UN BACIO INFINITO E LONTANO
Caddero i tuoi pollini
e le mie mani
tinte d’azzurro
s’avvolsero nel lago
del più incredibile miraggio.
Rimasi avvinto e indugiai
udendo la tua voce
l’amabile soffio
che in un fremito d’ali
spense l’angoscia del cuore.
Così la tua folgorante luce
rischiarò il cielo
e altri petali furono
nella sfera di cristallo
che scioglieva le mie illusioni.
La fantasia s’accese eterna
e dei nostri sospiri
tendemmo l’arco
agli incantevoli sogni
d’una entusiasmante speranza.
Un bacio infinito e lontano
salì alle nostre labbra
e fissò la notte
per tuffarsi nel suo mare
silenzioso e colorato d’amore.
09.08.2012 Ciro Sorrentino
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FIORELLA Scrive:
Ciao Prof., sono stupendi versi, versi che rasserenano avviando con estrema dolcezza in un mondo magico e incantato.
Una poesia mitica che fa rivivere una fiamma eterna, cancellando la storia terrena che opprime e nega ogni forma di condivisione di gioia e felicità.
Un bacio, FIORELLA
NANCY Scrive:
Caro prof., l’apertura evocativa ed intimistica di questa tua grandiosa poesia, non lascia dubbio alcuno sulla prospettiva subliminale e psicologica che si proietta come la punta di una freccia.
Una freccia come scagliata dal pesante arco di Ulisse che s’invola in un crescendo d’amore senza fine.
Baci, NANCY