ISPIRATI SUSSULTI

All’ombra di un albero antico,

le cadute foglie,

quasi ignara platea,

riaccendono

intimi e segreti palpiti,

spingendo

oltre il confuso presente

nel sereno altrove dell’anima.

 

Tra le stinte pieghe del tempo,

nell’eterea visione,

sussurrate parole

rinascono

impreziosite gemme,

balenando

 l’ultimo dolce sorriso

di una fata mai dimenticata.

 

Nello spazio puro del desiderio,

emozioni incancellabili,

come delicato cristallo,

 riflettono

briose ed animate immagini,

delineando

integri e felici orizzonti

sul niveo foglio del domani.

 

 20.11.2010 Ciro Sorrentino 



per sempre

Buia la strada

luce dolce pensiero

sul tuo cuore rigoglioso.

Se solo tu toccassi con mani di donna

la mia passione desiderata,

se con uno strepito gesto

raccogliessi i papaveri nella mia tomba,

se col tuo ondulato movimento

rapissi  il mio amore e lo imprigioneresti per sempre,

io sarei corde di violino per suonare dolcissima musica per noi.

Federico Marino



RITROVATA SPERANZA

Quando aride tinte

segnano

 il quotidiano tempo,

nell’evanescente flusso

di turbinanti luci ed ombre,

la sterile tensione dell’essere

si scontra

con la disumana realtà,

nell’incontrastabile nulla

di misere e menzognere visioni.

 

Nondimeno il desiderio

si ritrova

in rari frammenti,

come segreta adesione

di una vagheggiata idea,

mentre una quieta aurora

rischiara

l’oscillante e sinuoso destino,

all’incerto e smarrito viandante

nel sottile e solitario buio della vita.

           

Finalmente ravvivate memorie

infiammano

care e differite dolcezze,

nella brillante immensità

di argentini e tersi riverberi,

e l’antico candore

emancipa

l’amara scissione,

nell’estatico e atteso risveglio

di un delicato ed incantevole sogno.

 

 19.11.2010 Ciro Sorrentino



BIANCHI FIORI PER SARAH .


Come il vento di un giorno di primavera
soffia leggero sul grano nascente
cosi il vento della tua giovine primavera
si perse nel vortige di un soffio di vita ;
hai lasciato di te solo pochi 
ma essenziali sorrisi di bambina ,
nelle menti di chi in vita
ti fu piu’ vicina e che mai
il tempo cancellera’ dai loro cuori , 
la tua immagine risplendera’
di stupenda innocenza
Un corpo senza vita ,
deposto in un pozzo senza croce ,
ho dolcissima SARAH ,
il momento di una strana e crudele follia
di chì diceva di volerti bene
ha strappato per sempre dal tuo viso
il sorriso della vita .
Innocente e pura hai lasciato
il vuoto della tua tenera vita
per un delirio assurdo di gelosia  ,
ora sulla via celeste ti fanno corona
fiori bianchi per la tua innocenza ,
fiori bianchi per il tuo dolce sorriso ,
fiori bianchi per i tuoi carnefici ,
fiori bianchi per il tuo ricordo
che mai nessuno potra’ dimenticare ,
fiori bianchi che ti fanno compagnia
nel tuo eterno sonno di bambina !!!!!!!!!!!
carmelo  ferre’   19/10/2010………dedicata a SARAH SCAZZI …..



SCONOSCIUTO AUTUNNO

Quando nel dilagante silenzio

cresce

la quotidiana e segreta angoscia,

antiche e delicate memorie,

ora ignoti fantasmi,

vibrano

come esuli foglie

tramortite dal vento…

 

Nell’afosa e greve digressione

affiora

il corale e velato non senso

di un estenuante viaggio,

mentre l’ultima stilla

si perde

nello smisurato squarcio

di un fragile specchio…

 

…Un inesorabile e triste destino

avvolge

il solitario viandante,

nel suo nero mantello,

disperdendo

l’ultima essenza

nel tramortito volo

di un agitato uccello smarrito.

 

 18.11.2010 Ciro Sorrentino 



IMPIETOSO DIVARIO

 Quando l’assurda provvisorietà del tempo

sconvolge

ogni illusoria certezza

di questa bizzarra e tormentata vita, 

il lancinante ed esasperato slancio

diventa

un inconcludente viaggio

nei diradati frammenti dell’essenza.

 

Allora lo scompiglio della contraddizione

ghermisce e lacera,

irrigidendo,

le ultime graffianti memorie,

nei malinconici sogni di lontane ambizioni,

per sempre disperse

come infinite schegge,

nell’estremo soffio della sera …

                                 

Davvero l’incoercibile nulla

sopravviene,

squarciando e scoprendo

inesplicabili e irrecuperabili scenari,

mentre la cesura del reale,

prolunga

indistinte ed insidiose oscurità,

sull’insensata inconcludenza di noi.

 

 17.11.2010 Ciro Sorrentino