Oscurità

La  notte ,

il buio, arriva lento e ti trascina con sé.

Parla di me, dell’ oscurità che porto dentro

consuma ,

lacera e trasforma ogni sogno in macerie,

cenere , fumo

leggero  e irraggiungibile.

Cieca vago, alla ricerca della mia anima,

che d’ un tratto segue il fumo e

vola via.

Rimane solo un fragile e consumato cuore

che senza anima diventa cenere ,

grigia e soffocante cenere .

Rosso e caldo sangue,

Violente lacrime ,

Trasformatemi in acqua ;

scorrerò via , inonderò il dolore .

La terra mi prosciugherà

E si nutrirà della mia forza.

Mi trasporterà, priva di emozioni negli inferi,

 li deporrò il complicato e incomprensibile dolore ,

con il rischio di soccombere nello stesso luogo

che condanna , senza ragione .

Evaporerò e risalirò ,

mi confonderò con il fumo e ritroverò la mia anima

e con essa riavrò la mia vista.

Ma il mio cuore rimarrà grigia cenere .

Con la mia vista vedrò il mio cuore distrutto ,

con la mia anima ,invece, proverò vertigine

e smarrimento.

Cadrò in un precipizio di insicurezza

e vagherò nel nulla priva di forza,

priva di emozioni

ma con me avrò la mia anima

che mi ricorderà che io esisto

e che tutto ciò è realtà.



NELLA PRIMAVERA DELL’IGNOTA FANTÀSIA…

Le nostre sfinite anime s’unirono

in un incanto d’amore

e fu un levarsi di giovani voci.

 

Allora il vento aleggiò sul bosco

e ne prese i brividi

alle foglie sconvolte e stanche.

 

Presto una delicata brezza

sparse il profumo

dei mossi e lacerati fili d’erba.

 

Nella tiepida e quieta pioggia

schizzarono gocce

rimbalzando sui nostri umidi visi.

 

La pianura di nuovo fu presa

dal sonoro mormorio

di due cuori deliranti e solitari.

 

Nell’avvicendarsi dei giorni

seduti su verdi ciottoli

aspettammo si colorasse il cielo.

 

Presto una luce bianca e gialla

mostrò la smarrita rotta

al nostro vascello senza vela.

 

Fiduciosi fuggimmo la trappola

del disperato esilio

seguendo illuminanti segnali.

 

Così al sinistro e furioso vortice

trovammo riparo

nella primavera dell’ignota Fantàsia…

 

09.08.2012 Ciro Sorrentino



SU LA STRADA DEL DESTINO .

E’  QUESTA  LA  STRADA  ?
STRANO  SEI  SOLO ,  COME  MAI  ?
LA  STRADA  E’  INFINITA  E  TU
LENTAMENTE  LA   PERCORRI
COME  PERCORRI  TUTTI  I  TUOI  DOMANI ,
I  TUOI  DOMANI !!!
QUALI  DOMANI  ?
ALZI  GLI  OCCHI  AL  CIELO
E  TI  DOMANDI  COSA  SEI !!!
SEI  SOLO  UN  UOMO  CHE  TRACCIA
IL  SUO  INCAUTO  DESTINO !!!
EMOZIONI…. DESIDERI…SOGNI  E  AMORI
SQUARCCIANO  DAL  TUO   CUORE
RIMBALZANO   E  TRAFFINCONO
QUEL  TUO  FRAGILE  PETTO
MACCHIANDO  DI  SANGUE 
LA  STRADA  DEL  DESTINO   AVVERSO …
NON  SAI  PIU’  GUARDARE  LA  REALTA’
DEI  GIORNI  ANDATI  E  SENZA  COSCIENZA 
DEI  TUOI  ANNI  MIGLIORI 
PERCORRI   LA  STRADA  DEL  TUO  INFAME  DESTINO ,
CHI’  SONO  ?
TI  DOMANDI !!!
HAI  PRESO  TANTO  DALLA  VITA
E  ORA  CHIEDI  CHI’  SEI !!!
NON  HAI  MAI  DATO  NIENTE  A NESSUNO ,
HAI  PENSATO  SOLO  E  SOLAMENTE 
A  TE  STESSO ,
HAI  SEMPRE   GIOCATO  CON  I   SENTIMENTI
E   I  SENTIMENTI  DEGLI  ALTRI
CI  HAI  SEMPRE  DERISO  SU’  ,
ORA  TI  DOMANDI  CHI  SONO  IO !!!
IL  CIELO  E’  CUPO ,
NERA  E’  LA  TUA  ANIMA 
MENTRE  FULMINI  E  TUONI 
RIMBALZANO  SU’  NUBI  D’ ACQUA  SALATA
E  ANNEBBIANO  I  TUOI  SPENTI  OCCHI ,
RIMORSI  E  COLPE  PICCHIANO  IL  TUO  CORPO
E  LA’  SULLA  STRADA  MILLE  CROCI
INTRECCIANO  CON  DOLORE  IL  TUO  CAMMINO .
ADESSO  FUOCO  E  TEMPESTE  DI  SABBIA
PERCORRONO   INSIEME   CON  LA  TUA  OMBRA
LA  STRADA  DEL  TUO  FREDDO  DESTINO ,
A  UN  TRATTO  TI  FERMI  E  NELLA   MENTE  TUA
RISUONA  COSTANTEMENTE  QUELLA  INSIDIOSA
DOMANDA  SENZA  RISPOSTA… CHI’ SONO ?
E’  QUESTA  LA  STRADA ? 
LA  VITA  E’  UN  VOLO  SENZA   ALI
CHE  PASSA  SILENZIOSA  E  VA 
SENZA  PRETENDERE  NULLA  ,
DONA  AMORE  ,  DA  SPERANZA  E  SORRISI ,
NON  HA  COSCIENZA  NE’  RICORDI ,
HA  SOLTANTO  UN’ ‘ ANIMA  DI  VITA
QUELLA  CHE  TU  NON  HAI  ,
TU  HAI  UNA  COSCIENZA ,
TU  HAI  RICORDI  CHE  FANNO  PARTE  DI  TE ,
EPPURE  TI  DOMANDI  CHI  SEI !!!
SEI  SOLO  UN  UOMO  CHE  PERCORRI
LA  STRADA  DEL  DESTINO
IN  TREPIDA  ATTESA  DI  ESSERE  POLVERE ??? 
            carmelo  ferrè…..09/09/2012
     



Mamma

Ora dormi nel piccol cimitero

del paese mamma non lontan

 da dove riposa tua figlia giovinetta

mia sorella alla vita presto tolta

 il babbo accanto le fa compagnia

 quanti anni lì abbian pregato

più di cinquanta tanti mamma

poi anche tu stanca e canuta

mi hai abbandonato son solo

nel pianto la preghiera il ricordo.



UN BACIO INFINITO E LONTANO

Caddero i tuoi pollini

e le mie mani

tinte d’azzurro

s’avvolsero nel lago

del più incredibile miraggio.  

 

Rimasi avvinto e indugiai

udendo la tua voce

l’amabile soffio

che in un fremito d’ali

spense l’angoscia del cuore.

 

Così la tua folgorante luce

rischiarò il cielo

e altri petali furono

nella sfera di cristallo

che scioglieva le mie illusioni.

 

La fantasia s’accese eterna

e dei nostri sospiri

tendemmo l’arco

agli incantevoli sogni

d’una entusiasmante speranza.

 

Un bacio infinito e lontano

salì alle nostre labbra

e fissò la notte

per tuffarsi nel suo mare

silenzioso e colorato d’amore.

 

09.08.2012 Ciro Sorrentino



VECCHIE PRIMAVERE…..

OGGI  IL PRIMO GIORNO  DI  PRIMAVERA
ME  NE’  STO’  SEDUTO  SULLA  PANCHINA  
DEL  MIO  PICCOLO  GIARDINO  FIORITO ,
ASCOLTANDO  UNA  VECCHIA  CANZONE
DEGLI  ANNI  SESSANTA   LA  MIA MENTE
VOLA  E  TUTTO  A  UN  TRATTO 
MI  RIVEDO  BAMBINO  ,
AI  PRIMI   GIORNI  DI  PRIMAVERA …
RIVEDO  MIA  MADRE  CHE  ACCENDE  LA  RADIO 
DI  PRIMO  MATTINO  E  UNA  CANZONE  SI
ELEVAVA  AL  DI  LA’  DELLE  FINESTRE  SPALANCATE ,
QUELLE  VECCHIE  MELODIE  ERANO  TUTTE  UN  INNO
ALLA   BENTORNATA  PRIMAVERA  .
ROMATICISMO  ?
MIA  MADRE  CON  IL  SORRISO  SULLE  LABBRA
CANTECCHIAVA  CON  UN  FILO  DI  VOCE
QUELLE  CANZONI  CHE  ORA  NON  SI  SENTONO  PIU’ ,
ED  IO  ERO  FELICE  DI SENTIRLA  CANTARE   ERA
 
UN’  ANIMA   D’  AMORE  PROFONDO .
BONTA’  D’ ANIMO ,  FRESCHEZZA   E  SEMPLICITA’
CI  SI  ACCONTENTAVA  DI POCO  ,
RICORDO   CHE  BASTAVA  UNA SEMPLICE  CANZONE
DA  DUE  SOLDI  PER  TRASPORTATI   SUI  PRATI IN  FIORE  .
RICORDO  CHE  SI  SALTAVA  IL  FOSSO  CHE  SEPARAVA
IL  PICCOLO  SENTIERO  CON  IL PRATO  FIORITO
E  GIA’  SI  ERA  VISSUTO  UN’  ALTRO  ANNO  ,
LE  DOMENICHE  A  PIEDI SI  ANDAVA  IN  CAMPAGNA
IN  QUALCHE  VECCHIA  OSTERIA   A   FESTEGGIARE
LA  SOSPIRATA   PRIMAVERA 
 PIENA  DI  PROFUMI
LIEVI  E  LEGGIASTRI  DI PESCHI IN FIORE .
ALL’  ARIA   APERTA  SI  MANGIAVA  E  SI BEVEVA 
IN  PIENA   ARMONIA  CON  LA  NATURA  ,
RICORDO  LUNGHE  CORSE  DIETRO 
A  UN  PICCOLO  CONIGLIO  TUTTO  BIANCO
ED  ERA  TUTTO  COSI’  SEMPLICE VIVERE  LA  VITA  ,
OGGI  CHE  DELUSIONE  E’  LA  VITA  ODIERNA  !!!
IL  BUON  DIO  CI  HA  REGALATO  UNA  NATURA
CHE  NON  APPREZZIAMO  PIU’ ,
PRESI  DAGLI  SCADENTI  RITMI  DEL  VIVERE
CI  STIAMO  DIMENTICANDO  PRIMAVERE
NASOSTE  DA  SUPERBIE  E  ORGOGLI
ARRICCHITI DA  STRESS  DEL  BENESSERE .
CHE  STRANO  QUESTO  PRIMO  GIORNO  DI  PRIMAVERA  ,
SENTO  NELL’  ARIA  PROFUMI  DI  PESCHI 
CHE  RIEMPIONO  ANCORA  UNA  VOLTA  LA  MIA  ANIMA  E
CHE  MI  FANNO  RIVIVERE  VECCHIE  PRIMAVERE  DI  GIOVENTU’ ….. 
   carmelo  ferrè…..15/04/2012