IL VERDE DIAMANTE

Tutta la notte

parlammo nelle luci

di un cielo di vetro

e quando il fuoco

divampò accendendo

le tue e le mie radici

l’acqua percorse

i nostri frementi tronchi.

 

Tu per prima

cercasti il luogo

per rinfrescare

la tua pelle rovente

e portasti con te

il verde diamante

che rifletteva nell’etere

la tua immagine

perché mi raggiungesse.

 

Per la tiepida pioggia

togliesti i veli

e nel tuo splendore

aspettasti gioiosa

che altra acqua

scendesse sul tuo corpo.

 

Un caldo rimescolio

di piccoli spruzzi e bollicine

scendeva sui tuoi rami

e le piccole foglie  

prima si irrigidivano

poi si distendevano

e mischiavano il loro sudore

alle radiose stille

che grondavano

  dalle tue dolci colline

raggiungendo la valle nascosta

tra le marmoree colonne

piantate sulla frondosa isola.

 

Terminata la pioggia

ti adagiasti sull’erba

e le tue mani danzarono

con ritmo lento

per sfiorare i petali

che volevano amabili tocchi.

 

Ti guardavo

e vivevo estasiato

come smarrito

nei tuoi fantastici voli

di variopinta farfalla

che si abbandona

a nuovi passi di danza.

 

I tuoi occhi chiusi

erano due perle

incastonate nel viso

che si esaltava

in un crescendo infinito

di onde di sangue

che irroravano

le tue sinuose anse.

 

E giunse l’esplosione

la prima colonna

si adagiò sull’altra

richiudendo il varco

dove una cascata d’acque

si riversava bollente

sull’arida e nuda terra

che attendeva da tempo

il fremito di un sussulto d’amore.

 

18.04.2013 Ciro Sorrentino



ALL’USCITA, NEL SOLE

Anche stamattina,

al mio risveglio,

quando ancora

ero nell’attimo dell’incoscienza

che cede il passo alla realtà,

quando ho riaperto gli occhi

e ho sentito di essere ancora vivo,

il mio primo pensiero,

l’unico pensiero felice,

sei stata tu.

 

 Io vivrò di te,

sempre, solo di te,

e voglio vivere fin quando mi amerai,

e se tu smetterai di amarmi

non mi importerà di morire,

Ti amo come mai ho amato,

come si deve amare,

come è giusto che sia amare,

e non posso che amare te

te che sei l’altra metà del mio cielo.

 

 Voglio cancellare il passato,

essere libero di scegliere,

scoprire i tuoi occhi nei miei occhi,

e guardo intorno,

cerco una porta per giungere a te,

cerco una croce per pensare,

una cattedrale dove entrare,

perché fuori piovono lacrime,

e all’uscita…, nel sole,

voglio solo ritrovare il tuo sorriso.

 

 A mia moglie, …di fronte all’eterno cielo

 

17.04.2013 Ciro Sorrentino



S’INFIAMMERANNO I MONDI

Mi avvicino piano

per non svegliarti

su questo prato di fiori

che ti avvolge

come fresca coperta.

 

Ti guardo

lungamente

e mi perdo

nei tuoi sciolti sorrisi.

 

Vola una farfalla

intorno

e si posa

sulla tua fronte.

 

In dolce solletico

ti giri sul fianco

e stendi la mano

sul tappeto di petali.

 

Sembri immersa

nel più bel sogno

e le palpebre si agitano

come ali dorate.

 

Allora sfioro

i tuoi capelli

tremando come

se potessi svegliarti.

 

Ah, cosa darei per sapermi

nel tuo sogno

sentire che il tuo principe

sono io.

 

D’improvviso apri gli occhi

e senza meraviglia

mi porgi la mano

avvicinandomi al tuo viso.

 

Allora mi dici.

“Finalmente l’hai capito!

T’aspettavo da tempo

ero sfinita e stanca”.

 

Un’onda di gioia

mi apre il cuore

e mi adagio di fronte

cercando il tuo viso.

 

Mi sorridi

come il polline

sorride all’ape

che la condurrà

al suo fiore.

 

Mi avvicino

e bacio la tua fronte

le tue guance

le tue labbra.

 

Sento la tua natura

la vita che nasce alla terra

che vuole il mio seme

per rinascere insieme.

 

Intrecciate le mani

si stringono

e ci distendiamo

rotolandoci a lungo.

 

I nostri calici

cercano l’acqua di fuoco

che sgorga dai nostri cuori

impazziti e persi.

 

Come unica corolla

ospitiamo nuovi petali

le piume

che voleranno al cielo.

 

Ora dolcemente aspetti

di posarti nelle mie mani

aspetti il soffio caldo

che ti spoglia dei tuoi veli.

 

Ah, sei così bella

nella tua nuda vita

di sinuosa anse

che attendono

l’arrivo del mio vascello.

 

Lievi brezze avvicinano

i nostri corpi

bagnati di schizzi

e di fresche acque

che ridono di bianche spume.

 

Il mio tocco

si libera

sulle ripiegate vele

e lisciando la tua seta

le preparo

all’eterno viaggio.

 

Senza timore salpiamo

sul mare dei desideri

e ne sentiamo il tremore

l’onda che ci avvolge.

 

Solchiamo mari sconosciuti

orizzonti d’altre tinte

le nostre tinte

il rosso e il verde.

 

E passa il tempo…

si è consumato

il pasto di questo giorno

il nostro giorno infinito.

 

Ora giungerà

la notte

e già il tramonto ci aspetta

per aprirci le porte.

 

La luna è il nostro letto

e si prepara

nella sua pienezza

per offrirci i suoi mari

così che si riempiano

delle nostre acque.

 

Eccola la luna…

Ha preparato

il suo tappeto di luce

e ci fa salire sui suoi monti

nelle sue dune.

 

Tu ed io, amore,

lassù…

lontani dal mondo

tra le stelle tue sorelle.

 

E arrossirà il cielo

e s’infiammeranno i mondi

correranno meteore

come schegge meravigliose.

 

15.04.2013 Ciro Sorrentino  



L’ALTRA METÀ DEL CIELO

Stanco il buio

perse il suo spazio

e bruciando

diventò polvere.

 

Si diradarono

le coltri di nero

e sorrisero

i soli e i pianeti.

 

Così la mia terra

ospitò la vita

e vide la faccia

di un infinito amore.

 

Miliardi di stelle

danzarono

e aprirono la notte

raffigurando una fata…

 

Così sorgesti

tra raggi di luce

e giungesti

nella mia isola.

 

In te veleggiai

senza peso

come piuma

dei tuoi fianchi.

 

E nelle tue ali

sentii il soffio

che mi sospinse

come un aquilone.

 

Nel tuo arcobaleno

bolle colorate

s’infiammarono

 rivelando un prodigio…

 

 E ti vidi nuda

in dolce abbandono

sulle rocce velate

come sirena del mare.

 

Lievemente ti sfiorai

pensando

che il tuo corpo

potesse liquefarsi.

 

Apristi gli occhi

e in essi vidi

l’ardore di un donna

dimenticata…

 

Toccasti la mano

che ti destò dal buio

e fusi alla tua

la mia metà del cielo.

 

14.04.2013 Ciro Sorrentino



IRIDESCENZE DI LUNA

Tu dai sostanza

alle iridescenze di luna

e illumini il pallore

dei miei bianchi petali.

 

Hai l’energia

di una densa stella

che rischiara le foglie

nelle sinistre ombre.

 

Dei miei rami sospesi

sei la primavera

che libera stille

sulla prosciugata terra.

 

Sei acqua di sorgente

che dalle radici

sale alle foglie

ardendo baci d’amore.

 

Il tuo sguardo di fuoco

è accesa freccia

che apre e dissolve

ogni cristallo di ghiaccio.

 

14.04.2013 Ciro Sorrentino



IL RESPIRO DELL’ANIMA

Con esultanza

si aprono

le ali

all’isola

dove il respiro

dell’anima

si scioglie

nei verdi alberi.

 

Avanza

la tua piuma

tra le onde

che sfumano

sugli scogli

dove volano

rapidi e sicuri

 i giovani gabbiani.

 

Tu amore

fendi

 il cielo

e accarezzi

le rose

che vestono

la terra

nel giorno.

 

Così ti penso

e scivola

la mano

sul foglio

quando incide

parole

che scolpiscono

il nostro amore.

 

14.04.2013 Ciro Sorrentino