Oscurità
La notte ,
il buio, arriva lento e ti trascina con sé.
Parla di me, dell’ oscurità che porto dentro
consuma ,
lacera e trasforma ogni sogno in macerie,
cenere , fumo
leggero e irraggiungibile.
Cieca vago, alla ricerca della mia anima,
che d’ un tratto segue il fumo e
vola via.
Rimane solo un fragile e consumato cuore
che senza anima diventa cenere ,
grigia e soffocante cenere .
Rosso e caldo sangue,
Violente lacrime ,
Trasformatemi in acqua ;
scorrerò via , inonderò il dolore .
La terra mi prosciugherà
E si nutrirà della mia forza.
Mi trasporterà, priva di emozioni negli inferi,
li deporrò il complicato e incomprensibile dolore ,
con il rischio di soccombere nello stesso luogo
che condanna , senza ragione .
Evaporerò e risalirò ,
mi confonderò con il fumo e ritroverò la mia anima
e con essa riavrò la mia vista.
Ma il mio cuore rimarrà grigia cenere .
Con la mia vista vedrò il mio cuore distrutto ,
con la mia anima ,invece, proverò vertigine
e smarrimento.
Cadrò in un precipizio di insicurezza
e vagherò nel nulla priva di forza,
priva di emozioni
ma con me avrò la mia anima
che mi ricorderà che io esisto
e che tutto ciò è realtà.
Ciro Sorrentino Scrive:
Innanzitutto saluto con gioia il tuo ritorno.
“Ma il mio cuore rimarrà grigia cenere”:
lo snodo centrale di questa bellissima poesia è quasi celato in questo inciso che apre prospettive psicologiche che aderiscono ad una crisi dell’io che si ritrova disperatamente “naufrago” su una terra fatta di ceneri, e, quindi, di sbriciolate e irrecuperabili memorie.
Ciro Sorrentino
Lucia Pugliese Scrive:
grazie mille