Sono sempre di più, proliferano.

 

Sono sempre di più, proliferano.

 

 

Che giorno…bello,

ho voglia di silenzio,

confondo mattino e notte,

e partirò per la mia meta.

 

Il tempo mi sorride il

viaggio sarà piacevole,

penso frastornato

alle vicende dolorose

e nostalgiche incise

in una speranza abbellita

di fiori, crisantemi,

e non posso esser solo.

 

Devo capire, sapere,

prima di dire il nulla,

con lo sciocco eco di

strane e sconosciute

persone a cui manca

il dono del dire e farsi

comprendere, che le

sabbie di Cheope

possano almeno loro

comprendere i vaganti

resti di una umanità

corrosa e sciocca.

 

 

 

 

This entry was posted on martedì, gennaio 28th, 2014 at 12:29 and is filed under Poesie D'Amore. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

1 Commenti

  1. Ciro Sorrentino Scrive:

    “…strane e sconosciute persone a cui manca il dono del dire e farsi comprendere…”, quanta verità in questi versi, una fotografia del decadimento dei valori e delle idee, il lento macerarsi di una ragione che si abbrutisce e si perde nella futilità delle false chimere offerte da una realtà disadorna di sentimenti e stracolma di futili inezie e banalità.
    L’amarezza è tutta compresa nel titolo della poesia, “Sono sempre di più, proliferano”; proliferano queste folle impazzite e destinate a non raggiungere una meta o un luogo nel quale far germogliare i semi della saggezza e della lungimiranza.
    A presto, fratello.
    Ciro Sorrentino

    ... on July gennaio 28th, 2014

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