MALINCONICI VESPRI

 Il brivido dell’oblio

sopravviene

alla sterile speranza,

mentre di torpore tracima

lo scrigno delle perdute memorie.

 

Nessuna immagine,

finanche un minimo cenno,

sostiene,

con fugace armonia,

la realtà sconvolta dell’anima.

 

Suoni e colori sfocati

accentuano

il rovinio lacerante del silenzio,

nel confuso vortice

delle false chimere…

 

…Il grigiore di uno spento tempo

tradisce

la sospirata attesa,

quando nel nulla

precipita l’impossibile amore.

 

Nei recessi disadorni del cuore,

magie senza vita,

come nostalgie di poveri auspici

cedono

alla vana esistenza.

 

 09.11.2010 Ciro Sorrentino  



ALLA RICERCA DI DIO .


COME UN ZINGARO LIBERO
PER I SENTIERI DEL MONDO
ME NE ANDAI ALLA RICERCA
DI UN QUALCUNO O DI UN
QUALCOSA CHE NON AVEVO
TROVATO MAI .
A MILLE PERSONE CHE INCONTRAVO
DOMANDAVO COS’ E’ LA MORTE ,
UNA VECCHIETTA MI RISPOSE ::
LA PACE DEL CORPO E DELL’ ANIMA ::
ALTRE PERSONE MI RISPOSERO ::
IL TERRORE DEL NON RITORNO ::
AD ALCUNI GIOVANE DONNE
CHIESI COS’ ERA L’ AMORE ,
MI RISPOSERO :: UN PASSATEMPO
MISCHIATO A UN FOLLE SENTIMENTO ::
AD UNA RAGAZZA VESTITA DI ROSE
RIVOLSI LA STESSA DOMANDA ,
ED ELLA MI RISPOSE CON IL SORRISO
SULLE LABBRA ::UN PAIO DI OCCHI
AZZURRI CHE  TI GUARDANO ,
CHE TI AIUTANO A GUARDARE
SERENAMENTE ED A SORRIDERE
AL MONDO E  ALL’ AMORE ,
PERCHE’ ESSERE FELICI NON VUOL DIRE
AVERE IL MONDO CHE TI SORRIDE
MA SORRIDERE AL MONDO CON AMORE ::
AD UNA MADRE DOMANDAI
COS’ E’ LA VITA ?
ELLA GUARDANDO IL SUO PICCOLO MI RISPOSE ::
L’ AMORE E’ IL SUO FRUTTO ,
IL CUORE E’ LA SPERANZA E DIO E’ LA VITA ::
ED ECCO CHE TORNAI ALLA REALTA’
DEL MIO STATO D’ ANIMO ,
CAPII’ CHE IL MIO LUNGO VIAGGIO
ERA FINITO , AVEVO TROVATO
QUELLA COSA  A CUI TANTO CERCAVO .
LA SPIGAZIONE DELLE COSE
FONDAMENTALI DELLA MIA ESISTENZA ,
E FRA LE RISPOSTE ALLE MIE DOMANDE
HO RITROVATO QUELLO CHE AVEVO
DIMENTICATO NEI MIEI PENSIERI :: DIO ::
  CARMELO   FERRE’ …30/11/1975 .



SCONOSCIUTI UNIVERSI

 Vado alienato

nella desolata vita,

e, fuggendo

intricati pensieri,

aderisco

all’incantevole sogno.

 

Un prodigioso impeto

inebria

le sopite emozioni,

trascinando

il frenetico tempo

tra piacevoli e silenziosi sospiri.

 

Fantasie d’immenso stupore,

creano fantastiche armonie,

placando

l’ansiosa attesa

nella dolce visione.

 

Echeggianti e flessuose forme

rischiarano

l’intima speranza,

trasfigurando

le predizioni

per sublimi trasmutazioni.

 

In una libera e ridente danza

due anime

si stemperano,

superando

le distese

dell’infinito cosmo.

 

E, fugate

tutte le fittizie illusioni,

splende,

nell’incredibile accesso,

la suprema aurora dell’oltre,

unica apoteosi dell’amore.

 

 08.11.2010 Ciro Sorrentino  



Fammi prigioniera

Due parole l’incanto del tormento,

straniera del male la sua luce.

Tu andasti via,

imprigionando di antico sapore

l’umiltà.

Dolore è il tempo che

arde il prato del cuore.

Ascoltami,

s’inseguono i vuoti delle carezze,

le lacrime ardenti,

la fiamma del momento,

nelle notti stellate

in ricordo dei tuoi baci.

Io non amo più.!

Non amo più la notte,

l’inverno, il  vento,

non amo più l’illusione…

fiume di carezze

ora è il sapore del diluvio,

nell’ombra di fantasma

di lucciole nella sera inoltrata.

Fammi prigioniera tra le tue braccia

ancora una volta,

animata da sogni

di un nuovo plenilunio

e magico presente

di un“ti amo” timbrato nella mente.



Per Te il suono del mio cuore.

Con le rondini và via,
l’eco delle tue risa.
L’incantesimo del cielo
mi parla di un volto
profumato da stille d’amore.
Se potessi amare
il silenzio dei sogni,
allora i fantasmi
rotolerebbero da me,
per donarti ancora un fiore.
Luna, il suo splendore,
raccolto  un giorno,
tra frammenti  riposti
nel verde giardino,
di un vespro passato.
Sogno d’amore il Tuo per noi,
crudele vendetta,
il nostro per TE.
Come stai lì,
tra le stelle di luce,
al confine del tramonto.
Io qui, senza Te
non vedo più
pensieri d’amore.
Scusami.
ma nel mio regno, accordo
note stonate, e
sciolgo verità nei pensieri
di TE in fuga, da me.
Dove Sei, mio Signore!
Per Te…  il suono del mio cuore,
unico dono d’amore.



SUFFRAGANTE EFFIGE

Nella sterminata ed arida realtà,

l’inesauribile essenza,

riflesso di iridescenza cosmica,

scompone

le false effigi del velato presente.

 

Frantumando la volubilità del tempo,

il fatato emblema,

magnificato nell’unicità del pudore,

espande

la verità contro l’oscuro inganno.

 

Tra maestose e sontuose striature celesti,

euritmiche ed esaltanti estasi,

come fiorenti e tracimanti melodie,

presagiscono

strabilianti esultanze.

 

In raffinate ed impalpabili simmetrie,

le fattezze dell’innocente candore,

rivelate da emblematici segni,

liberano

sorprendenti e inconsuete forme.

 

Nelle fregiate e ingentilite contingenze,

la piacevole e sinuosa indulgenza,

per lucenti e delicati orizzonti,

devolve

adamantine ed auree verità.

 

Suscitando l’entusiasmante tripudio,

fulminei e inimmaginabili accenni,

in un soave vibrare di suoni,

scoprono

fatati riflessi di gocce imperlate.

 

Finalmente oltre ogni lacerante ragione,

l’attesa e desiderata fata,

significando portentose catarsi,

devolve

eterna tensione e sussulti d’amore.

 

 07.11.2010 Ciro Sorrentino