aprile 18, 2013 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 0 Commenti
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Tutta la notte
parlammo nelle luci
di un cielo di vetro
e quando il fuoco
divampò accendendo
le tue e le mie radici
l’acqua percorse
i nostri frementi tronchi.
Tu per prima
cercasti il luogo
per rinfrescare
la tua pelle rovente
e portasti con te
il verde diamante
che rifletteva nell’etere
la tua immagine
perché mi raggiungesse.
Per la tiepida pioggia
togliesti i veli
e nel tuo splendore
aspettasti gioiosa
che altra acqua
scendesse sul tuo corpo.
Un caldo rimescolio
di piccoli spruzzi e bollicine
scendeva sui tuoi rami
e le piccole foglie
prima si irrigidivano
poi si distendevano
e mischiavano il loro sudore
alle radiose stille
che grondavano
dalle tue dolci colline
raggiungendo la valle nascosta
tra le marmoree colonne
piantate sulla frondosa isola.
Terminata la pioggia
ti adagiasti sull’erba
e le tue mani danzarono
con ritmo lento
per sfiorare i petali
che volevano amabili tocchi.
Ti guardavo
e vivevo estasiato
come smarrito
nei tuoi fantastici voli
di variopinta farfalla
che si abbandona
a nuovi passi di danza.
I tuoi occhi chiusi
erano due perle
incastonate nel viso
che si esaltava
in un crescendo infinito
di onde di sangue
che irroravano
le tue sinuose anse.
E giunse l’esplosione
la prima colonna
si adagiò sull’altra
richiudendo il varco
dove una cascata d’acque
si riversava bollente
sull’arida e nuda terra
che attendeva da tempo
il fremito di un sussulto d’amore.
18.04.2013 Ciro Sorrentino
aprile 17, 2013 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 0 Commenti
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Anche stamattina,
al mio risveglio,
quando ancora
ero nell’attimo dell’incoscienza
che cede il passo alla realtà,
quando ho riaperto gli occhi
e ho sentito di essere ancora vivo,
il mio primo pensiero,
l’unico pensiero felice,
sei stata tu.
Io vivrò di te,
sempre, solo di te,
e voglio vivere fin quando mi amerai,
e se tu smetterai di amarmi
non mi importerà di morire,
Ti amo come mai ho amato,
come si deve amare,
come è giusto che sia amare,
e non posso che amare te
te che sei l’altra metà del mio cielo.
Voglio cancellare il passato,
essere libero di scegliere,
scoprire i tuoi occhi nei miei occhi,
e guardo intorno,
cerco una porta per giungere a te,
cerco una croce per pensare,
una cattedrale dove entrare,
perché fuori piovono lacrime,
e all’uscita…, nel sole,
voglio solo ritrovare il tuo sorriso.
A mia moglie, …di fronte all’eterno cielo
17.04.2013 Ciro Sorrentino
aprile 15, 2013 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 0 Commenti
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Mi avvicino piano
per non svegliarti
su questo prato di fiori
che ti avvolge
come fresca coperta.
Ti guardo
lungamente
e mi perdo
nei tuoi sciolti sorrisi.
Vola una farfalla
intorno
e si posa
sulla tua fronte.
In dolce solletico
ti giri sul fianco
e stendi la mano
sul tappeto di petali.
Sembri immersa
nel più bel sogno
e le palpebre si agitano
come ali dorate.
Allora sfioro
i tuoi capelli
tremando come
se potessi svegliarti.
Ah, cosa darei per sapermi
nel tuo sogno
sentire che il tuo principe
sono io.
D’improvviso apri gli occhi
e senza meraviglia
mi porgi la mano
avvicinandomi al tuo viso.
Allora mi dici.
“Finalmente l’hai capito!
T’aspettavo da tempo
ero sfinita e stanca”.
Un’onda di gioia
mi apre il cuore
e mi adagio di fronte
cercando il tuo viso.
Mi sorridi
come il polline
sorride all’ape
che la condurrà
al suo fiore.
Mi avvicino
e bacio la tua fronte
le tue guance
le tue labbra.
Sento la tua natura
la vita che nasce alla terra
che vuole il mio seme
per rinascere insieme.
Intrecciate le mani
si stringono
e ci distendiamo
rotolandoci a lungo.
I nostri calici
cercano l’acqua di fuoco
che sgorga dai nostri cuori
impazziti e persi.
Come unica corolla
ospitiamo nuovi petali
le piume
che voleranno al cielo.
Ora dolcemente aspetti
di posarti nelle mie mani
aspetti il soffio caldo
che ti spoglia dei tuoi veli.
Ah, sei così bella
nella tua nuda vita
di sinuosa anse
che attendono
l’arrivo del mio vascello.
Lievi brezze avvicinano
i nostri corpi
bagnati di schizzi
e di fresche acque
che ridono di bianche spume.
Il mio tocco
si libera
sulle ripiegate vele
e lisciando la tua seta
le preparo
all’eterno viaggio.
Senza timore salpiamo
sul mare dei desideri
e ne sentiamo il tremore
l’onda che ci avvolge.
Solchiamo mari sconosciuti
orizzonti d’altre tinte
le nostre tinte
il rosso e il verde.
E passa il tempo…
si è consumato
il pasto di questo giorno
il nostro giorno infinito.
Ora giungerà
la notte
e già il tramonto ci aspetta
per aprirci le porte.
La luna è il nostro letto
e si prepara
nella sua pienezza
per offrirci i suoi mari
così che si riempiano
delle nostre acque.
Eccola la luna…
Ha preparato
il suo tappeto di luce
e ci fa salire sui suoi monti
nelle sue dune.
Tu ed io, amore,
lassù…
lontani dal mondo
tra le stelle tue sorelle.
E arrossirà il cielo
e s’infiammeranno i mondi
correranno meteore
come schegge meravigliose.
15.04.2013 Ciro Sorrentino
aprile 14, 2013 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 0 Commenti
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Stanco il buio
perse il suo spazio
e bruciando
diventò polvere.
Si diradarono
le coltri di nero
e sorrisero
i soli e i pianeti.
Così la mia terra
ospitò la vita
e vide la faccia
di un infinito amore.
Miliardi di stelle
danzarono
e aprirono la notte
raffigurando una fata…
Così sorgesti
tra raggi di luce
e giungesti
nella mia isola.
In te veleggiai
senza peso
come piuma
dei tuoi fianchi.
E nelle tue ali
sentii il soffio
che mi sospinse
come un aquilone.
Nel tuo arcobaleno
bolle colorate
s’infiammarono
rivelando un prodigio…
E ti vidi nuda
in dolce abbandono
sulle rocce velate
come sirena del mare.
Lievemente ti sfiorai
pensando
che il tuo corpo
potesse liquefarsi.
Apristi gli occhi
e in essi vidi
l’ardore di un donna
dimenticata…
Toccasti la mano
che ti destò dal buio
e fusi alla tua
la mia metà del cielo.
14.04.2013 Ciro Sorrentino
aprile 14, 2013 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 0 Commenti
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Tu dai sostanza
alle iridescenze di luna
e illumini il pallore
dei miei bianchi petali.
Hai l’energia
di una densa stella
che rischiara le foglie
nelle sinistre ombre.
Dei miei rami sospesi
sei la primavera
che libera stille
sulla prosciugata terra.
Sei acqua di sorgente
che dalle radici
sale alle foglie
ardendo baci d’amore.
Il tuo sguardo di fuoco
è accesa freccia
che apre e dissolve
ogni cristallo di ghiaccio.
14.04.2013 Ciro Sorrentino
aprile 14, 2013 - Inserito Da Ciro Sorrentino - 0 Commenti
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Con esultanza
si aprono
le ali
all’isola
dove il respiro
dell’anima
si scioglie
nei verdi alberi.
Avanza
la tua piuma
tra le onde
che sfumano
sugli scogli
dove volano
rapidi e sicuri
i giovani gabbiani.
Tu amore
fendi
il cielo
e accarezzi
le rose
che vestono
la terra
nel giorno.
Così ti penso
e scivola
la mano
sul foglio
quando incide
parole
che scolpiscono
il nostro amore.
14.04.2013 Ciro Sorrentino