 
DEL TUO MIGLIORE AMICO ,
MA A TE NON IMPORTAVA NIENTE ,
QUELLO CHE IMPORTAVA AL TUO CUORE
ERA UN’ AMORE SILENZIOSO E
PROFONDO COME UN MARE IN TEMPESTA .
GIORNI TRISTI E VUOTI SI SONO AFFACCIATI ,
RICORDI QUELLA MATTINA INIZIO PRIMAVERA ,
I PASSERI SUI RAMI SEMI SBOCCIATI
CANTAVANO ALLA PRIMAVERA E ALLA VITA
E TU CON LE LACRIME SUL VISO
STRINGEVI FORTE TRA LE MANI UN GIORNALE
E LA SUA FOTO CON IL TUO MIGLIORE AMICO
STAMPATO IN BIANCO E NERO E
LA NOTIZIA CHE ERANO PARTITI IN CIELO ,
UN BANALE MA TRAGICO INCIDENTE D’ AUTO
TI HA PORTATO VIA PER SEMPRE
QUEL TUO DOLCISSIMO AMORE SILENZIOSO
SENZA POTERGLI DIRE QUANDO L’ AMAVI…..
    carmelo  ferrè…. 15/10/2011



STELLA DI VITA….

STELLA DI VITA ,
STELLA DI PURO SPLENDORE
CHE NEL PROFONDO MISTERO
DELL’ UNIVERSO  ETERNO
INCARNI LE MUTE SPERANZE
DI CUORI INNAMORATI ……
STELLA DEL PRIMO MATTINO ,
A TE QUESTA NOTTE
RIVOLGO UN’ ANSIOSA PREGHIERA
DI MILLE SPERANZE D’ AMORE .
STELLA DA MAGIGI RAGGI DI LUCE ,
A TE   CHE DA LASSU’
SEI TESTIMONE DEI NOSTRI AFFANNI
ILLUMINA LA NOSTRA VITA  
SULLA STRADA DEL DESTINO ……
STELLA IMPAVIDA DELLA NOTTE ,
A TE CHE SEI SILENZIOSA E TREMULA
RACCOGLI I LAMENTI DI GIOVINE MAMME
PROTESI AL MISTERO DELLA VITA E
DAI  LORO SPERANZA E FORZA NELL’ AMORE .
STELLA EVANESCENTE DI RUGIADA ,
A TE ILLUMINATRICE DEL MIO PENSIERO ,
I MIEI OCCHI CONFUSI
DI NOIA DISGUSTOSA E LACRIME AMARE
CERCANO LA PACE NEL TUO MUTO SAPERE …..
A TE STELLA DI MISTERI ARCANI 
RIPONGO TUTTO L’ AMORE DI UNA ROSA
SBOCCIATA SULLA CANDIDA NEVE DI GENNAIO …….
       carmelo  ferrè……03/08/2012

 



L’amico pettirosso

 

 

Cerco invano dalla finestra semichiusa

che guarda sul giardino quasi brullo

dall’autunno in parte già spogliato

dagli ultimi colori e che all’inverno

vicino ormai si offre triste e nudo

la tua presenza amico pettirosso:

da giorni è già trascorso il tempo

l’ora sperata a me cara negli anni

 familiare e attesa dell’arrivo tuo!

Guardo e ascolto degli altri uccelli il canto

 passeri,  merli,  gazze e le colombe

che tutto l’anno sento dai vari suoni

 il cinguettare ma quel tuo canto

melodioso e a Chopin caro non è più qui

malinconico mi sento nel non sentire quel richiamo.

Per anni  ricordi ci siamo fatta compagnia

quattro mesi circa di giornate fredde

buie anche nevose, rarità lo splendere del sole

nell’ultima dell’anno la stagione

che porta al cuore e alla mente di chi

ha già percorso della vita anni su anni

 molti  ricordi e i tanti  sogni sognati

 poi svaniti e legati a quella passata

e assai lontana nel tempo giovinezza.

Giungevi all’improvviso e all’improvviso

poi partivi poi all’ultimo marzo

te ne sei andato e da quel giorno

lontano sei da qui la tua presenza persa

e  oggi così mi sento ancor più solo.

Il cinguettio tuo che tra i tanti più degli altri

percepivo segno era che stavi lì vicino

nascosto dietro quel cespuglio spoglio

poi in silenzio io ti osservavo e tu con rapida

ma circospetta corsa sull’esili zampette

qual fili sottili sottilissimi  di rosso colorati

come il piccolo petto che gentil ti dona il nome

 quel caro canto ad un tratto interrompevi

e a beccar lesto correvi  quelle solo per te

povere briciole dalla man lasciate in quel posto

ad altri ignoto e  che tu solo conoscevi: 

l’umile e parca mensa non molto di più offriva

tu lo sapevi ma non ti lamentavi: una beccata

e ti guardavi attorno al pericolo possibile guardingo

poi riprendevi e talvolta il bel capino sollevavi

e mi guardavi ed io ti rispondevo e questo  era

per me conforto ai miei  pensieri d’infelicità pieni

e così in quegli istanti e quella tua presenza

rottasi un poco l’infelicità mia felice sorridevo

ora quelle briciole un tempo a te regalo beccano

facendosi la guerra passeri merli gazze e le colombe

e l’infelicità mia rimane rotta solo da qualche mio singhiozzo.