AMABILI SOLI – dalla raccolta “AMORE ALLO SPECCHIO”
Ah, mia amata,
ancora dolcemente
mi affascini
quando nuoti
tra le dolci acque
e la piena dei torrenti.
Sempre con grazia
le bianche vele apri
nella tormenta
e nel rullio avanzi
con il tuo carico
di segrete fragranze.
Nobiltà di trasparenze
nelle tue mani
che l’aria fendono
irridendo le nubi
vanamente distese
a coprire lucenti le boe.
Ah, mia amata,
sii con me
nella ferma quiete
che nasce
come amabili soli
della vastità infinita.
Seguimi nelle stagioni,
nel vivo mistero
dei germogli
che traboccano
turbolenze d’amore
e armoniose espansioni.
Insieme domeremo
impetuose le onde
nella notte dei desideri
che risaliranno
i tormentati canali
verso una calda aurora.
11.01.2014 Ciro Sorrentino
NEL VOLO DELL’ESTASI – dalla raccolta “AMORE ALLO SPECCHIO”
In seducente volo
ti libri, amata,
e apri l’orizzonte
annunciando
delicata quiete
dopo densa bufera.
Farfalla che incanti,
farfalla che rechi
festosa luce,
tu colori e riempi
le brunite stanze
della mia coscienza.
Stillano dalle tue ali
polveri di stelle,
trasparenze
sulle fosche idee
che le corde del cuore
non fanno vibrare.
Recano le tue labbra
sottile un suono
di misteriose note
che mi stringono
nel volo dell’estasi
e delle danze esaltanti.
10.01.2014 Ciro Sorrentino
FOSTI TU LA LUCE – dalla raccolta “AMORE ALLO SPECCHIO”
Nacqui alla vita
con disarmato grido
su questa terra
nell’universo sperduta.
A lungo Ti cercai
e trovai la via
per giungere a Te
che sigillavi l’amore.
Fosti Tu la luce
e vibrante il vento
che scosse e virò
cancellando le nuvole.
Così vissi e vivrò
nel tuo respiro
nella calda aria
dei palloncini festosi.
09.01.2014 Ciro Sorrentino
Sono sempre di più, proliferano.
Sono sempre di più, proliferano.
Che giorno…bello,
ho voglia di silenzio,
confondo mattino e notte,
e partirò per la mia meta.
Il tempo mi sorride il
viaggio sarà piacevole,
penso frastornato
alle vicende dolorose
e nostalgiche incise
in una speranza abbellita
di fiori, crisantemi,
e non posso esser solo.
Devo capire, sapere,
prima di dire il nulla,
con lo sciocco eco di
strane e sconosciute
persone a cui manca
il dono del dire e farsi
comprendere, che le
sabbie di Cheope
possano almeno loro
comprendere i vaganti
resti di una umanità
corrosa e sciocca.
Calma mattina.
In questa calma mattina
non posso parlarti,
in questa notte dolce
dovrò tornare nella mia città.
Nel tempo che sorride
chiudendo le porte agli avvenimenti,
dolori e nostalgie
profonde, perfette.
Mi attendono i fiori
e le piramidi immaginarie
non restarmi vicino
non voglio attendere.