Quando…era amore.

Quando…era amore.

 

 

Anima mia

quanti ricordi,

l’erba verde

accartocciata

come cuscino

e giaciglio,

occhi chiusi

e pensieri lontani,

il… durante…

era come dilapidare

una montagnola

di ciliegie,

mangiarne prima una,

poi un’altra,

ancora una , poi una.

 

Il tuo sorriso divenne

rossiccio, turbato,

parlavi di udir

suoni lontani,

dicevi son forse

mugugni di fantasmi,

no eran solo

echeggi di arpe,

mi invitasti a ballare,

ma io non volevo,

amor mio,

ero in cielo e non

volevo venir giù.

 

 



Lacrime

Lacrime

 

Che vuoi che sia

 

qualche lacrima,

 

è una linfa salata,

 

ella sgorga fra

 

le rocce del cuore,

 

e racconta di sè

 

e del suo perchè,

 

dai vogliamo

 

essere eruditi,

 

dicci tutto rivo

 

di rugiada,

 

e sii breve,

 

non ho tempo,

 

ne aspetto altre,

 

non conosco

 

il perché…

 

chissà… forse

 

saranno di gioia.

 



Nell’eternità dei giorni (A Raffaele Feola)

Come Dante e Virgilio

sempre andremo uniti

per l’impervio sentiero…

 

E conteremo i passi

attraversando le penitenza

che allieta e risveglia l’essere.

 

Insieme giungeremo laddove

il tempo e ogni distanza

sfumeranno nella pura luce.

 

…Il sorriso leggero dello spirito,

la mano tesa del cuore…,

saranno la nostra accoglienza.

 

…Scoprirsi nella mente dell’altro,

sentire la voce del conforto…,

accenderanno smisurata la fede.

 

Uniti…, fratello, insieme

supereremo profonda la notte…,

e sorrideremo nell’eternità dei giorni.

 

29.01.2014 Ciro Sorrentino



L’amore di un grande.

 

L’amore di un grande.

 

Poter dire amor a colei

che d’amor smania

è come soffiare su maestosi

venti e render tali

tempeste e tornadi,

mai uomo ebbe modo di

riflettere,

si è sempre amato e basta.

 

Come poter enunciare

con parole ciò che

emette il cuor senza soste,

tormenti e tempeste,

verso colei che ci inonda

di brucianti sensazioni e

inebrianti desideri.

 

Cogliere i piccoli fiori

 e farli grandi ,

cospargerli di grandi

esaltanti aromi,

sorridere per le

vie anguste e mute della vita

e gridare silenziosamente a tutti,

ciò che rifulge

nel nostro animo.

 

Il nostro desideroso amarci,

portatore di folli passioni,

è il dono che viene concesso

agli innamorati e la

consapevolezza di

esser uniti nella piccola

esistenza ci fa grandi e forti.

 

Ciro che tu possa

riflettere la tua immagine

felice in uno specchio

grande quando il cielo

e ne resti traccia,

e che i tuoi palpiti d’amore

possano essere immortalati

dai grandi autori che

raccontano la vita e sentimenti,

poeti come te che sanno far

sognare anche a

chi non dorme mai.

 

 

 (  Al mio amico caro Ciro Sorrentino  )



SULLE RIVE DEL CUORE – dalla raccolta “AMORE ALLO SPECCHIO”

Ogni notte sorgi

e  sciogli i crepuscoli

con la tua stretta

di calde carezze

e lusinghieri sorrisi.

 

Sempre rechi dolcezza

sul giaciglio che visse

di terribili segni

nei passati incubi

delle serpi che strisciano.

 

Dalle tue inebrianti mani

si leva il profumo

che mitiga il tormento

degli oscuri abbagli

passati sulle rive del cuore.

 

14.01.2014 Ciro Sorrentino



IL GENIO E IL FATO – dalla raccolta “AMORE ALLO SPECCHIO”

Con fare strano e distratto

sconvolgi le nuvole

e dipingi l’orizzonte  

di lucenti colori ammaliatori.

 

Così t’inseguo, mia amata,

ti cerco nel sangue

che nutre d’acceso oro

 i grappoli d’uva e le spighe.

 

Enigmatici e imperscrutabili

si levano i tuoi aromi

nell’invitante fuoco

che ancora e sempre accendi.

 

Nel buio dei gelidi spazi

lascia che il morso e il bacio

sciolgano il genio e il fato

d’un anima spenta alla tua luce.

 

13.01.2014 Ciro Sorrentino