L’AMORE DEL CARMINIO

Con lunghe fiammate

la luce del giorno

si versa per ore

sulle vie degli uomini

e rende più chiaro

l’orizzonte al loro cammino.

 

Il luminoso cerchio

si infervora

nelle fredde giornate

e magnifica il sorriso

aprendo la porta

per entrare nell’immortalità.

 

Così per noi sempre

infinite scintille

rivelano la vastità eterna

il cielo azzurro

e i prosperosi mari

sempre esagitati e accesi.

 

15.09.2013 Ciro Sorrentino



L’EMPITO DEGLI USIGNOLI

Bussai sfinito

alla tua porta

e come se mi conoscessi

con l’infinita dolcezza

del tuo cuore dicesti

-“Avanti!”

 

Ma ricevesti

un ospite che fluttuava

nell’aria gelida

e si disperava tanto

non potendo sfiorarti

sul divano dove riposavi.

 

Dall’alto del mio eterno volo

cercavo di atterrare

nella tua stanza

che scoprii risonante

dei miei fiumi di versi

scritti con l’empito degli usignoli.

 

Le tue floride dita

attraversarono il mio viso

e sentii vaporosa

un’armonia sconosciuta

tremante e sfuggente

come soffiata su fragile cristallo.

 

15.09.2013 Ciro Sorrentino



DAMMI LA MANO AMORE

Mi è difficile

procedere nel buio

quando la tua luce

scompare ai miei occhi.

 

Lentamente ti allontani

come una fiaccola

che si abbandona

nell’imprendibile distanza.

 

Allora per un attimo

barcollo nella stranezza

della solitaria notte

che avvolge i miei pensieri.

 

E fin quando la mente

non si adatta

alle sommesse luci

rincorro i tuoi passi.

 

Così vado

nelle tenebre della vita

dove né luna né stelle

sorgono per indicare la via.

 

15.09.2013 Ciro Sorrentino



LA MIA APE AFFAMATA

Tra le brume dell’autunno

attendo il tuo grano

che mi nutre nel gelo

al suono delle campane

che accompagnano

il sonno del seme

che sarà dolce bocciolo

per la mia ape affamata.

 

Così vivo

nella mia solitudine

l’oscura stanza

che non conosce

la speranza affondata

prima di approdare

alla tua azzurra costa

per morire senz’altro di gioia.

 

15.09.2013 Ciro Sorrentino



OGNI NOTTE

Ogni notte

la stessa pena

sopravviene

al tuo saluto

quando apri le ali

per tornare al tuo nido.

 

Allora i pensieri

si accasciano

muti e solenni

e il cuore resta solo

come un giardino

rovinato e senza fiori.

 

Ogni notte

al tuo saluto

le ore cadono nette

come piombo fuso

che si appiccica

strappandomi la pelle.

 

I miei passi

vanno distratti

nel vuoto

che atterrisce

con la sua faccia

di mostruosa pietra.

 

Ogni notte

sopravvivo

e provo lo strazio

e vedo il nero gelo

che mi avvolge

come la neve gli assiderati.

 

15.09.2013 Ciro Sorrentino



LUMINOSE CUSPIDI

Come rara perla

sei schizzata

dalle acque

recando in te

una sorgente di vita

per donarla al mio cuore.

 

Nello spazio

di un istante

hai inseguito

 il mio lento passo

sul sentiero offuscato

dalle nebbie dello sconforto.

 

Con le tue luci

hai illuminato

il mio buio bosco

e l’erba che ha teso

le sue luminose cuspidi

frusciando per il tuo approdo.

 

15.09.2013 Ciro Sorrentino